Un giorno, sul set di Alfred Hitchcock, dal titolo “Prigionieri dell’Oceano”, l’attrice protagonista Mary Anderson, eccitata dalla pellicola e pronta a recitare con tutte le sue capacità, chiese al regista quale fosse il lato di lei che lui considerasse migliore. Hitchcock le rispose, senza neppure alzare lo sguardo: “mia cara, ci sei seduta sopra”…
….Battuta apparentemente superflua ma assai esaustiva.
Paradossi del corpo…
Proprio il lato B, l’unica parte a fregiarsi di un verbo all’infinito, è quella meno pronta all’azione. È la più incline a riposo e cedimento, è indifesa, la puoi colpire con un calcio o sfiorare leggermente con il palmo della mano e ammirarla. Eppure, soprattutto per una donna, è praticamente tra le parti anatomiche più importanti del suo corpo.
D’altronde non è certo un segreto: per moltissimi uomini il lato B femminile è una irresistibile arma di seduzione.
Uno studio approfondito spiega perché gli uomini si sentano tanto attratti da un fondoschiena generoso: si tratterebbe di una strategia proveniente dalla preistoria, derivata dall’angolo ottimale della curvatura lombare. I ricercatori calcolarono il cosiddetto “angolo ottimale della curvatura lombare” con 45.5 gradi. Dato preferito.
Per arrivare a questa conclusione mostrarono a un centinaio di uomini varie fotografie del fondoschiena femminile, differenziate fra di loro dal tipo di angolatura rilevata. La misura ottimale rappresenterebbe un lato B generoso, certo non eccessivamente ingombrante, e dalla sua predominanza si potrebbe trovare una spiegazione legata all’evoluzione del genere umano.
Infatti, la potenza sessuale irradiata da natiche corpose è legata a ricordi primitivi che riaffiorano ancora oggi e istigano all’occhiata malandrina.
La verità è che i sensi maschili sono sempre stati irrimediabilmente rapiti dal procace volume e nonostante il senno non abbia mai perso consenso, la potenza sessuale irradiata da natiche corpose è di gran lunga più forte di qualsiasi altra superficie femminile.
Addirittura la storia racconta che natiche, già dai tempi dei greci comparivano su vasi e affreschi raffiguranti eroi, divinità e atleti e chi partecipava alle Olimpiadi lo faceva senza inutili parametri, concezione che cambia n el medioevo durante il quale la peccaminosa zona del corpo venne associata addirittura al diavolo e alle streghe. Solo quando il corpo delle donne cominciò a perdere quell’aura di maleficio, tornò ad essere accettata come delizia estetica degna di ammirazione e ad essere raffigurata perché comunemente ben vista. Basti pensare all’Adamo ed Eva di Raffaello e ai quadri di Peter Paul Rubens e Rembrandt
Fu così che nel 19° secolo, il lato B venne espressamente accettato, diventando così il protagonista nei bordelli di Parigi chiamati non a caso: “magasins des fesses” (fesses=glutei), accentuato poi dalle stesse donne con gonne apposite che diedero il via alla moda del “faux cut” (sedere falso, appunto).
Ma lasciando queste affascinanti dissertazioni agli addetti, oggi, il lato B assume un’importanza cruciale per molte donne che vogliono rimanere belle e giovani. Il vero dramma per queste ultime è sempre stato anche il confronto, da quello della migliore amica, alla vicina di casa, all’attrice in TV o alla modella in passerella. Allora si è costrette a rivolgersi a chirurgi plastici e medici estetici che scolpiscono le “chiappe”. Ma prima di arrivare a quello, pensiamo anche che anche l’attività fisica è il miglior modo per ottenere dei glutei tonici e sollevati.
Trattamenti e consigli per glutei sodi
Sono molti gli esercizi che si possono fare per raggiungere lo scopo (il tutto accoppiato ovviamente ad un’idonea alimentazione) ed anche la corsa aiuta e non poco…
Quasi tutte conosciamo degli esercizi per rafforzare e potenziare i muscoli dei glutei. Tuttavia, quando si tratta di questa zona, bisogna considerare i tre muscoli principali: piccolo medio e grande. Per questo motivo è importante che, quando pianificate una sessione di attività fisica per tonificare, realizzare degli esercizi che lavorino su questi tre tipi di muscoli. Non dimenticate di allungare le gambe, i fianchi e la zona lombare durante lo stretching, perché sono direttamente collegati ai glutei.
Aumentate il consumo di proteine per avere dei glutei tondi e sodi. Oltre a quelle animali inserite anche quelle vegetali quali i legumi. Cereali integrali o l’avocado possono sicuramente apportare proteine salutari. Non dimenticate le verdure al vapore, le insalate e i succhi naturali senza zuccheri. Anche gli oli vegetali di prima spremitura a freddo possono giovare: oliva, cocco, sesamo, lino, germe di grano, notera. Frutta secca e semi.
E’ fondamentale avere la costanza di idratare la pelle dei glutei tutti i giorni, per migliorarne l’aspetto e l’elasticità, renderla più tonica e prevenire le smagliature e la cellulite.
Inoltre, i grassi della lozione idratante possono contribuire ad a aumentare il volume dei glutei. Optate per creme idratanti il più possibile naturali, ricche di oli essenziali e vegetali (mandorle, avocado, argon, jojoba, ecc..).
Anche qualche massaggio rimodellante può dare risultati, ovviamente se accoppiato ad attività fisica e alimentazione adeguata.
La chirurgia plastica ricostruttiva a Torino, Asti e Alba corre però in aiuto ma a patto di subire un pesante intervento di protesi al gluteo, accettando le inevitabili cicatrici che questo lascerà.
Si suggerisce ovviamente sempre di rivolgersi a medici chirurgi referenziati e dotti in materia.
La natura ha dato all’uomo due estremità: una sul sedere e una con cui pensare. Usiamole insieme, forse solo così potremo mostrare un bel fondoschiena ed esserne fiere.
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