Ringiovanimento della parte superiore del volto
C’è sempre stato, all’interno di un gruppo, di una classe o di una microsocietà chi a 35 anni sembra ancora un ragazzo e chi sembra quasi un pensionato. Ma non si tratta solo di atteggiamenti o modi di porsi e di vestirsi. La questione è più articolata e riguarda proprio l’invecchiamento biologico dell’organismo che avviene a un tasso diverso per ognuno di noi.
Per le donne il problema dell’invecchiamento si manifesta sfacciatamente soprattutto a livello della parte superiore del volto e contrastare il processo di invecchiamento del viso rappresenta soprattutto per loro un desiderio e un tentativo che trova origini molto lontane, nella storia degli esseri umani. Impossibile non restare affascinati dall’elaborato maquillage delle donne (e degli uomini) dell’Antico Egitto: i reperti archeologici mostrano l’uso di colori vivi, brillanti, talmente vividi e belli da far invidia alle migliori case cosmetiche attuali e che dovevano riuscire a coprire le imperfezioni dando al volto un aspetto unico, curato e giovane.
L’invecchiamento cutaneo è un processo legato ad alterazioni fisiologiche provocate da molte e diverse situazioni: la diminuzione progressiva di idratazione cutanea, la comparsa delle prime micro-rughe, una riduzione dell’elasticità, l’ipercheratosi e la comparsa di macchie iper-pigmentate (o macchie senili).
Esiste purtroppo un invecchiamento cronologico collegato a fattori genetici che solitamente comincia dopo i 25 anni, per manifestarsi più chiaramente dopo i 40 anni. In questa fase comincia a diminuire la capacità proliferativa delle cellule dell’epidermide che, di conseguenza, inizia ad assottigliarsi. Si riducono il numero e l’attività dei melanociti, cioè le cellule incaricate a produrre la melanina, pertanto la sensibilità cutanea all’esposizione solare aumenta sensibilmente e il pericolo di scottature con danno attinico è molto più elevato. Anche il numero e la funzionalità dei fibroblasti subisce un duro colpo perciò il tono e l’elasticità della pelle diminuiscono, così come l’acido ialuronico, il collagene e l’elastina naturalmente presenti nel derma.
Ma esiste anche l’invecchiamento dovuto a fattori ambientali e allo stile di vita: l’esposizione prolungata ai raggi solari può accelerare il processo di photo-aging (o foto-invecchiamento) e l’inquinamento atmosferico può aggredire la pelle diminuendone l’ossigenazione così come il fumo di sigaretta. In queste situazioni è assai probabile il manifestarsi di un’iper-pigmentazione cutanea che può iniziare con la comparsa di lentiggini che successivamente possono evolvere in vere e proprie macchie senili.
La comparsa delle rughe viene visto dalle donne, e sempre più anche dagli uomini, come l’inizio del processo d’invecchiamento, ma in realtà esistono rughe d’espressione definite “dinamiche” che sono il risultato della nostra mimica facciale e si possono manifestare anche prima dei 25 anni perchè determinate dalle abitudine espressive che ognuno di noi possiede, spesso da anomale ed involontarie contrazioni muscolari. A differenza di quest’ultime esistono invece delle rughe dovute all’età, cosiddette “statiche”, che sono invece strettamente legate al trascorrere del tempo e compaiono fisiologicamente dopo i 30 anni, quando la produzione di acido ialuronico, collagene ed elastina inizia a diminuire.
Il volto nel suo insieme e lo sguardo in particolare, sono per ogni donna e uomo un importantissimo strumento di relazione e di connessione con le altre persone in ogni ambito, da quello lavorativo con colleghi e interlocutori, a quello privato, con gli amici o con i partners.
Oggi tutti coloro che scelgono di rivolgersi alla chirurgia e alla medicina estetica per migliorare la parte superiore del viso desiderano un volto o uno sguardo ringiovanito, ma senza perderne l’armonia. Un buon chirurgo plastico dovrà sempre cercare di ottenere un ringiovanimento naturale, durevole, non invasivo e in grado di apportare freschezza senza snaturare la fisionomia del volto.
La blefaroplastica superiore è un intervento di chirurgia estetica che si effettua quando la cute nell’area superiore dell’occhio è in eccesso, andando a coprire la rima palpebrale specialmente sul margine laterale rattristando lo sguardo.
L’intervento può essere effettuato sia in anestesia locale (con o senza sedazione). Nell’intervento di blefaroplastica superiore viene valutato e disegnato l’eccesso cutaneo da asportare andando quindi a rimuoverlo. L’incisione sarà nascosta nella piega naturale della palpebra.
Nell’intervento di blefaroplastica inferiore, utile per esempio per la rimozione delle borse, ma non solo, l’incisione viene eseguita a circa 2 mm dalla rima della palpebra inferiore. Il tessuto adiposo in eccesso viene ridistribuito nei vari compartimenti anatomici e se necessario si asporta l’eccesso cutaneo, ridonando freschezza e naturalezza allo sguardo. In entrambi i casi la cute verrà suturata con un filo di sutura molto sottile e il post operatorio non lascerà alcuna cicatrice. Edema ed ecchimosi variano da paziente a paziente e possono essere di lieve o media intensità e scompaiono fra il quinto ed il decimo giorno.
La tossina botulinica invece è indicata per eliminare le rughe presenti soprattutto a livello del terzo superiore del volto. E’ una sostanza prodotta dal batterio Clostridium Botulinum, che iniettata nei muscoli provoca a livello dei muscoli mimici del volto (contestualmente alla piccola dose concepita per questo tipo di trattamento e ovviamente mirato a seconda del risultato che si vuole ottenere), una riduzione dell’attività contrattile, attenuando così le rughe d’espressione provocate dalla contrazione dei muscoli in questione e ridonando al viso un aspetto eccezionalmente più fresco e più giovane. L’applicazione della tossina botulinica deve essere effettuata da professionisti esperti infatti è necessaria un’ottima conoscenza dell’anatomia dei muscoli mimici per iniettare il prodotto in modo da favorire un “effetto liftante”. Il trattamento si effettua senza alcuna anestesia ed è praticamente indolore.
I pazienti molte volte non sono soddisfatti del loro aspetto e vorrebbero migliorarsi, ma non sanno che cosa fare. Altri ancora sono curiosi oppure non sono troppo convinti, ma si sentono quasi in obbligo nel sottoporsi a qualche trattamento.
Occorre essere molto chiari e non promettere mai miracoli: un vero professionista deve comportarsi anche da psicologo e valutare che le aspettative del paziente non siano eccessive e, soprattutto, che non riguardino sfere personali in cui il ritocco estetico può fare ben poco.
Il volto è l’immagine dell’anima in cui gli occhi ne sono gli interpreti e solo un’armonia fatta di equilibri, di proporzioni e di naturalezza potrà donare allo sguardo e al volto stesso un aspetto migliore e più fresco, protagonista indiscusso di sicurezza e piacevolezza anche verso sè stessi.
Uno sguardo fresco e riposato, un viso tonico, disteso e ringiovanito creano sempre una risposta di ammirazione in chi ci sta di fronte perchè come scrive Paolo Coelho: “Possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo, ma niente, assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell’essere umano”.
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