Le mani e l’età

Le mani e l’età

cura delle maniIl filosofo Kant diceva: “la mano è la finestra della mente”, mentre Schiller sosteneva: “L’arte è la mano destra della natura”. La parte più attiva del corpo è la mano, per la sua capacità di trasformazione, di interpretazione e di comunicazione.

Essa è l’occhio dei sensi, la mano ascolta, plasma le superfici seguendo sempre un’azione interiore.

Cosa osserviamo di una persona che ci sta parlando? Gli occhi? Si! Ma subito dopo osserviamo le sue mani, il loro movimento, l’eleganza, la proporzione, la forma.

Persino nella pittura le mani divengono in molte opere d’arte, le protagoniste. Mani che si protendono oltre la tela, mani che si adagiano mollemente in grembo, mani intimidite, mani sicure di sé, mani languide, mani schizzinose…

Henri Facillon, con enfasi assai evocativa, diceva: “l’arte si fa con le mani. Esse sono lo strumento della creazione, ma prima di tutto, l’organo della conoscenza”.  La passione per le mani è una storia molto lunga che comincia con la storia dell’uomo…una delle rappresentazioni più antiche che esistano, infatti, è quella delle impronte di mani. E, dopo migliaia di anni, le mani continuano ad essere oggetto di attenzione da parte di tutti, soprattutto degli artisti, coloro che ne sanno davvero venerare la bellezza e l’armonia.

Tutto poi passa dalle mani, quelle che attestano l’operosità del fare. Dal loro uso affiora l’arte, l’oggetto, il cibo, l’amore, l’affetto, il lavoro…

Le mani attestano la femminilità più elegante e raffinata di una donna, facendone dedurre una sensualità assai accentuata e prorompente. Mani curate, delicate, fresche, luminose, eteree.

Poche donne si occupano seriamente della bellezza delle proprie mani

Le mani e l’etàLe mani tradiscono spesso l’aspetto di altre parti del corpo…perché esse non mentono sulla testimonianza della nostra età, raccontano tutto quello che facciamo e come lo facciamo.

Le mani hanno funzioni uniche e straordinarie: basti pensare alla delicata soavità di una carezza.

La bellezza quindi si incarna nelle mani e nella loro capacità di volteggiare, di muoversi, di portare le dita in composizioni che sanno incantare. La mano femminile può trasformarsi di volta in volta in una piuma come in un artiglio, in una forbice, in un pugno, in un ventaglio aperto, a seconda delle emozioni del momento.

Esse si presentano flessuose e flessibili, capaci di trasmettere anche messaggi di inimicizia. Basta poi un difetto di articolazione, un dolore che ne impedisca il movimento, un aspetto invecchiato e trascurato che tutta la loro bellezza muore.

Per tutto questo viene spontaneo pensare quanto le mani siano davvero un tramite essenziale a cui davvero dovremmo porre molta attenzione e riguardo. Esse sono uno dei più importanti biglietti da visita per noi stesse…e se portiamo degli anelli di valore divengono anche una sorta di vetrina capace davvero di valorizzare la nostra essenza e la personalità a noi più confacente.

Buona parte delle donne usa regolarmente creme sulle mani, per proteggerle dagli agenti atmosferici, dai traumi che possono subire durante il lavoro in casa e nelle altre occupazioni.

Avere delle belle mani è quasi una fortuna immensa. I canoni estetici le vogliono affusolate, magre, luminose e ben curate. Ma senza arrivare a dover sempre conquistare persino l’impossibile, cominciamo a prenderci cura delle nostre mani utilizzando alcune modalità base che possano preservarle innanzitutto dall’invecchiamento, persino il più precoce.

Applicheremo la crema per le mani con un massaggio, iniziando dal palmo, usando il pollice per massaggiarle partendo dal centro e formando una sorta di cerchio sempre più grande, per poi terminare massaggiando ogni singolo dito dall’interno verso le unghie. Anche queste ultime necessiteranno di cure, alcune creme vengono create e dedicate anche a loro, le migliori prima di andare a dormire!

Un trattamento molto efficace prevede che dopo avere steso la crema, si indossino un paio di guanti in cotone che vanno tenuti tutta la notte: al mattino l’epidermide sarà morbida ed idratata.

Utilizzare una crema nutriente. Le migliori sono quelle contenenti glicerina, burro di karitè  e olio di mandorle o jojoba. Esistono anche prodotti con vitamina A, C ed E che svolgono effetto schiarente.

Applicare anche la crema durante la giornata.

Altro rimedio utilissimo atto a rendere le mani lisce, morbide e pulite è il limone. Si tratta di un rimedio naturale capace di togliere gli odori, cancellare le macchie provocate dalle sigarette (per le fumatrici accanite), rinforza le unghie e disinfetta le piccole ferite.

Non bisogna fare altro che tagliare il frutto a metà e passarlo su tutte le mani delicatamente. Basterà questo per renderle morbidissime.

Se poi pensiamo all’invecchiamento delle nostre mani, dobbiamo cominciare a considerare alcuni fattori che possono in qualche modo influenzare la comparsa di macchie scure e l’indebolimento della pelle.

Per cui evitare prolungate esposizioni al sole, al vento o a temperature fredde cercando quindi di proteggerle da tutto ciò.

Fare molta attenzione all’utilizzo di sostanze troppo aggressive quali saponi, detersivi e quant’altro.

Idratare molto la pelle delle mani, fare attenzione ai fattori ormonali o genetici, evitare possibilmente il fumo, lo stress e l’alimentazione non corretta.

Utilizzare guanti di gomma protettivi durante i lavori domestici, questo aiuterà a preservare la barriera lipidica. Proteggere le mani nei periodi freddi con guanti di lana. Utilizzare prodotti con SPF e vitamine antiossidanti (es. C – acido ascorbico, E Tocoferolo). Bere molta acqua.

Per rendere più efficace l’effetto della crema antietà sarebbe consigliabile effettuare uno scrub per eliminare le impurità e le cellule morte, andando a rendere la pelle più ricettiva sin dalla prima applicazione.

Detto ciò, e nel rispetto di metodi naturali che sono sicuramente la base per prevenire gli effetti dell’invecchiamento su mani ancora sane e giovani, dovremmo cominciare a considerare anche la medicina estetica nel caso di mani già invecchiate o comunque vicine alla mutazione.

Quest’ultima ha fatto davvero passi da gigante in materia di ringiovanimento delle mani.

La medicina estetica come rimedio

La sinergia tra medicina estetica, cosmesi e nutrizione consente di ritardarne l’invecchiamento, rimediando agli inestetismi che si creano quando questo è già visibilmente in atto.

I segni dell’invecchiamento delle mani si evidenziano quando sono rappresentati dall’assottigliamento della pelle, dalla riduzione dello spessore del tessuto sottocutaneo, dalla comparsa di rughe, dapprima sottili poi sempre più accentuate e dalla visibilità marcata di vene e tendini.

Per un risultato ottimale spesso è indicato un protocollo che combini diversi trattamenti che agiscono su tutti gli aspetti che causano l’aspetto invecchiato delle mani, consistente in:

Filler dermici che sono indicati per il trattamento dell’ipotrofia del dorso della mano. Si utilizzano filler a base di calcio idrossiapatite (come il filler Emozionale) che promuovono le neocollagenogenesi per ricompattare la pelle.

Biostimolazione, per avere delle mani sempre giovani, toniche, “rimpolpate”. Trattasi di infiltrazione di acido ialuronico, al fine di avere per circa un anno mani belle e ringiovanite. Ovviamente il trattamento è ciclico.

Peeling chimici, laser o radiofrequenza frazionata, che servono invece per migliorare la texture della cute delle mani, le rugosità, la pelle raggrinzita e spenta. Il peeling si utilizza per le rughe fini, perché grazie all’azione degli acidi di origine naturale riesce a creare un ricambio cellulare che migliora l’aspetto della pelle. Radiofrequenza, laser frazionati e luce pulsata, servono per stimolare la produzione di nuovo collagene a livello dermico e allo stesso tempo levigare l’epidermide, lasciando la pelle liscia, luminosa e compatta.  Le macchie del dorso delle mani vengono eliminate con la Luce Pulsata o il laser Q Switched.

“Se non sai cosa fare delle tue mani trasformale in carezze…” Questo sosteneva Jacques Salomè, sociopsicologo e scrittore francese, colui che amava l’arte, la bellezza, l’armonia delle forme coniugate alle sensazioni e alle emozioni più belle. Non fu certamente un caso se Salomè paragonò le mani alle carezze. La mano si apre e si chiude, si contrae e si espande…e ogni volta sembra di leggervi una presenza e un segreto: quest’ultimo, il primo dei primi, è quello di volercene prendere cura, trasformando tutto questo in una carezza a noi stessi. Le mani infatti, sono spesso in grado di farci innamorare di una persona, questo spiega il loro valore e il bene che sempre dovremmo apportare innanzitutto alla cura del nostro essere interiore ed esteriore.

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Senza rughe dopo i 40: perché provare il botulino

Senza rughe dopo i 40: perché provare il botulino

tossina botulinicaUna stanza appartata, una luce soffusa, nell’aria le note di una canzone di compleanno per festeggiare i 40 anni della padrona di casa, un’amica coetanea e…uno specchio…!

Quale donna fra noi tutte, in quel momento, non si sarebbe avvicinata per guardarsi a quello specchio? …e quale donna non potrebbe improvvisamente guardarsi allo specchio e percepire quel non so che, un sentimento sottile infastidente, ed eccoci li, a notare o a cercare i primi segni del cambiamento, quella mutazione che ci fa dire: “nonostante i miei 40 anni sto diventando vecchia”.

Allora i pensieri cominciano a saltellare qua e là tra le anse di quel nostro cervello un po’ impaurito dal cambiamento. Ci diciamo: “il mio corpo sta cambiando, sono ancora io ma sto invecchiando. Il passaggio del tempo attraversa la nostra anima prima che il nostro corpo.

Eravamo ragazzine, poi siamo state ragazze e dopo siamo diventate donne. Ora però stiamo invecchiando.

La musica continua a suonare…ci guardiamo ancora allo specchio e poi ancora…Dietro la porta bussano, devono entrare, ma noi, neoquarantenni siamo un po’ infastidite con noi stesse, ci sentiamo un po’ stranite, cominciamo a percepire il cambiamento, anche se abbiamo compiuto 40 anni solo la scorsa settimana.

Condividiamo un’evoluzione umana oggi. Un passaggio di tempo di circa quarant’anni. Siamo qui, avvolte dalla forza della vita intera, ma la sala trucco è pronta per cercare di mimetizzare le prime rughe con un fondo tinta non più fatto di acqua e sapone.

Cominciamo a respirare un’aria di preparazione, di consapevolezza. Da oggi, se pur ancora non troppo vecchie, cambia tutto.

È arrivato il momento in cui saremo parte di una trasformazione, di qualcosa che in fondo appartiene a tutte noi, a cui tutte saremo destinate, ma che sembra sempre troppo lontano, soprattutto quando si è giovani. Invece tutte invecchieremo, se saremo fortunate invecchieremo.

Questa è la realtà se pur ci sembri sempre troppo distante per farla entrare nelle nostre teste, nelle nostre vite, tentando di fermare il tempo, attraverso chissà quale artificio.

Ciò nonostante, non vogliamo ancora incontrarci del tutto dinnanzi alla realtà, ci intravediamo nello specchio mentre stiamo per uscire da quella stanza cercando di guardarci solo con la coda dell’occhio, di sfuggita.

Subito dopo però cominciamo a pensare a ciò che abbiamo percepito in soli pochi attimi racchiuse con noi stesse. Sentiamo che dobbiamo riappropriarci della nostra consapevolezza vincente, di una nuova “noi”! Siamo arrivate ad un’età che per non peggiorare gli stati di fatto dobbiamo ricorrere ai ripari ma senza esagerare…e soprattutto senza avere paura.

Ci lasciamo andare ai pensieri più propiziatori, ci abbandoniamo alla sensazione di come potrebbe essere bello non invecchiare ancora troppo, continuando a sperare in qualche modo a mantenere sempre il nostro viso fresco e non troppo stanco dall’età che verrà.

Cominciamo a pensare alle cause, ai rimedi…

Molte donne hanno la cattiva abitudine di non prendersi cura del loro viso come si deve

Questa routine è completamente sbagliata perché la pelle del corpo e soprattutto quella del volto richiede una cura giornaliera e prodotti specifici, validi, per mantenerla sana, idratata e morbida. Specialmente il viso va pulito fino in fondo mattina e sera, anche se non si ha sopra del make-up.

Se viene trascurato, infatti, potrebbero comparire i segni di un invecchiamento precoce. Di certo non è bello sembrare più vecchie… I segnali di allarme sono sicuramente quelli di una pelle secca, opaca e tirata, comparsa di rughe sottili, segni di stanchezza suprema sul viso.

Ovviamente questi sono i campanelli d’allarme principali che dovrebbero indurci a prendere precauzioni assolutamente efficaci.

Dopo i 40 anni però i problemi relativi all’invecchiamento peggiorano, allora cominciamo a pensare a cosa poter fare per mantenere un viso da quarantenni senza il rischio di una metamorfosi troppo estrema.

Se da un lato sarebbe bene non concentrarsi troppo sul lato estetico puntando anche su ciò che abbiamo dentro, dall’altro è pur vero che l’immagine, specie di questi tempi, gioca un ruolo fondamentale nella vita di tutti i giorni, influendo persino nelle relazioni interpersonali e/o sociali.

Apparire giovani e vedersi belle allo specchio è qualcosa che da il buon umore ed una carica di autostima che spesso si rivela assai utile per tutta la giornata.

È nostro dovere quindi renderci conto di quali siano gli aspetti che rischiano di compromettere questo risultato.

Come abbiamo detto prima la cura della pelle e della sua pulizia come dell’idratazione sono elementi fondamentali per allontanare il più possibile il nostro invecchiamento.  Detto questo non dobbiamo scordarci di mangiare bene, di bere abbastanza acqua durante il giorno e non abusare con il fumo e con gli alcolici.

Ovviamente apparire giovani è uno dei desideri più comuni a tutte noi e certo non bastano i palliativi della cosmesi e della dieta per farci sentire nuovamente sicure con noi stesse, senza ovviamente esagerare.

Perché provare il botulino

tossina botulinicaI trattamenti di medicina estetica a Torino, Asti e Alba sono di gran lunga superiori a qualsiasi altra aspettativa e mettono a disposizione diverse soluzioni economicamente abbordabili. Tuttavia, è necessaria la giusta informazione. Alcuni trattamenti estetici possono essere invasivi, avere delle controindicazioni ecc…per cui vanno presi sul serio, nella piena consapevolezza e affidandosi a mani chirurgiche più che esperte e referenziate, al fine di avere un risultato più che soddisfacente e soprattutto naturale.

La tossina botulinica è assolutamente la miglior soluzione che ci permetterà di ovviare al problema dell’invecchiamento sul viso.

Certo, il suo nome: tossina botulinica, suona minaccioso ed evoca tossicità. Ma non è così.

È un farmaco certificato direttamente dal Ministero della Sanità, dalla sicurezza comprovata, capace di sgombrare i pregiudizi più radicati nella mente di ognuna di noi.

Il Botulino è un neuromodulatore: in pratica blocca il comando che va ai muscoli (ma anche alle ghiandole, e per questo è utilizzato nei casi di iperidrosi per ridurre la sudorazione).

In medicina estetica, come nel nostro caso, viene iniettato per ridurre le rughe frutto della contrazione muscolare, quindi al 90% su fronte, contorno occhi, zampe di gallina (mai nelle labbra!!! Questa sostanza è un antirughe, non un filler volumizzante).

Si utilizza sempre diluito in soluzione fisiologica e viene iniettato nelle rughe della fronte e del contorno occhi nelle giuste dosi, senza paralizzare la mimica, ma semplicemente rilassando le zone corrugate.

Agisce in un raggio di circa 3-4 mm. Dal punto di inoculo, senza migrare in altre zone.

Le reazioni allergiche sono pressoché inesistenti (deve prestare attenzione solo chi è allergico all’albume all’uovo). I risultati sono visibili dopo qualche giorno (tra il terzo e il settimo giorno dopo il trattamento, in casi rari al decimo).

I suoi effetti antirughe perdurano per 3-6 mesi, dipende dalla profondità delle rughe: nelle persone più giovani, prima dei 40 anni, sono sufficienti 2 trattamenti all’anno, per chi è più avanti con l’età ne occorrerà anche 1 ogni 3 mesi.

Ma attenzione, il botulino innesca un circolo vizioso, non potrete più farne a meno. Man mano che i trattamenti avanzano si produce un miglioramento.  La pelle, grazie al rilassamento, non resta continuamente “piegata”, migliora il suo aspetto: la ruga a questo punto non scomparirà ma si attenuerà.

Il botulino illumina il viso rendendolo assolutamente fresco, riposato e giovane. La naturalezza del suo risultato poi è sorprendente.

Il trattamento è praticamente indolore.

Shakespeare sosteneva: “Quando quaranta inverni assedieranno la tua fronte e nel campo della tua bellezza scaveranno trincee profonde, quelle saranno le rughe della fronte”.

Dopo i 40 anni la pelle inizia a segnarsi, soprattutto a livello della fronte e intorno agli occhi. È l’effetto dell’invecchiamento.

Impariamo dai saggi che anche il risultato delle nostre consapevolezze potrà tornarci utile non solo per sconfiggerle, ma anche per guardarci nuovamente allo specchio e renderci conto che il segreto di una vita più bella e sorprendente è anche quello di curarci davvero di noi stessi senza troppo pregiudizio ma con dotta informazione e fiducia.

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La bellezza dello sguardo contraddistingue ognuno di noi

La bellezza dello sguardo contraddistingue ognuno di noi

sguardo“Quando vi verrò nuovamente a trovare, non rammenterò sicuramente i vostri visi, ma riconoscerò indubbiamente i vostri occhi”

…questa è la frase che spesso capita di sentire in questo momento…Nella sala d’attesa di un medico, durante un meeting, in coda alle casse di un supermercato in procinto di parlare con una commessa assai gentile…o sulle scale, verso la garitta di una portinaia assolutamente disponibile…

Difficile oggi diviene far riconoscere ad altrui l’intensità della propria anima, del proprio vigore, dell’appartenenza infinta a noi stessi e al mondo, quella dettata dallo spirito più profondo e sincero che ci appartiene.

Quanto sono belli gli occhi delle persone….

Mai fino ad oggi ce ne eravamo forse così accorti.

Noi, oggi, schiacciati e imprigionati dal “coronavirus”, il cancro del mondo che perseguita ognuno di noi, direttamente o indirettamente, ma che comunque ci affligge.

Non possiamo bendarci ma ci veliamo il volto pesantemente. Chi l’avrebbe mai detto che le mascherine antivirus avrebbero potuto diventare una parte così essenziale per noi, più indispensabile di un capo di biancheria, di una ruota alla bicicletta, più importanti di tutto e di tutti…

Incredibile, un fenomeno questo ormai che ci rende attoniti dinnanzi alla verità della vita, a quel moto perpetuo ormai infallibile, nel quale l’attenzione fa la differenza e la protezione può salvarci la vita.

Il viso coperto quindi, quasi come una sorta di vitalità tagliata a metà, nonostante infinito sia il nostro diniego nel celarlo.

La protezione della mascherina rende così indistinto il nostro profilo ma rende più intenso il linguaggio degli occhi, perché loro sono ormai gli unici testimoni della nostra verità, dei nostri sentimenti, di quel nostro linguaggio alle volte assolutamente silenzioso ma estremamente chiassoso per risanare le sensazioni e renderle vive ad altrui.

Senza il resto del viso a distrarre i nostri interlocutori, le emozioni passano tutte da li, dagli occhi, da quella colorata “finestra dell’anima” come dicevano i poeti, che oggi fa trasparire più che mai le nostre sensazioni, ciò che proviamo nell’accoglierle e nell’esprimerle.

Lo sguardo è ormai protagonista assoluto in questa nostra vita odierna così scavalcata dalla realtà più amabile e più consona al nostro solito e oggi tanto desiderato quieto vivere.

Uno sguardo umano cambia la vita – e persino la morte. Quest’era moderna alleva molto spesso sguardi indifferenti e superficiali, sguardi che irridono scioccamente. Il virus che oggi ci insidia, che si approfitta di noi, paradossalmente è anche capace, per rigor di forza, di combattere il momento con estrema ilarità, grazie all’anima e allo spirito che ci sostiene e che ci fa trasparire negli occhi il desiderio di combattere la solitudine e la paura.

Se un amico, un famigliare, un collega, un estraneo sorridono noi ce ne accorgiamo dagli occhi che si rimpiccioliscono o si sgranano, che si attorniano di piccole rughe ai margini delle palpebre. La bocca, i tratti del viso, sono ormai assenti e emanano segnali attraverso la parte superiore del nostro volto.

La gioia, la tristezza, la stanchezza il dolore, lo stupore, l’approvazione, la complicità, si affermano e comunicano fra di loro tramite i nostri occhi : preziosi organi ormai fondamentali per l’essere umano, oggi.

Nella costrizione presente, che ci impone molto spesso isolamento e distanza, dovremmo imparare veramente ad avvolgere i nostri occhi di sicurezza e trasmetterla con infinita intensità, imparando a nutrirla, ogni giorno, con sguardi buoni e migliori. Così facendo diventeremo fieri di essere ancora esseri umani, noi stessi, se pur un po’ violentati dalla prigionia del momento, allenandoci a guardarci tutti, nuovamente, con occhi che comunicano umanità vulnerabile e prossimità disponibile, al di sopra delle mascherine, anche se non ci siamo mai conosciuti del tutto, anche se ci sfioriamo e a debita distanza.

Valorizzare il nostro sguardo è essenziale

bellezza sguardoLa prima mossa per ottimizzare tutto questo, a presidio di una comune umanità felicemente ritrovata, dovrebbe essere quella di rendere al meglio la nostra forma fisica, cercando quindi, in questo caso soprattutto, di rendere i nostri occhi ancora più freschi e perfetti allo sguardo altrui, oltre che al nostro a noi stessi.

Oggi più che mai, dovremmo essere capaci di curare particolarmente il nostro essere tramite i nostri occhi, azionando la responsabilità dello sguardo nella sua dimensione soprattutto sociale.

Chiamiamola “etica dello sguardo”, il primo passo necessario, se curato a dovere, capace di produrre politiche di condivisione, per contrastare l’incuranza, stabilendo una convivenza sociale, costruendo la perfezione di ciò che i nostri occhi potranno trasmettere. Lo sguardo è oggi tramite di vitalità per noi e cartina di tornasole per prosegui alle volte anche assai vincenti.

Lo scorrere degli anni certo non aiuta ad ottimizzare la perfezione dei nostri occhi, come certo non aiutano le emozioni, le più forti, quelle che ci abbattono e ci segnano spesso proprio gli occhi.

Alle volte non possiamo vedere bene noi stessi finché non lo facciamo attraverso gli occhi degli altri. In questo tempo di emergenza Covid-19, lo stanno vivendo sulla propria pelle anche i medici dei reparti NO-Covid. Anche loro hanno notato sui propri pazienti un gran desiderio di migliorare ciò che in realtà diventa oggi l’ospite più prezioso del mondo al nostro corpo: gli occhi.

Oggi più che mai la percezione è quella che si legge nella necessità dalla gente di voler migliorare tutto ciò che può arricchire ancora di più questo stato di limitatezza fisica e mentale. Per cui ciò che prima poteva passare semplicemente come la miglioria per il semplice “vanto” di essere o sentirsi più belli, oggi diviene una necessità assolutamente importante per vivere e viversi al meglio in questa condizione così delicata e limitante.

La medicina estetica e la chirurgia plastica ricostruttiva vanno a pari passo con questo fenomeno ormai imminente.

Blefaroplastica per la parte di chirurgia estetica ricostruttiva, ma anche trattamenti di medicina estetica per borse e occhiaie, peeling e botulino.

Come abbiamo già detto, lo sguardo di un essere umano è assai importante, migliorarne quindi la valenza non può che avvantaggiare tutti i rapporti sociali che vengono basati su quello.

Con la blefaroplastica superiore o inferiore si migliora l’occhio nel caso di soluzioni piacevolmente “irreversibili” in cui il trattamento medico non arriva. Si tratta generalmente di difetti famigliari o di invecchiamento, quando è la palpebra superiore a soffrire si ha un eccesso di cute che può creare anche un problema funzionale. L’intervento è semplice ma va fatto da professionisti specializzati e referenziati esperti. È fatto in day hospital e la ripresa è abbastanza rapida.

Dopo una settimana – dieci giorni il paziente è già riabilitato alla vita di relazione.

“Con la medicina estetica invece si possono trattare le occhiaie con peeling per schiarire chi ha la carnagione più scura e ha un accumulo di pigmento, nei casi invece in cui ci sia una sottigliezza della pelle che mette in trasparenza il muscolo interviene con una microcannula e riempitivi per correggere questa disarmonia.

Il “botulino” invece è un trattamento reversibile, dopo 5 o 6 mesi si torna come prima, per cui è consigliabile rifare il trattamento. La tossina botulinica viene iniettata tramite micropunturine fatte sui muscoli di espressione dell’occhio e della fronte. E’ molto importante dare naturalezza allo sguardo, e per ottenerla bisogna trattare lo stesso in maniera molto diffusa, per evitare rughe compensatorie che si sviluppano nell’area non trattata.

Il trattamento è indolore e non necessita di particolari precauzioni ne presenta solitamente forme di allergia.

Lo sguardo degli altri… Lo sguardo produce attivamente effetti nella mente degli altri; un atto che diventa reciproco quando due sguardi tendono a fissarsi l’uno con l’altro. Questa una delle cose più belle in natura, dove tutto può divenire meraviglioso. Lo sguardo, quindi, è l’incontro degli occhi; questa comunicazione rapida e perfetta che trascende parola e azione. Non possiamo ignorare ciò.

Possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo a nostra disposizione, ma niente, assolutamente niente, sostituirà lo sguardo dell’essere umano e lo sguardo dinnanzi al panorama della vita in tutte le sue più magnifiche sfaccettature.

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Il rapporto stretto tra mastoplastica e sessualità

Il rapporto stretto tra mastoplastica e sessualità

mastoplastica Christina Ricci, nota anche con lo pseudonimo di Kurisuti-na, attrice statunitense, diceva:

Ora il mio corpo è davvero femminile – tanto femminile. È qualcosa su cui posso contare. Quanto non so che altro fare tiro il petto in fuori”…

Mentre il poeta Pierre De Ronsard diceva: “seni d’avorio dove abita l’amore”.

….I seni rappresentano una sorta di “fondo schiena anteriore”. La loro sinuosa mobilità è capace di innescare un forte richiamo sessuale, come del resto lo dimostrano anche certe erotizzanti danze, al pari di certe scollature più o meno osé.

Gli uomini vedono nel seno le caratteristiche che più amano in una donna. Curioso notare che un seno più o meno prosperoso gli faccia inconsciamente pensare alla procreazione o alla sopravvivenza. Un seno piccolo invece, è preferito dai single che non hanno come priorità il desiderio di avere una famiglia.

In ogni caso, aldilà delle dimensioni di un seno, esso diviene un’arma femminile di seduzione. Le donne più prosperose sono senza dubbio le più notate, ma per coloro che sono meno dotate non devono avere timore, ci sono addirittura uomini che preferiscono donne con décolleté meno appariscenti in quanto non vogliono rivali in amore.

L’allattamento è solitamente considerato come il primo approccio che i bambini hanno con la sfera sessuale e inconsciamente, quando cresceranno, rivedranno nei seni delle loro donne l’amore e la protezione materna. Il seno grande però piace anche molto ai meno romantici che invece vedono nelle curve femminili il “mito”, credendo quindi di affermare così ulteriormente la loro virilità.

Addirittura, un’indagine condotta dall’Università di Westminster, sostiene che su 361 uomini con età compresa tra i 18 e i 68 anni, una grandissima maggioranza di loro, dal profilo altamente maschilista, sostenga di amare soprattutto il seno prosperoso, immaginando nella propria partner la figura di una geisha.

È chiaro quindi che i seni prosperosi attirino in qualche modo più dei seni piccoli.

D’altronde il fenomeno è antropologico. Quando ancora camminavamo a quattro zampe, le mammelle erano sporgenti ed erano un richiamo sessuale per i maschi. Anche se ormai siamo in un’era spaziale e ovviamente abbiamo anche cambiato il nostro modo di muoverci, assumendo una posizione eretta, l’istinto sessuale è rimasto invariato, per questo il seno femminile continui ad essere, tutt’oggi, un’attrattiva sessuale.

Altresì importante diviene quindi il seno più prosperoso per la donna. Esso, in tutte le popolazioni e latitudini, è un organo ricco di significati simbolici. Non meno importante degli altri è quello che simboleggia la coniugalità, l’erotismo e la sensualità.

L’immagine del seno di una donna a sé stessa compiacente è un elemento centrale dell’identità sessuale, alla cui strutturazione concorrono fattori biologici, psicosessuali e soprattutto relazionali.

Una donna si identifica con il proprio seno, grande o piccolo che sia;

Per questo stesso motivo svariate sono le problematiche che emergono nella non accettazione del proprio sé. Il seno quindi, per molte donne, è proprio quello che il più delle volte va a mettere in discussine il legame con il proprio partner per contenuti e per significati. La fisicità, unita al bisogno di sensualità, di attenzione e di tenerezza da parte del partner, diventano decisamente più impellenti e assolutamente indispensabili.

Per questo stesso motivo, o quello più importante tra tanti altri, la donna comincia a chiedersi come ovviare a tutto ciò, rispettando però a suo favore tutta una serie di precauzioni che ovviamente dovrà attivare per una decisione volta al cambiamento di sé stessa.

La mastoplastica additiva come rimedio

chirurgia esteticaLa mastoplastica additiva è sicuramente uno dei rimedi più efficaci per ovviare al problema di un seno piccolo o comunque non proporzionato per forma e per aspetto al proprio corpo, nonché alla compensazione di quel desiderio di bellezza esteriore che rende il più delle volte le donne avvenenti a se stesse, ai propri partner e non solo.

Ovviamente, quando si tratta di interventi chirurgici bisogna fare sempre molta attenzione e avvalersi innanzitutto di medici chirurghi plastici ricostruttivi molto referenziati ma anche assai sensibili all’argomento, in modo tale da tranquillizzare la paziente, dandogli i giusti consigli per la sua salute fisica ma anche mentale. In ultimo, importantissimo, avere la capacità di consigliare protesi mammarie che possano rispettare l’armonia delle dimensioni, quantità di spazio riempibile, elasticità della pelle: tutte valutazioni queste da fare con il chirurgo, al fine di ottenere il miglior risultato possibile e quindi innanzitutto il più “naturale”, al fine che questo non vada poi a mettere in discussione quegli effetti che invece di essere migliorativi potranno di gran lunga danneggiare l’effetto desiderato, peggiorando quindi il problema ulteriormente.

La correzione chirurgica dei seni piccoli è uno degli interventi più praticati in chirurgia estetica a Torino, Asti e Alba; questo inestetismo ha infatti una forte ripercussione psicologica sulla donna e sulla sua femminilità, di cui il seno ne è ovviamente il simbolo.  L’utilizzo di protesi mammarie ha dimostrato la sua grande efficacia da ormai 60 anni.  Il chirurgo deve conoscere ovviamente bene la sua composizione e la sua modalità di fabbricazione, prima di impiantarla.

Ma, a prescindere dall’intervento in sé che sicuramente produrrà eccellente risultato con tutte le dovute accortezze e non solo, non dobbiamo dimenticarci gli effetti psicologici e quindi anche le paure che questo post-operatorio può in qualche modo generare.

La prima domanda nasce spontanea: “come sarà il rapporto sessuale dopo un intervento di questa natura? quanto influirà?

Domande legittime che vengono poste frequentemente ai chirurghi plastici dalle donne che intendono sottoporsi ad un intervento di aumento del seno.

Secondo un sondaggio condotto da chirurghi di mastoplastica piuttosto affermati, si enuncia che essa migliorerebbe la qualità dei rapporti sessuali: secondo il 61% delle donne intervistate dopo l’intervento si farebbe più sesso e il 70% ha ammesso che la soddisfazione sessuale era addirittura aumentata.

Le donne, dopo l’intervento di mastoplastica si sentono più sicure di sé stesse perché più belle e avvenenti di prima, acquistando quindi maggiore fiducia nella propria capacità di sedurre e nella accentuazione della propria femminilità. Benefici quindi evidenti in diversi ambiti della loro vita.

In ogni donna c’è sempre una parte del proprio corpo con cui si convive male e che quindi non si piace a se stessa innanzitutto, andando così ad inibire un’intimità che per sentirsi sicura dovrebbe consentire alla donna di godere un’esperienza sessuale più libera e disinibita.

L’aumento del seno migliora quindi la qualità della vita sessuale trovando anche conferma negli studi clinici. Una ricerca americana ha seguito 45 donne con protesi mammarie e ha concluso che tutte le 36 donne che non avevano sviluppato cicatrici evidenti o smagliature dopo l’intervento, mostravano livelli più alti di eccitazione e soddisfazione sessuale a 18 mesi dall’intervento.

Ovviamente, la componente legata alla fiducia di sé stesse aumenta notevolmente.

Inoltre, è altrettanto rilevante anche la risposta che il partner dà ai “nuovi seni”: il gradimento e la soddisfazione dello stesso gratifica le donne facendole sentire più attraenti, migliorandone quindi il coinvolgimento sessuale.

Ci vogliono circa 4 settimane per un recupero più o meno completo dopo la mastoplastica: dopo un mese, infatti, i fastidi del post-intervento si attenuano moltissimo fino a scomparire del tutto. Le protesi sono ormai ben fissate ed incapsulate nella giusta posizione. Da lì in poi, si potrà quindi riprendere una normalissima vita sessuale. Inoltre, la mastoplastica additiva, genererebbe un favorevole impulso sulla soddisfazione sessuale.

Conclusioni

Per cui, aldilà di tutte le dicerie di corridoio, o meglio quelle diffuse da coloro che non conosco nel dettaglio l’importanza di un intervento chirurgico di questa natura, cambiare seno si può e senza alcuna paura!

Come in tutte le cose l’essenziale è avere la cognizione di ciò che andremo a fare nella serietà di un percorso psicofisico da rispettare nella sua evoluzione e nella sua qualità.

Potremo sicuramente essere e sentirci libere, belle, naturali, disinibite e insospettabili anche con l’aiuto di protesi che in realtà, in un certo qual modo, non esistono nel moto perpetuo di un’esistenza che, pur consapevole, saprà adattarsi a noi stesse e a difenderci, al fine di offrirci una qualità della vita molto più soddisfacente di quella che prima magari avevamo : imprigionate dall’insicurezza di noi stesse innanzitutto, intimorite dalle relazioni con altrui e di ciò che sarebbe avvenuto nel caso in cui non avessimo messo giudizio nel migliorarla a tutto campo.

Impariamo a nutrirci di bellezza in tutta la sua misura e la sua forma, solo così potremo osare e vivere senza tabù ma con consapevolezze del tutto innocue e votate ad una soddisfazione personale senza pari.

Per valutare un possibile intervento di mastoplastica additiva, fai una visita da uno Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica a Torino, Asti e Alba, ti invito a contattarmi telefonicamente o compilando il modulo di contatto seguente: CLICCA QUI

Quanto durano gli effetti di un trattamento di filler per labbra

Quanto durano gli effetti di un trattamento di filler per labbra

filler labbraIn una battuta di un suo film, Woody Allen diceva:

“Le tue labbra dovrebbero stare al Louvre”

 Ciò (se pur aforisticamente) rileva quanto importante sia la bocca di una donna e quindi le sue labbra. Queste divengono una delle parti del suo corpo più importanti, quelle da preservare con cura, da amare e da ottimizzare al meglio in tutta la loro fisionomia. Proprio come si fa con un pezzo prezioso in un museo, dove nulla passa inosservato e dove nulla manca di giudizio.

Inoltre, dall’analisi di oltre 200mila conversazioni sul web, è emerso che solo il 7% degli uomini non utilizza la frase: “hai delle belle labbra”. Questo per rompere il ghiaccio in rete con una donna o per apprezzarne l’effettiva bellezza.  Una ricerca molto approfondita effettuata da uno studio scientifico delle frasi che attualmente funzionano, coordinata dal direttore Marketing Lloyd Price, di Badoo, uno dei social per incontri d’amore più popolati del web, che dichiara: “Abbiamo trovato il Santo Graal del corteggiamento: l’apprezzamento delle labbra”.

Infatti, da sempre, le donne di tutto il mondo focalizzano molto la loro attenzione sulle labbra come simbolo di bellezza.  Dall’adolescenza in avanti, le donne utilizzano prodotti come il rossetto per metterle in evidenza. Non sarà un caso, infatti, che nell’immaginario comune un rossetto forte su labbra “perfette” è una metafora dalla forte carica erotica. Lo facevano fin dai tempi dell’antico Egitto.

Non c’è amante poi che non abbia desiderato almeno una volta le labbra del suo partner. Le labbra sono, del resto, una delle più forti armi di seduzione. Persino a letteratura, il cinema, i fumetti, hanno sempre evidenziato l’importanza delle stesse.

Inoltre, alla domanda: “qual è la prima cosa che vi colpisce in una persona?”. Sappiate che circa il 65% delle persone risponde: la bocca.

E se state già constatando che le vostre labbra sono secche, screpolate, poco curate, invecchiate, non più turgide quindi e luminose, beh, correte ai ripari immediatamente!

Quanto è importante la cura delle labbra?

Quando le persone parlano, viene spontaneo guardargli la bocca e quindi le labbra. Inutile ricordarci poi che delle belle labbra piene, lisce e carnose donano maggior sensualità e bellezza a tutto il nostro essere. Per questo diviene essenziale riservare per loro coccole e cure mirate particolari.

Spesso ci dimentichiamo che la bocca è una delle zone più esposte e sensibili del nostro corpo. Le labbra sono 100 volte più delicate della punta delle dita, neanche i genitali hanno questa sensibilità. Basta sfiorare le labbra per stimolare, attraverso tatto, olfatto e gusto, un’area molto ampia della nostra corteccia celebrale.

Per tutto questo dobbiamo assolutamente rivolgerci a fonti di informazione assai dotte, capaci quindi di sussurrarci le nuove metodologie vincenti in grado di eliminare i fenomeni di invecchiamento, e non solo, più diffusi e scomodi per le nostre labbra. Sicuramente la medicina estetica è tra queste, anzi, diciamo l’unico rimedio più efficace e immediato capace di risolvere questo tipo di problema.

Oltre alla prevenzione per la cura delle nostre labbra, che dovremmo sempre mantenere luminose con metodi naturali e costanti nel tempo, tipo l’idratazione, l’uso di creme specifiche a base di acido ialuronico, scrub ecc…, prima e dopo qualsiasi intervento, il trattamento più richiesto, ormai da diverso tempo, è il filler labbra.

Il filler con acido ialuronico e collagene è un trattamento che permette di ridurre le rughe, ridefinire i contorni delle labbra, restituire volume e turgore. Il trattamento non è assolutamente doloroso. L’utilizzo di iniezioni mininvasive limita notevolmente la comparsa di dolori, ecchimosi e fastidi, che restano comunque fattori del tutto soggettivi.

I risultati sono visibili immediatamente dopo il trattamento, anche se questo migliora gradualmente nel corso delle successive 2-4 settimane.

La domanda però che nasce spontanea però sarà? Quale durata potrà avere tale trattamento?

L’acido ialuronico viene completamente riassorbito dall’organismo nell’arco di tempo che va da un minimo 4 ad un massimo 12 mesi.  La sua durata dipende dalle caratteristiche e dalla qualità del prodotto iniettato, dall’esperienza di chi esegue l’intervento e dallo stile di vita adottato, cibo e vita sana.

Al termine di questo tempo, sarà ovviamente necessario ripetere il trattamento per mantenere le correzioni desiderate. Questa sostanza verrà infatti assorbita dal corpo e le labbra si sgonfieranno lentamente e progressivamente fino a tornare alla loro forma originaria.

Il filler labbra permanente quindi non esiste! Ed è giusto così.

Il filler e la sua durata

trattamento fillerIl filler con acido ialuronico è un trattamento assolutamente sicuro e che ha appartiene a proprietà non chimiche ma naturali.

In certi casi, come nel trattamento soprattutto effettuato sull’area delle labbra, potrebbe a volte manifestarsi un leggero gonfiore o rossore. Normalmente però questi sintomi si risolvono spontaneamente entro alcune ore o al massimo alcuni giorni.

Il post trattamento a questo intervento di filler non riporta particolari procedure da eseguire, infatti si possono assolutamente riprendere tutte le attività quotidiane e lavorative. Si consiglia solamente di non esporsi all’esposizione solare o lampade UV, a a trattamenti in saune e bagni caldi, per circa 48 ore.

Naturalmente tutto questo dovrà essere eseguito con sapienza da un medico altamente specializzato in materia, per questo si suggeriscono medici idonei e non personale medico non autorizzato e quindi improvvisato ad effettuare questo tipo di trattamento. Diversamente, si rischia davvero di incorrere a peggioramenti anziché a miglioramenti, rischiando così di produrre volontariamente danni a volte anche difficili da riparare.

Il medico specializzato e referenziato quindi, valuterà i rapporti aurei delle forme e dei volumi del viso, al fine di restituire giovinezza e armonia ad un volto, senza assolutamente snaturarne la valenza, ottenendo quindi un risultato del tutto “naturale”.

Non dimentichiamo inoltre che anche con i metodi naturali, tipo rossetti troppo accesi su labbra imperfette o contorni-labbra giurassici che non vanno più di moda dall’epoca del mille e mai più…rischiano di generare risultati errati, non eleganti, peggiorativi e volgari.

La ricerca della bellezza a volte è anche cultura dell’essere, volta alla ricerca non solo del risultato ma di una miglioria persino intellettuale in materia.

Se sei interessato ad un trattamento filler, effettua una visita da uno Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica a Torino, Asti e Alba, ti invito a contattarmi telefonicamente o compilando il modulo di contatto seguente: CLICCA QUI

L’importanza di prendersi cura del proprio viso

L’importanza di prendersi cura del proprio viso

ringiovanimento visoLa salute dipende più dalle precauzioni che dalle medicine…

Così diceva jacque-Beénigne Bossuet, scrittore e oratore del 1600…dotto filosofo pensante di una massima che già sussurrava la saggia innovazione del suo contenuto.

Come sarebbe bello poter sfogliare le pagine di un libro magico, osservare i protagonisti delle sue storie e provare ad immaginare di diventare belli e perfetti come loro; se pur l’emulazione di altrui non sia poi cosa così consona nel rispetto dell’autenticità di noi stessi. Ma per non arrivare a simili eccessi, possiamo semplicemente cercare di migliorare il nostro aspetto accogliendo e approfondendo innanzitutto la cultura, la cura e la parsimonia volta alla salute del nostro essere, del nostro corpo, senza cadere nell’ignoranza di abusarne né tantomeno renderci indifferenti al percorso più efficace ad esso appartenente.

La cura del viso è fondamentale

Il viso, e quindi il suo ringiovanimento come la freschezza dello sguardo degli occhi, è indubbiamente l’elemento principale che ci rappresenta, che racconta la nostra storia, le nostre emozioni, dinnanzi a coloro che ci osservano, a coloro facenti parte del mondo lavorativo a noi più appartenente o di quello strettamente legato alla nostra intimità e non solo. Per questo stesso motivo il pensiero nasce spontaneo: “curarne l’aspetto e proteggerlo”!

Innanzitutto, la più dotta disciplina volta al benessere e al miglioramento del nostro viso ci induce a prenderci cura dello stesso cercando di mantenere un ritmo di vita salutare a noi più adeguato, iniziando dall’adottare un’alimentazione sana ed equilibrata, con un buon apporto di Vitamina C, E ed Omega-3. La protezione dai raggi solari sul nostro viso poi, come il dissociarci dal vizio del fumo, sono sicuramente tra le cure principali più efficaci per rispettare e difendere il nostro viso da ulteriori disfacimenti.

Oltre a questo, l’apporto di una cosmesi assolutamente adeguata sul viso, testata e qualificata, non certo frutto di una pubblicità di massa per nulla preparata e seria, avrà sicuramente il suo peso.

Sulla base di questo principio sicuramente salutare ed efficace, potremmo iniziare però a pensare di procedere al nostro ringiovanimento con interventi più efficaci che in qualche modo possano dare più immediatezza al nostro desiderio di miglioramento. Interventi sicuramente non così invasivi né dolorosi, ormai testati sul campo della medicina estetica e della chirurgia plastica ricostruttiva.

Gli interventi più diffusi a Torino, Asti e Alba

Tra gli interventi più diffusi si possono menzionare il Lifting Endoscopico-MiVEL, il micro lipofilling e staminali-SEFFI, il ringiovanimento R3, la blefaroplastica, il lifting cervicale, per passare poi successivamente, all’emissione di Botox, di acido ialuronico o biorivitalizzazione. Tutti interventi atti a migliorare quasi nell’immediato gli inestetismi di un viso invecchiato e non più elastico ne luminoso.

Inutile sottolineare che tali trattamenti debbano essere effettuati SOLO da persone altamente referenziate e qualificate. Diffidate assolutamente di quegli “ambigui personaggi” non appartenenti a tali attributi, perché davvero incapaci non solo di farvi ottenere l’effetto desiderato (e quindi il peggioramento visivo del vostro stato di fatto) ma assolutamente a rischio, perché tali interventi, se eseguiti con mancata professionalità e parsimonia, possono davvero apportare danni alla pelle non indifferenti e alle volte persino impossibili da migliorare.

Rughe, segni, cedimenti e solchi sono le principali conseguenze che l’invecchiamento lascia sul nostro viso. Certo, potremmo anche seguire la filosofia più naturale, e quindi quella di accettare il processo di invecchiamento e convivere con le nostre rughe senza intervenire in alcun modo con metodologie alternative.

È altresì vero però che le moderne tecniche di chirurgia plastica e medicina estetica ci permettono oggi di frenare il processo di invecchiamento con risultati davvero apprezzabili e decisamente naturali. Alla domanda se sia meglio avere un viso invecchiato o ritoccato dalla medicina estetica o dalla chirurgia plastica ricostruttiva, purtroppo nessuno potrà mai rispondere, se non il vostro senso estetico e qualcosa di più.  Ogni viso racconta una sua storia e per ogni viso c’è una soluzione più indicata ed efficace. Detto ciò, nel caso decideste quindi di appoggiarvi alla risoluzione del vostro viso invecchiato tramite la medicina estetica o la chirurgia plastica ricostruttiva, soltanto un chirurgo plastico e un medico estetico competenti potranno consigliarvi su questo punto, proprio perché, come dicevamo, ogni testa, come soprattutto ogni pelle e ogni viso è diverso dall’altro.

La paura non deve bloccarci

L’importanza di prendersi cura del proprio visoSolitamente la maggior parte delle donne fanno davvero fatica prima di decidere il da farsi. Molte perché bloccate dalla paura degli interventi (paura infondata perché l’avanzamento del progresso oggi in materia di interventi estetici, non comporta alcun timore ne rischi), molte perché intimorite dal discorso economico che per quanto un po’ più esoso di un esame clinico eseguito privatamente, non supera certo dei costi inarrivabili. Molte perché spaventate dal fatto che un intervento implichi una marea di complicazioni che in qualche modo potrebbero influire sul tranquillo avanzamento di una qualità della vita eccellente.

A tal proposito possiamo tranquillizzarvi di gran lunga perché il problema non sussiste.

Certamente non si può pensare che una volta corretto il difetto si possa sperare che questo non possa mai più ripresentarsi. Al contrario, per mantenere il risultato sempre efficace e costante si dovranno apportare delle migliorie al proseguo dei nostri interventi.

Coloro poi che avranno il timore di non poter fare altri interventi estetici sul proprio viso solo perché reduci di altri trattamenti si sbaglia.

Soprattutto nel caso del viso, si può, si deve pensare, di ottimizzare e mantenere la freschezza e la luminosità dello stesso lungo tutto il percorso della propria vita, inserendo l’apporto della tossina botulinica, del filler di acido ialuronico o anche della biorivitalizzazione: trattamenti questi per nulla invasivi, ne dolorosi, ne pericolosi, che andranno sempre più ad ottimizzare ciò che è già stato fatto o che ancora è da farsi. Questi trattamenti sono assolutamente importanti da valutare, perché andranno ad alimentare la miglioria di un mantenimento sempre più in evoluzione che ottimizzerà i risultati ottenuti. Ovviamente, rispettata una pausa di circa una trentina di giorni da un intervento effettuato sul viso, quale ad esempio la blefaroplastica, lifting facciale ecc…potremo tranquillamente procedere su tutto il resto.

Tali interventi sono sicuramente fondamentali per definire il ringiovanimento del nostro viso ma dovremo nel tempo prenderci comunque cura dello stesso nonostante la miglioria apportata.

Come un fiore, il nostro viso necessita di una continua cura che verrà rinnovata a scadenza di qualche mese dal primo intervento effettuato. Questo ci permetterà di mantenere un risultato sempre perfetto, fresco, giovane e soprattutto naturale.

Ci vuole un po’ di costanza come in tutte le cose, ma sicuramente, appurata l’impossibilità di rischio e la fattibilità della sua continuità nell’effettuare tali interventi, beh, il gioco è fatto.

Lo specchio purtroppo è un giudice impietoso: ci sottopone come realmente siamo a noi stessi e ad altrui. C’è poi chi si piace e si accetta così com’è, c’è invece chi proprio non riesce a convivere con quell’imperfezione divenuta fonte di insicurezza e malessere. Quando si è insoddisfatti del proprio aspetto fisico, spesso, ci si rivolge alla chirurgia estetica per correggere o eliminare determinati difetti estetici, riacquistando quindi fiducia in sé stessi.

Non abbiate timore di agire come di procedere nel continuare a difendervi dagli inestetismi.

La continua cura di un percorso iniziato seriamente non potrà che giovare nel suo risultato più ottimale.

Franz Kafka diceva: “La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere bellezza. Chiunque sia però in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza non diventerà mai vecchio”.

Soffermiamoci su questa massima e impariamo ad invecchiare senza paure ne elucubrazioni mentali inutili. Con l’informazione più efficace nulla si rischia, mentre con l’ignoranza si rischia di rimane immobili e non migliorare mai.

Vuoi prenderti cura del tuo viso come si deve? Scegli uno Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica a Torino, Asti e Alba, ti invito a contattarmi telefonicamente o compilando il modulo di contatto seguente: CLICCA QUI