Franz Kafka diceva:
“La giovinezza è felice, perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque conservi la capacità di cogliere la bellezza non diventerà mai vecchio”
Parole sagge quelle di Kafka…ma che richiamano la potenza del pensiero più intelligente e costruttivo.
Ci vuole forza per leggersi, per imparare a trovare l’equilibrio votato alla stanca del tempo che passa inesorabilmente dentro e sopra di noi. Ci vuole coraggio per riconoscersi e non abbattersi.
Da bambini correvamo incessantemente per i prati, per le scale, sui percorsi più impervi.
Senza pensare, osavamo anche camminare sulle strade incontaminate dalle insidie della mancata obbedienza, quella volta alla distrazione della disattenzione dei contorni pericolosi. Non c’era stanca né paura, eravamo solo incentivati da quel desiderio spensierato di ricominciare a correre ancora e poi ancora nell’immediato più prossimo. Nessuna intemperia ci limitava ne ci danneggiava.
Non ci curavamo quindi troppo della stanchezza fisica o delle rughe sul viso che segnano le cause di un tempo ormai vissuto sulla nostra pelle, nel nostro sguardo.
Ci alimentavamo di tutto un po’, senza temere troppo la digestione, lontana da una dieta minuziosa a noi più consona.
Eravamo giovani corpi, con mente fresca e positivamente reattiva, con leggerezza di pensiero, ricca di ingenuità.
Oggi, non più giovani, cominciamo piano piano a divenire schiavi del nostro proseguo. Tutto cambia e tutto è a rischio.
Ci guardiamo allo specchio e quel viso non è più tonificato dalla meraviglia di ieri ma danneggiato dallo stato di fatto di oggi: l’invecchiamento.
Ed è così allora che la nostra paura determina un blocco, quello che mette un muro dinnanzi all’insicurezza di capire come fare per migliorare il nostro stato attuale.
Giunge poi la fretta e l’agitazione, due grandi nemiche che vanno a limitare la risoluzione del problema.
Non arrendiamoci quindi alle difficoltà ma diveniamo spiriti invincibili per le stesse.
Nella vita, è come in una lunga corsa, si possono incrociare battute di arresto e venti contrari che certo non ci spronano ad andare avanti. È però altrettanto vero che con un po’ di calma e attenzione potremmo riuscire a manifestare a noi stessi maggior forza e consapevolezza.
La forza senza arresa, unita alla speranza, saranno per noi grandi risorse e potranno divenire anche il nostro potere, perché ci porteranno, con l’aiuto dell’informazione e nella scelta dell’alta qualità delle soluzioni, a risolvere ciò che tanto annienta non solo il nostro stato visivo delle cose, ma anche la preziosa autostima che dovrebbe appartenerci.
Cominciamo con il pensare che la “bellezza” è una conveniente proporzione degli insiemi, dei colori e della lucentezza, ma anche il supporto votato alla nostra positiva capacità costruttiva di pensare.
Essa è anche proporzione estetica, abbinata ad un’armonia di forme che suscita ammirazione e diletto dinnanzi a coloro che ci osservano.
Certo, le top model e I dipinti classici dimostrano che la bellezza esiste solo tramite la perfezione, ma la stessa è sicuramente anche soggettiva. Buffo pensare che gli astrologi la vedono nelle stelle, gli aracnologi addirittura la trovano negli schifosissimi ragni pelosi…ma così è!
Come possiamo quindi constatare, la bellezza sta negli occhi di chi la osserva e la giudica, con i suoi parametri e non solo.
Detto ciò, non dobbiamo comunque scordare quanto importante sia il concetto di bellezza innanzitutto ai nostri occhi e che in qualche modo si riflette nel giudizio degli altri.
Potremmo anche far finta di essere ulteriormente superiori alla sentenza degli altri, ma sappiamo tutti molto bene che per la maggior parte di noi non è proprio così.
L’invecchiamento del viso colpisce il mondo tutto, se pur con tempistiche e modalità che cambiano da individuo a individuo.
Contrastare il processo di invecchiamento del viso rappresenta un desiderio e un tentativo che trova origini molto lontane nella storia degli esseri umani. Il decadimento causato dall’invecchiamento, soprattutto del viso, è un processo irreversibile ed è articolato in una successione di alterazioni fisiologiche che si determinano in situazioni ben precise, come la diminuzione progressiva di idratazione cutanea, la comparsa delle prime micro-rughe, una riduzione dell’elasticità, l’ipercheratosi e infine la comparsa di macchie iper-pigmentate (o macchie senili). Esiste poi però anche un invecchiamento dovuto alle condizioni ambientali e allo stile di vita.
Per questo stesso motivo l’informazione ci aiuta, come anche l’innovazione molto all’avanguardia che ormai il campo medico ed estetico ci offre.
Quali sono i trattamenti fondamentali per ringiovanire il viso?
L’uso dell’acido ialuronico di sintesi nella medicina estetica ha davvero fatto miracoli in questo campo.
Con la produzione di acido ialuronico di svariate concentrazioni, è stato possibile ideare nuovi protocolli di trattamento per combattere gli inestetismi, quelli che un tempo non era possibile modificare con altri generi di preparati.
La pelle umana ha oltretutto una nota caratteristica peculiare: è semi-impermeabile. Questo fa si che riesca a proteggersi da quasi tutte le aggressioni esterne, ma nel contempo rende difficoltoso far penetrare in profondità farmaci o preparati idratanti (creme e quant’altro).
L’acido ialuronico da sintesi può invece essere utilizzato come idratante naturale, sicuro, valido, efficace e perfettamente tollerato dal corpo umano, in quanto totalmente riassorbibile dallo stesso.
L’acido ialuronico è usato dalla medicina estetica essenzialmente per due scopi principali:
- idratare fortemente la pelle e iper-stimolare la sua funzionalità cellulare
- Riempire temporaneamente solchi e rughe (filler)
“Temporaneamente” è un concetto chiave, perché qualsiasi tipo di preparato a base di acido ialuronico, infatti, verrà progressivamente riassorbito dal corpo.
Questo renderà ovviamente necessaria la ripetizione degli interventi in un intervallo di tempo regolare, dai 5 ai 12 mesi a seconda della tipologia del trattamento.
I trattamenti fondamentali sono quindi: FILLER acido ialuronico e biorivitalizzazione
I fillers sono particolarmente indicati per l’inestetismo dell’invecchiamento e per ridare volume e elasticità alla pelle, evitando quindi quell’effetto opaco, stanco e raggrinzito.
I materiali di riempimento vengono iniettati sottopelle attraverso apposite siringhe dotate di aghi molto sottili.
La tecnica consiste nell’iniettare una certa quantità di materiale di diversa densità e con svariate profondità, a seconda delle esigenze del paziente, andando ad ottenere quindi un riempimento o un aumento di volume.
I fillers riassorbibili vengono totalmente degradati dalla cute utilizzando un meccanismo di digestione enzimatica. Questi tipi di sostanze hanno durata limitata a seconda del protocollo utilizzato e dal soggetto su cui si andrà ad operare.
L’acido ialuronico è un filler biocomponibile con il nostro organismo, per cui non da allergia o rigetto.
L’effetto riempitivo delle rughe e l’estrema naturalezza dell’impianto, deriva dalle caratteristiche fisiche e molecolari del prodotto stesso, in quanto l’acido ialuronico consente di mantenere corretta l’idratazione della pelle perché la sua molecola lega un numero notevole di molecole d’acqua.
La biorivitalizzazione invece è un trattamento medico non invasivo che offre la possibilità di trattare gli effetti dell’invecchiamento tramite l’infiltrazione di sostanze biocomponibili che andranno a biorivitalizzare i tessuti, rimettendo in funzione i normali meccanismi di crescita e turnover della pelle.
Essa dona un effetto altamente ristrutturante, antiossidante e idratante.
Questo tipo di trattamento consente di ripristinare volumi e di reidratare profondamente la pelle per contrastarne il processo di invecchiamento, donandole compattezza e luminosità.
Verranno praticate delle microiniezioni a distanza di un centimetro circa l’una dall’altra, in modo da formare una sorta di reticolo.
In questo tipo di trattamento verrà impiegato l’acido ialuronico come biorivitalizzante e non come riempitivo. Esistono numerosi studi che attestano che il contenuto cellulare di questa sostanza si riduce gradualmente con l’età.
In abbinamento si utilizzano miscele di aminoacidi che hanno un potere altamente stimolante, veicolando ai fibroblasti il substrato nutritivo per formare le nuove molecole di collagene e acido ialuronico.
L’introduzione di complessi polivitaminici ed estratti placentari è risultata davvero efficace nel migliorare complessivamente il tono cutaneo.
In molti casi l’abbinamento filler/biorivitalizzazione è davvero efficace è dona risultati assai sorprendenti.
Troppe volte ci demoralizziamo, ci agitiamo, negativizziamo le valide soluzioni atte a migliorare il nostro essere e a rasserenare i nostri timori. Fondamentalmente però, ognuno di noi appartiene a questa storia e ognuno di noi, dai primi passi in poi, dovrà fare i conti con i difetti del tempo o con le paranoie dettate da quella femminilità a volte forse un po’ troppo incerta, che invece di rafforzarsi tende spesso a scivolare verso un oblio psicologico per nulla risolutivo e alle volte persino devastante.
D’altronde, ci capita spesso di deliziarci nella meravigliosa delicatezza della farfalla, ma raramente rammentiamo i cambiamenti a cui ha dovuto sottostare per raggiungere “quella” perfezione.
Voliamo alto come creature che non hanno paura di osare, perché osare fa parte di noi e della nostra bellezza.
La cosa essenziale e saperlo fare con cura, attenzione e dedizione. Rinnoviamo il nostro essere, se pur a volte un po’ datato, con la forza del sapere e l’ardire nell’agire.
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