L’importanza di prendersi cura del proprio viso

L’importanza di prendersi cura del proprio viso

ringiovanimento visoLa salute dipende più dalle precauzioni che dalle medicine…

Così diceva jacque-Beénigne Bossuet, scrittore e oratore del 1600…dotto filosofo pensante di una massima che già sussurrava la saggia innovazione del suo contenuto.

Come sarebbe bello poter sfogliare le pagine di un libro magico, osservare i protagonisti delle sue storie e provare ad immaginare di diventare belli e perfetti come loro; se pur l’emulazione di altrui non sia poi cosa così consona nel rispetto dell’autenticità di noi stessi. Ma per non arrivare a simili eccessi, possiamo semplicemente cercare di migliorare il nostro aspetto accogliendo e approfondendo innanzitutto la cultura, la cura e la parsimonia volta alla salute del nostro essere, del nostro corpo, senza cadere nell’ignoranza di abusarne né tantomeno renderci indifferenti al percorso più efficace ad esso appartenente.

La cura del viso è fondamentale

Il viso, e quindi il suo ringiovanimento come la freschezza dello sguardo degli occhi, è indubbiamente l’elemento principale che ci rappresenta, che racconta la nostra storia, le nostre emozioni, dinnanzi a coloro che ci osservano, a coloro facenti parte del mondo lavorativo a noi più appartenente o di quello strettamente legato alla nostra intimità e non solo. Per questo stesso motivo il pensiero nasce spontaneo: “curarne l’aspetto e proteggerlo”!

Innanzitutto, la più dotta disciplina volta al benessere e al miglioramento del nostro viso ci induce a prenderci cura dello stesso cercando di mantenere un ritmo di vita salutare a noi più adeguato, iniziando dall’adottare un’alimentazione sana ed equilibrata, con un buon apporto di Vitamina C, E ed Omega-3. La protezione dai raggi solari sul nostro viso poi, come il dissociarci dal vizio del fumo, sono sicuramente tra le cure principali più efficaci per rispettare e difendere il nostro viso da ulteriori disfacimenti.

Oltre a questo, l’apporto di una cosmesi assolutamente adeguata sul viso, testata e qualificata, non certo frutto di una pubblicità di massa per nulla preparata e seria, avrà sicuramente il suo peso.

Sulla base di questo principio sicuramente salutare ed efficace, potremmo iniziare però a pensare di procedere al nostro ringiovanimento con interventi più efficaci che in qualche modo possano dare più immediatezza al nostro desiderio di miglioramento. Interventi sicuramente non così invasivi né dolorosi, ormai testati sul campo della medicina estetica e della chirurgia plastica ricostruttiva.

Gli interventi più diffusi a Torino, Asti e Alba

Tra gli interventi più diffusi si possono menzionare il Lifting Endoscopico-MiVEL, il micro lipofilling e staminali-SEFFI, il ringiovanimento R3, la blefaroplastica, il lifting cervicale, per passare poi successivamente, all’emissione di Botox, di acido ialuronico o biorivitalizzazione. Tutti interventi atti a migliorare quasi nell’immediato gli inestetismi di un viso invecchiato e non più elastico ne luminoso.

Inutile sottolineare che tali trattamenti debbano essere effettuati SOLO da persone altamente referenziate e qualificate. Diffidate assolutamente di quegli “ambigui personaggi” non appartenenti a tali attributi, perché davvero incapaci non solo di farvi ottenere l’effetto desiderato (e quindi il peggioramento visivo del vostro stato di fatto) ma assolutamente a rischio, perché tali interventi, se eseguiti con mancata professionalità e parsimonia, possono davvero apportare danni alla pelle non indifferenti e alle volte persino impossibili da migliorare.

Rughe, segni, cedimenti e solchi sono le principali conseguenze che l’invecchiamento lascia sul nostro viso. Certo, potremmo anche seguire la filosofia più naturale, e quindi quella di accettare il processo di invecchiamento e convivere con le nostre rughe senza intervenire in alcun modo con metodologie alternative.

È altresì vero però che le moderne tecniche di chirurgia plastica e medicina estetica ci permettono oggi di frenare il processo di invecchiamento con risultati davvero apprezzabili e decisamente naturali. Alla domanda se sia meglio avere un viso invecchiato o ritoccato dalla medicina estetica o dalla chirurgia plastica ricostruttiva, purtroppo nessuno potrà mai rispondere, se non il vostro senso estetico e qualcosa di più.  Ogni viso racconta una sua storia e per ogni viso c’è una soluzione più indicata ed efficace. Detto ciò, nel caso decideste quindi di appoggiarvi alla risoluzione del vostro viso invecchiato tramite la medicina estetica o la chirurgia plastica ricostruttiva, soltanto un chirurgo plastico e un medico estetico competenti potranno consigliarvi su questo punto, proprio perché, come dicevamo, ogni testa, come soprattutto ogni pelle e ogni viso è diverso dall’altro.

La paura non deve bloccarci

L’importanza di prendersi cura del proprio visoSolitamente la maggior parte delle donne fanno davvero fatica prima di decidere il da farsi. Molte perché bloccate dalla paura degli interventi (paura infondata perché l’avanzamento del progresso oggi in materia di interventi estetici, non comporta alcun timore ne rischi), molte perché intimorite dal discorso economico che per quanto un po’ più esoso di un esame clinico eseguito privatamente, non supera certo dei costi inarrivabili. Molte perché spaventate dal fatto che un intervento implichi una marea di complicazioni che in qualche modo potrebbero influire sul tranquillo avanzamento di una qualità della vita eccellente.

A tal proposito possiamo tranquillizzarvi di gran lunga perché il problema non sussiste.

Certamente non si può pensare che una volta corretto il difetto si possa sperare che questo non possa mai più ripresentarsi. Al contrario, per mantenere il risultato sempre efficace e costante si dovranno apportare delle migliorie al proseguo dei nostri interventi.

Coloro poi che avranno il timore di non poter fare altri interventi estetici sul proprio viso solo perché reduci di altri trattamenti si sbaglia.

Soprattutto nel caso del viso, si può, si deve pensare, di ottimizzare e mantenere la freschezza e la luminosità dello stesso lungo tutto il percorso della propria vita, inserendo l’apporto della tossina botulinica, del filler di acido ialuronico o anche della biorivitalizzazione: trattamenti questi per nulla invasivi, ne dolorosi, ne pericolosi, che andranno sempre più ad ottimizzare ciò che è già stato fatto o che ancora è da farsi. Questi trattamenti sono assolutamente importanti da valutare, perché andranno ad alimentare la miglioria di un mantenimento sempre più in evoluzione che ottimizzerà i risultati ottenuti. Ovviamente, rispettata una pausa di circa una trentina di giorni da un intervento effettuato sul viso, quale ad esempio la blefaroplastica, lifting facciale ecc…potremo tranquillamente procedere su tutto il resto.

Tali interventi sono sicuramente fondamentali per definire il ringiovanimento del nostro viso ma dovremo nel tempo prenderci comunque cura dello stesso nonostante la miglioria apportata.

Come un fiore, il nostro viso necessita di una continua cura che verrà rinnovata a scadenza di qualche mese dal primo intervento effettuato. Questo ci permetterà di mantenere un risultato sempre perfetto, fresco, giovane e soprattutto naturale.

Ci vuole un po’ di costanza come in tutte le cose, ma sicuramente, appurata l’impossibilità di rischio e la fattibilità della sua continuità nell’effettuare tali interventi, beh, il gioco è fatto.

Lo specchio purtroppo è un giudice impietoso: ci sottopone come realmente siamo a noi stessi e ad altrui. C’è poi chi si piace e si accetta così com’è, c’è invece chi proprio non riesce a convivere con quell’imperfezione divenuta fonte di insicurezza e malessere. Quando si è insoddisfatti del proprio aspetto fisico, spesso, ci si rivolge alla chirurgia estetica per correggere o eliminare determinati difetti estetici, riacquistando quindi fiducia in sé stessi.

Non abbiate timore di agire come di procedere nel continuare a difendervi dagli inestetismi.

La continua cura di un percorso iniziato seriamente non potrà che giovare nel suo risultato più ottimale.

Franz Kafka diceva: “La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere bellezza. Chiunque sia però in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza non diventerà mai vecchio”.

Soffermiamoci su questa massima e impariamo ad invecchiare senza paure ne elucubrazioni mentali inutili. Con l’informazione più efficace nulla si rischia, mentre con l’ignoranza si rischia di rimane immobili e non migliorare mai.

Vuoi prenderti cura del tuo viso come si deve? Scegli uno Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica a Torino, Asti e Alba, ti invito a contattarmi telefonicamente o compilando il modulo di contatto seguente: CLICCA QUI

Filler: quali difetti posso correggere con l’acido ialuronico

Filler: quali difetti posso correggere con l’acido ialuronico

filler-donnaUna statuetta di Capodimonte, dal viso lucido, uniforme, con un colore latteo persino leggermente rosato e con proporzioni perfette… chissà, se solo potesse parlare, cosa vorrebbe comunicare dall’alto della sua perfezione, per il cambiamento del suo essere.

E se quella perfezione non fosse poi così aggradante a se stessa, potrebbe cercare comunque di cambiare oppure di rimanere invariata?  Se così fosse non ci sarebbe bisogno quindi di alcun ritocco, nessuna miglioria per la preservazione del suo stato così impeccabile e evanescente.

Ma la vita insegna che i suoi protagonisti, i più umani che la popolano, non saranno mai del tutto soddisfatti del proprio aspetto fisico, paradossalmente anche il più perfetto. In un modo o nell’altro andranno sempre alla ricerca del “meglio”, di uno stereotipo di bellezza capace davvero di soddisfare la più grande meraviglia che c’è in ognuno di noi e quindi l’unicità.

Saremo quindi noi, innumerevoli creature curiose, donne giovani e delicate, donne anziane e interessanti, fragili esseri che in questo mondo fantastico, oppure fantasticato da coloro o da qualcosa che a suo modo dovrebbe mantenere la nostra bellezza come preziosa e duratura nel tempo, a ricercare e ad identificare la nostra perfezione.

I diktat della bellezza e la pressione dei social media ci spingono spesso a inseguire il miraggio di un corpo perfetto, stimolandoci continuamente a migliorarlo.

Spesso, dietro l’inseguimento della perfezione si annidano complessi e frustrazioni.

Per essere piacevoli, innanzitutto a noi stesse, è sicuramente importante adottare uno stile di vita sano, praticare attività fisica ecc… ma rimane di vitale importanza cercare di trovare il giusto equilibrio tra l’accettazione del proprio sé e la cura per lo stesso.

Seguire ideali errati e assolutamente inadatti alla propria forma fisica non ci aiuterà certo a raggiungere il risultato di benessere e di bellezza tanto desiderati, facendoci sentire inadeguati, con noi stessi, arrivando, a volte, a non essere poi così obiettivi nel trovare l’equilibrio perfetto per il raggiungimento di quella tanto amata perfezione.

Goethe diceva: “La bellezza è negli occhi di chi la guarda”

La bellezza e la perfezione sono concetti assai relativi e i canoni di bellezza possono cambiare da persona a persona in funzione a svariati fattori: culturali, sociali o cronologici.

La bellezza è si una questione di età, se pur limitata nel suo concetto, ma è soprattutto una questione di proporzioni.

Per ritrovare il nostro equilibrio, amando innanzitutto il nostro corpo, dobbiamo innanzitutto acculturarci e adottare il giusto approccio, per avere si l’aspetto desiderato, ma soprattutto consono al nostro essere più autentico.

La definizione di bellezza è cambiata nel corso della storia. Dovremmo imparare a riflettere sui canoni che spesso ci vengono imposti e la celerità con cui evolvono. Non esiste effettivamente uno standard di bellezza per il corpo femminile, dove innanzitutto il viso prende possesso di protagonismo in una società dove la comunicazione è divenuta ormai tramite assoluto atto al riconoscimento e alla notorietà del sé e non solo.

Celebriamo quindi la diversità delle forme femminili con estrema attenzione, avendo cura di ciò che andremo a fare per ottimizzarle, nella certezza, tramite il metodo che cercheremo di adottare, di preservare il suo equilibrio fisiologico, la sua proporzione e mantenendone soprattutto la naturalezza assoluta.

Nel caso specifico, riferendoci soprattutto al perfezionamento del viso, la medicina estetica ha negli anni raggiunto risultati davvero sorprendenti. I “fillers”, a base di acido ialuronico, sono sicuramente il metodo più efficace per correggere gli inestetismi causati dall’invecchiamento e non solo.

Il Filler per correggere i difetti

Filler-quali-difetti-posso-correggere-con-l'acido-ialuronicoL’acido ialuronico è un disaccaride presente in tutti i tessuti connettivi umani, compresa la cute. Questa molecola è indispensabile per la formazione della matrice di collagene e di fibre elastiche. È assolutamente efficace per il mantenimento dell’idratazione cutanea. Le alterazioni dell’acido ialuronico presente nella pelle contribuiscono, nel corso del tempo, all’invecchiamento cutaneo.

Questa sostanza esiste naturalmente in tutti gli organismi viventi ed è un componente universale degli spazi tra le cellule dei tessuti del corpo e rappresenta una totale biocompatibilità.

L’uso dell’acido ialuronico è ben documentato oltre che nella medicina e nella chirurgia estetica, anche nei settori della medicina e nella chirurgia oftalmica e l’ortopedia. Negli ultimi vent’anni, più di 30 milioni di persone sono state trattate con successo con prodotti a base di acido ialuronico.

Le infiltrazioni a base di acido ialuronico sono particolarmente indicate per la correzione di: labbra, al fine di ottenere pienezza e turgore e bordo vermiglio. Volume e contorno delle stesse. Pieghe (es.: nasolabiali). Rimodellamento del contorno del viso (es.: guance e mento). Rughe (es.: glabellari e commessure orali). Rughe perioculari come le “zampe di gallina”. Esiti cicatriziali post-acneici. Esiti cicatriziali post-traumatici. Inestetismi dei tessuti molli. Rimodellamento del seno e del corpo. Esiti di rinoplastica.

Con il passare del tempo i livelli di acido ialuronico presenti nella nostra pelle tendono a diminuire causando progressivamente la perdita di elasticità e conicità dei tessuti con la conseguente comparsa di rughe. I risultati dopo l’utilizzo di acido ialuronico sono assai soddisfacenti, in quanto si noterà nell’immediato un ringiovanimento e un riempimento che avrà un effetto molto naturale.

Il trattamento può essere tranquillamente effettuato in ambulatorio. Le iniezioni di acido ialuronico vengono iniettate in piccolissime dosi nelle regioni interessate tramite una siringa dotata di un micro-ago sottilissimo ed è praticamente indolore. La durata del trattamento dura circa 15-30 minuti. Inoltre, questa sostanza non provoca reazioni allergiche e non ci sarà bisogno di effettuare un test delle allergie.

Generalmente non è assolutamente necessaria l’anestesia locale, ma alle volte può essere necessario l’utilizzo di una crema anestetica, soprattutto per il trattamento di zone più sensibili come ad esempio le labbra. Solo nel caso di trattamento con fillers a lungo riassorbimento, come le zone ad esempio del mento o della regione degli zigomi, è consigliabile una anestesia locale o tronculare.

L’acido ialuronico è un prodotto riassorbibile che può avere una durata che varia dai 2 mesi a 1-2 anni.  Esistono svariati tipi di fillers a seconda della zona da trattare e si distinguono in diverse categorie: fillers a rapido riassorbimento 2/3 mesi, fillers a medio riassorbimento 5/6 mesi, fillers a lento riassorbimento 1-2 anni.

Tutte le aziende farmaceutiche hanno questo fantastico prodotto, ma attenzione, non avvaletevi mai di sottomarche e accertatevi sempre tramite il vostro medico che siano utilizzati prodotti altamente referenziati e certificati. Inoltre, ricorrete a chirurghi plastici estetici ricostruttivi a Torino, Asti e Alba che abbiano l’assoluta competenza in materia. Allontanatevi dalle stupide mode low cost e da coloro che offrono questi trattamenti a basso costo e con scarsissima competenza nell’operare in materia. L’alta qualità non potrà mai essere svenduta.

Non a caso, per salvaguardare in Italia la salute del paziente, il Ministero della Salute intende potenziare la vigilanza sull’utilizzo di tali sostanze.

Inoltre, per capire meglio la gravità del rischio legato ai trattamenti antietà eseguiti con sostanze scadenti e non testate quindi qualitativamente, si pensi che negli Stati Uniti la Food and Drug Administration, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha approvato solo 6 filler.

In Gran Bretagna si praticano centinaia di migliaia di iniezioni antietà senza alcuna regolamentazione del settore della chirurgia plastica, così come rivela il Times da fonti del ministero della Sanità. Non essendo richiesta alcuna preparazione medica specifica per tale attività, pur trattandosi di sostanze iniettate nella pelle, le conseguenze potrebbero essere estremamente pericolose;

Un mercato privo di regole “quello”, dove è possibile comprare addirittura i filler nei supermarket o anche online.

Sovente, il medico neolaureato e privo di specializzazione che per “arrotondare” si cimenta a queste pratiche cosiddette di “medicina estetica”. Addirittura, il dentista, o peggio che mai l’estetista di turno, si improvvisano specialisti del settore ma che specialisti non sono.

I chirurghi specializzati richiedono quindi oggi, visto l’eccessivo numero di fillers autorizzati sul mercato, molte più verifiche.

Si consiglia pertanto di affidarsi unicamente a chirurghi plastici ricostruttivi a Torino, Asti e Alba referenziati e qualificati.

Detto ciò, non scordiamoci mai, anche per ottimizzare e prolungare l’effetto del trattamento, di mantenere sempre comportamenti corretti riferiti alla propria salute fisica, che andrebbero tenuti costanti nel tempo, quali: non esagerare con gli alcolici, non fumare, non fare una vita sedentaria, seguire una dieta bilanciata, allontanare lo stress, utilizzare possibilmente prodotti antirughe che contengano Vitamina C, E, acido lipoico. Vitamina A.

Non è bello invecchiare, ma non è altrettanto bello avvalersi dell’ignoranza di massa per non esserne vittime.

Impariamo a volerci bene accarezzando innanzitutto l’informazione più dotta che ormai oggi giorno è davvero alla mercé di tutti. I media, i social network, la moda, la televisione, sono ormai tramiti assolutamente trasparenti e facilmente accessibili a tutte noi. Non esistono più tabù in merito, se non quello di nascondere a volte a noi stesse un’ignoranza spesso latente e nociva che certo non ci fa belle, ma al contrario imbruttisce notevolmente le nostre aspettative con il rischio di risultati devastanti.

Mantenere la bellezza grazie a metodi medici rassicuranti e referenziati, non è assolutamente difficile oggi, basta chiedere e osservare attentamente tutte le piattaforme serie e quindi affidabili sull’argomento.  Da lì in poi la strada che decideremo di intraprendere sarà davvero sorprendente, efficace e duratura nel tempo. Un’ottima medicina questa anche per la mente, capace di coccolare il timore di invecchiare e farlo serenamente, consci della veridicità di rimedi sempre più eccellenti e naturali.

E allora “fillers forever”, senza più alcuna paura!

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La paura delle visite durante la pandemia Covid-19

La paura delle visite durante la pandemia Covid-19

covid 19AIUTO, e adesso come faccio?

Questo è ormai l’interrogativo ricorrente in un periodo delicato come quello dell’allarme COVID 19

Inizialmente, la crisi legata alla diffusione dell’epidemia da Covid 19 ha creato una situazione assai confusa che si è anche evoluta molto rapidamente. Le persone hanno incominciato a terrorizzarsi pensando addirittura di essere dinnanzi alla fine del mondo e le notizie vomitate dai social, dai media e quant’altro, hanno in qualche modo generato un panico ormai ricorrente.

E’ una dimensione assolutamente nuova, sconosciuta, nella quale ci barcameniamo tra dati sovrapponibili e la circolazione incontrollata di fake news.

Nelle fasi iniziali di tutti i contesti di crisi, sebbene non si possa ancora pianificare un bilancio dell’efficacia delle misure adottate nel contenimento della diffusione della pandemia, una cosa è certa: la quarantena di massa, il cosiddetto lockdown, è la PAURA. La paura di infettarsi, la paura di infettare. La paura per i figli, parenti e amici.

In primis, le rigide misure adottate hanno assunto un grande valore simbolico, indicando fin da subito il peso delle Autorità, nell’attesa che ritenessero grave la situazione e che questa potesse peggiorare precipitosamente. Tutto questo ha indebolito indubbiamente la fiducia di coloro che risiedono all’interno di tutte le aree soggette a contagio. La quarantena poi, come l’isolamento sociale si associa per definizione alla perdita di controllo e alla sensazione di sentirsi in trappola. Per questo fenomeno di massa, rischiamo quindi di avere un impatto psicologico molto significativo, atto a peggiorare di gran lunga il tema della paura, dell’incertezza e della stigmatizzazione. Fenomeno assolutamente rischioso, perché rivolto a tradursi in barriera dinnanzi all’accesso alle cure mediche e psicologiche che ognuno di noi dovrebbe ottimizzare lungo tutto il decorso di questa vita, soprattutto di questa così incerta.

Il 48% degli italiani nel periodo Covid ha preferito rinviare visite mediche non urgenti per paura del contagio e per rischi avvertiti nel recarsi in ospedale o in ambulatorio. Il 12% le ha rinviate. Per minori disponibilità economiche ecc…

Un problema vero è poi riuscire a intuire quali delle visite mediche possano essere fondamentali da mantenere da quelle meno urgenti, o peggio ancora quali possano essere i trattamenti o gli interventi più importanti da recuperare durante questo periodo così complesso.

Che rapporto c’è tra chirurgia plastica e Covid-19?

Visto il contesto di questo sito, la domanda nasce spontanea: che cosa c’entra la chirurgia plastica con il coronavirus?

Troppo spesso tendiamo a sminuire il concetto di sanità, applicando questo a discipline che apparentemente sembrano essere non fondamentali per la nostra salute, come ad esempio la chirurgia plastica ricostruttiva e la medicina estetica.
Invece, al contrario di ciò che si può pensare, queste ultime sono le branche della medicina che apportano un valore importantissimo in questo contesto. Servono per salvare letteralmente la pelle dei pazienti ricoverati. Pazienti che, tra le innumerevoli problematiche, possono incappare anche in piaghe da decubito, necrosi cutanee e lesioni alle labbra a causa del sondino.

Con gli interventi di chirurgia estetica praticamente sospesi e quelli di ricostruttiva limitati alle urgenze (oncologiche, in genere), oggi molti chirurghi plastici sono al lavoro come volontari nei reparti in cui sono ricoverati pazienti con coronavirus. Dopo rapidi corsi di formazione e seguendo le indicazioni dei colleghi in corsia, aiutano a somministrare terapie e a svolgere esami ai degenti per Covid-19, oltre a tranquillizzarli e a metterli in contatto con i parenti.

Inoltre, l’intervento di questi medici serve a limitare danni estetici di cui la persona beneficerà una volta guarita. Nonostante nel quadro generale della patologia possano apparire un problema minore, che non compromette la vita del paziente, i danni alla pelle, se non trattati, rischiano di lasciare cicatrici. E spesso riguardano il volto.

Il nuovo coronavirus SARS-coV-2, con il suo arrivo nel nostro Paese, ha invaso il nostro tempo, il nostro spazio, le nostre relazioni, conquistando le prime pagine di giornali, telegiornali e siti web. Si è verificato quindi un contesto in continua evoluzione, che sfugge alla possibilità di essere controllato.

Il proliferare delle preoccupazioni è dovuto anche all’inadeguatezza delle informazioni: spesso è l’incertezza e la contraddittorietà che fa permanere l’ansia piuttosto che la paura della malattia in sé.

Dobbiamo però imparare anche a non farci cogliere troppo dalle inutili preoccupazioni, placando la nostra ansia con il desiderio di tornare alla normalità come antidoto alla paura.

Molto spesso, l’antidoto migliore è proprio l’annullamento della paura, al fine di ottimizzare il più possibile una condizione di tutela di noi stessi. Dobbiamo ricordarci questo per sentirci efficaci.

Ovviamente la chirurgia plastica ricostruttiva e la medicina estetica, viste sotto l’aspetto di una più superficiale visione di supporto sanitario, mirata quindi più ad un risultato di estetica, per cui soprattutto atto a mantenere la bellezza della pelle o alla miglioria chirurgica di alcune delle nostre parti più delicate, non sono interventi indispensabili in un momento così critico, ma non dobbiamo perdere di vista comunque il mantenimento di alcuni trattamenti come la costanza di poterli mantenere eccellenti a noi stessi.

Per questo motivo viene facile pensare che alla fine di tutta questa pandemia ci sarà un boom di ritocchi, se pur nel frattempo cercheremo di mantenere la pelle al meglio possibile della sua natura.

In un tempo, speriamo a questo punto non troppo remoto, riprenderemo l’abitudine di uscire di casa con molta più facilità e ritroveremo il coraggio di guardarci in faccia e sotto gli abiti.

L’impatto più traumatico sarà sicuramente quello con lo specchio

medicina esteticaAppesantiti da lunghe settimane di sedentarietà ed esperimenti culinari, tra lieviti e farine, orfani inconsolabili di parrucchiere ed estetiste, ci vedremo orribili e vorremmo ripartire dall’immagine. Un aspetto non da poco, almeno psicologicamente. Il bisogno di ognuno di noi di ricominciare a vivere facendo tesoro del nostro aspetto, ci condurrà sempre di più verso la direzione della miglioria di noi stessi. Per questo i ritocchi saranno necessari e assisteremo quindi ad un’esplosione di punture e liposuzione.

Ci sarà un fermento tale che stupirà persino gli addetti del settore oltre che noi stessi. Il desiderio di cambiare placherà di gran lunga il retropensiero di questo periodo così limitante e ci indurrà a voltare pagina dopo un momento così brutto.

La voglia di tornare a vivere, socializzare, pensare al futuro, sfogare energia e desideri repressi ci prevarrà notevolmente e naturalmente. Cominceremo con le cose più semplici, filler e botulino, per poi cominciare magari nuovamente a valutare interventi più invasivi, come ad esempio le liposuzioni, atte a ridurre gli accumuli di grasso localizzato nei punti critici. Un tagliando di bellezza sventolato in vista di una possibile prova-bikini che forse non avremo mai la fortuna di sfoggiare ma che nessuno ci vieta di continuare a sognare che arrivi in un tempo non troppo lontano.

La prevenzione prima di tutto

Per fortuna oggi, negli ospedali, le unità di terapia intensiva non sono del tutto in emergenza come prima, quindi si potrà ripartire, se pur sempre con molta attenzione e quindi adottando tutte le misura del caso.

Per tutelare al 100% la sicurezza dei pazienti serviranno ovviamente molte precauzioni. La prima regola sarà il rispetto assoluto del distanziamento sociale, fissando quindi appuntamenti molto ben distribuiti nel tempo, al fine di non intasare le sale di aspetto. La disponibilità di gel igienizzanti per gli assistiti e di dispositivi di protezione per gli addetti ai lavori quali mascherine, guanti, occhiali e visiere, non mancheranno.

I medici ce la metteranno tutta ovviamente per soddisfare le esigenze dei propri pazienti, ma devono anche questi ultimi avvertire la stessa cura volta alla propria responsabilità di sicurezza. Senso di responsabilità quindi e rispetto dovranno capeggiare continuamente ed essere un imperativo assoluto per tutti.

Nel frattempo, in attesa di velocizzare il più possibile la possibilità di ritornare alla normalità, si consiglia vivamente di non allarmarsi più del dovuto.

Le cliniche specializzate e gli ambulatori capeggiati dai più valenti e scrupolosi professionisti, saranno assolutamente in grado di proteggere i propri pazienti senza rischio alcuno, o perlomeno non più di quello che ovunque, nei meandri della vita di tutti noi, è presente. Il momento è critico per tutti, ma bisogna cercare di usare intelligenza e attenzione nel modo giusto, lontano da isterie o paure infondate.

Conclusioni

Il Coronavirus ha stravolto completamente il nostro modo di vivere e la nostra quotidianità tanto rassicurante ci ha fatto traballare e ci ha obbligato a interrompere sequenze di vita prima ritenute naturali e scontate. Avere paura è normale perché quando dobbiamo affrontare una situazione sconosciuta ci sentiamo particolarmente vulnerabili, ed è qui che l’ansia e il panico possono avere il sopravvento.

Ricordiamoci che l’uomo è un animale sociale e come tale sopravvive solo all’interno di una società.  La forza di una società organica come la nostra è di essere composta da persone con una diversa specializzazione lavorativa, tale specializzazione ci permette di affidarci a persone che hanno competenze appropriate, valenti e che ci aiutano a superare le difficoltà.

Avvaliamoci di queste persone quindi e facciamo riferimento solo a informazioni veritiere ed evitiamo il sovraccarico di notizie spropositate e dubbie nella loro veridicità.

Diamo un senso a questo momento ma senza esagerare. Non siamo stati preparati per fronteggiare emergenze di questo tipo, ma ricordiamoci sempre che l’uomo per sua natura si adatta sempre, lo hanno fatto i nostri nonni in tempo di guerra e lo faremo noi oggi.

Insomma, anche se il Coronavirus ci ha stravolto la vita noi non complichiamocela ulteriormente.

Ripetiamo a noi stessi: “l’uomo è in grado di adattarsi e di trovare situazioni adeguate ai problemi, lo è sempre stato fin dalla sua comparsa”.

Per fare questo però dobbiamo essere in forma e sentirci in forma innanzitutto. Daremo sicuramente la priorità alle cose più urgenti e importanti, ma ricordiamoci soprattutto che se noi non saremo OK neppure gli altri lo saranno. La tendenza, quindi, sarà perdere e la “paura” è il tramite peggiore per farlo.

Calma e fermezza, serietà e dedizione innanzitutto alla nostra pace mentale, ci aiuteranno a riportarci alla normalità senza la paura di farci visitare e ottimizzare così il nostro stato psicofisico, cosa davvero essenziale per vincere e senza troppo rischiare.

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Chirurgia plastica al seno perché e quando

Chirurgia plastica al seno perché e quando

“Seni d’avorio dove abita l’amore…: la donna e il seno, un connubio inscindibile!”

Noi, paladine della nostra bellezza e del nostro osare per mantenerla.

Il mondo della bellezza esiste da quando è nata la donna, la prima…
Rammentiamo a noi stesse che 2000 anni prima di Cristo, gli indiani ricostruivano il naso che era usanza amputare alle adultere.
Per cui, da che mondo e mondo, il rispetto dell’immagine e l’esaltazione dei valori della bellezza rivestono ormai un’importanza fondamentale per la nostra autostima.
D’altronde, anche tutte le arti figurative non esisterebbero se non ci fosse la cultura della bellezza tutta al femminile.

Ci svegliamo al mattino e pensiamo a cosa indossare, ci guardiamo allo specchio e ci cambiamo magari anche ripetutamente. Osserviamo le nostre forme cercando in qualche modo di valorizzarle o peggio camuffarle, al fine di poter sempre essere elegantemente attraenti.
Il nostro pensiero volge spesso al timore di che cosa qualcuno, osservandoci, possa pensare di noi. L’autostima allora prende il sopravvento e il nostro impegno si trova così coinvolto ad ottimizzare una forma perfetta o quasi del nostro corpo, per salvaguardare, dinnanzi al nostro giudizio e a quello di altrui , la nostra immagine.

Il seno di una donna per esempio, nasce come uno dei simboli chiave più noti nel rispetto della propria femminilità, una sorta di lasciapassare quasi fondamentale.
Seni piccoli, seni troppo grandi, senti cadenti o seni svuotati dall’allattamento, possono davvero generare un vero e proprio disagio per alcune donne, anzi, per molte.
Studi antropologici oltretutto, rintracciano nell’evoluzione umana le radici di questa parte del corpo così attraente,
Anche il legame affettivo che lega madre e figlio fin dalla nascita, dal momento dell’allattamento, può generare in qualche modo qualche correlazione legata persino al rapporto tra uomo e donna nella coppia.
Infatti anche da adulti gli uomini amano tantissimo il seno di una donna, dando allo stesso una notevole importanza, forse perché inconsapevolmente è per loro il segnale di un legame mai dissolto con la madre.
Per cui, l’importanza del seno nell’universo femminile è basilare, capace davvero di incrinare l’armonia tra il proprio corpo e l’idea di femminililtà.

Non è un caso se i reggiseni sul mercato nelle boutique più scintillanti e non, dai più conformanti ai più leggeri, a quelli che in qualche modo nascondono la vera natura della sua anatomia sul corpo di ognuna di noi, vadano così a ruba.
Contrariamente, se lasciassimo al caso il valore dell’aspetto del nostro seno, scemerebbe in qualche modo anche una parte fondamentale del sentirsi donna.
Essa ricerca non soltanto l’armonia delle sue forme, ma anche un equilibrio e corrispondenza tra il proprio corpo e l’ideale della femminilità stessa.
Il seno è oltretutto un soggetto artistico carico di potenza e significato. Per questo i grandi artisti lo annoveravano, in epoca antica e nella visione contemporaneità di oggi, come un tramite davvero simbolico. Esso rappresenta valori profondi e protagonisti, sia per la sua bellezza che per il suo più autentico senso di trasmissione dei valori e ideologie importanti per l’essere umano e per ciò che esso rappresenta o vuole rappresentare.

Si intuisce quindi che la visione del proprio sé, innanzitutto quella strettamente appartenente alle donne, è fortemente condizionata da fattori sociali e culturali, per cui è estremamente normale che il rapporto che ogni donna ha con il proprio corpo possa farsi carico soprattutto di implicazioni psicologiche. Le stesse influenzano fortemente la vita della stessa, sia nei rapporti con gli altri che nella considerazione del proprio sé.

Per ovviare a tutto questo, visto che mascherare l’insoddisfazione di un seno indesiderato non sia del tutto possibile, se non solo nel limitarsi ad un camuffamento compensato dell’abbigliamento o da un reggiseno miracoloso, bisognerà necessariamente pensare di ovviare al problema utilizzando la medicina estetica, o meglio la chirurgia plastica ricostruttiva.

La chirurgia estetica plastica ricostruttiva può essere a questo punto una soluzione davvero efficace per risolvere il problema. Sarà questo una sorta di percorso che attraverso la risoluzione pratica di un problema estetico, porterà la donna a lavorare anche sulla consapevolezza del proprio sé e quindi della sua autostima, raggiungendo così il risultato desiderato.

Occorre innanzitutto affidarsi a chirurghi estetici ricostruttivi muniti di grande sensibilità empatica e di elevata capacità tecnica. Medici quindi referenziati che valuteranno la figura della loro paziente nel suo insieme psicofisico.
Solo dopo aver scelto la soluzione più consona mediante l’utilizzo di simulazioni grafiche e in sinergia con la paziente, si procederà all’intervento di mastoplastica additiva che regalerà finalmente un décolleté naturale, armonioso e un seno più voluminoso.
Questo intervento consente quindi di modificare la forma e le dimensioni di un seno troppo piccolo o di correggere un’asimmetria mammaria, migliorando l’armonia del corpo con un risultato dall’aspetto naturale.
Il risultato, nonostante le modifiche, sarà molto naturale. Le mammelle dovranno essere morbide al tatto e il risultato dovrà durare nel tempo. Le protesi saranno anatomiche. Questa si crede sia la scelta più idonea per quelle pazienti prive di adeguato tessuto, per cui sarà necessario intervenire sia sul volume che sulla forma della mammella.
La tecnica chirurgica si effettuerà in anestesia totale e la paziente potrà riprendere le sue attività dopo 3-4 giorni senza sforzi, mentre per l’attività fisica si dovrà attendere circa 1 mese.
Non verranno inoltre applicate fastidiose fasciature dopo l’intervento, ma solo un reggiseno contenitivo di qualità.

Per ridurre invece il seno dovremo parlare di mastoplastica riduttiva.
Un volume mammario eccessivo può creare problemi a livello estetico, psicologico e fisico, con dolore del rachide cervicale, condizionando la postura.
L’intervento di mastoplastica riduttiva ha come principale obiettivo quello di ottenere una mammella conica di volume sufficientemente ridotto e proporzionato alla corporatura della paziente. L’estensione delle cicatrici sarà minima e non andrà a intaccare la sensibilità e la funzione di allattamento del capezzolo.
Questo intervento da generalmente ottimi risultati, a condizione però che venga eseguito da uno specialista in chirurgia plastica ricostruttiva molto referenziato.
L’intervento verrà eseguito in anestesia totale. Successivamente la paziente avrà due drenaggi che terrà per qualche giorno. I punti di sutura, qualora vengano posizionati esternamente, verranno rimossi dopo 7-10 giorni., ma spesso sono riassorbibili e quindi non necessitano di rimozione. Il reggiseno sarà di tipo contenitivo e dovrà essere indossato per circa 2 mesi. L’attività lavorativa potrà essere ripresa dopo otto giorni. Mentre quella sportiva dopo un mese circa.

Passiamo quindi alla mastopessi, particolarmente indicata per quelle pazienti che presentano un seno svuotato o cadente (ptosico), con perdita di tonicità della mammella.
Si effettua un lifting dei tessuti in grado di sollevare e rassodare il seno ceduto e molto rilassato. Il tutto senza l’utilizzo di protesi. Non è quindi prevista la variazione del volume della mammella.
Spesso la ptosi mammaria (solitamente bilaterale) è la conseguenza ad una gravidanza o ad una notevole riduzione del peso corporeo.

Abbiamo quindi potuto constatare quanto importante sia il seno nell’armonia del nostro corpo, per l’autostima femminile o anche semplicemente quando il seno che abbiamo non ci piace.
Esistono, come abbiamo visto, svariate opportunità per migliorare tutto questo e quindi tornare ad amarsi come più ci piace.

La chirurgia estetica è un’arma affascinante e potentissima e, se ben fatta, può davvero donare risultati splendidi, gioia e felicità. Essa, nella sua avanguardia di oggi, promuove un’idea di plasticità infinita del corpo e il più delle volte, soprattutto se eseguita da professionisti sensibili e eccellenti , genererà risultati assolutamente naturali. Il messaggio che poi arriva dalla sanità della trasformazione è che non c’è niente che impedisca di reinventarsi nel mondo che abbiamo scelto di vivere, basta farlo con testa, leggerezza, fiducia e attenzione.

Oggi la chirurgia plastica si è trasformata in uno strumento normale di rifacimento perpetuo del proprio io, il più visibile. Essa perpetua davvero la creazione di un look “nuovo, migliorato e naturale” e non è più considerata una questione una tantum.

L’attrice Christina Ricci diceva: “ora il mio corpo è davvero femminile, tanto femminile. E’ finalmente qualcosa su cui posso contare. Quando non so che altro fare, tiro il petto in fuori.!”

…Lei ha imparato a scherzare con il proprio essere, forse perché ha capito che non bisogna mai disperarsi dinnanzi a qualcosa che non è sempre perfetto..
Questo è quindi un problema risolvibile. Ricordiamoci soltanto che dobbiamo (prima di fare qualsiasi cosa su noi stesse) imparare a riconoscere e a riconoscersi. Solo così potremo davvero vantare di fare il passo giusto per noi e cominciare davvero ad essere felici, perché conscie di noi stesse e di ciò che cerchiamo di migliorare del nostro corpo.
La costruzione attenta dell’anima psicologica che ci appartiene accarezzerà anche il nostro fisico , per un proseguo di vita sempre più qualitativo, avvincente e da percorrere a testa alta.

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Come ridurre le rughe d’espressione?

Come ridurre le rughe d’espressione?

rughe d'espressioneAlda Merini, anima munita di infinita sensibilità e bellezza, diceva: “Ogni ruga sui nostri volti è una storia vissuta con coraggio, orgoglio, sorriso, pianto, amore…”

Le memorie del nostro vissuto vengono registrate minuziosamente dal nostro viso, il quale, con il passare degli anni, ci porge lo specchio della speranza, affidando innanzitutto a noi stesse la responsabilità di poterlo utilizzare con orgoglio e gioia.

Da una ruga impercettibile, dove prima non c’era nulla, il passare educato del tempo ci insegna il nuovo linguaggio segreto della sua interpretazione e della sua miglioria. Cominciamo da qui per divenire creature davvero capaci di osservare la parte più significativa di noi stesse e farla vivere al meglio, in modo tale da riportare nuovamente, al posto delle rughe, lo spazio per i sorrisi.

Le rughe si formano a volte anche durante la notte e lasciano un piccolo solco, altre volte si posano sul nostro viso e lentamente scavano con delicatezza una linea, una piega, una penombra.

Giorni, mesi, anni, non riposano mai…

L’amore per noi stesse però dovrebbe indicarci un tempo fantastico nel quale cominciare a frenare il progredire del nostro invecchiamento e non solo.

Certo non è sempre facile, ma dobbiamo assolutamente ricordarci di adottare inizialmente le nozioni base fondamentali per cominciare ad abituare la nostra pelle ad auto educarsi.

Le rughe si formano nel tempo fino a divenire permanenti

La vecchiaia è sicuramente un tramite assolutamente colpevole. A causa della progressiva atrofia del connettivo sottocutaneo l’estensione della cute risulta sovrabbondante rispetto alla superficie che deve essere coperta e, non potendo la cute retrarsi, si raggrinza formando le rughe, così scomode e antiestetiche.

Ma oltre al processo di invecchiamento, esistono altri fenomeni capaci di danneggiare il nostro volto con le rughe di espressione tanto visibili. Per esempio, i fattori genetici ed ambientali quali il fumo, l’alcool, lo stress, l’eccessiva esposizione al sole, la cattiva alimentazione, ecc…

Nel nostro caso, le rughe di espressione si presentano a causa della ripetuta contrazione dei muscoli superficiali, utilizzati in modo assolutamente inconscio per manifestare le nostre emozioni.

Come ben si elude dalla storia e non solo, la nostra società rileva come fenomeno antiestetico innanzitutto le rughe delle donne, mentre a quelle degli uomini di una certa età, viene attribuito, paradossalmente, a causa delle stesse, un fascino maggiore.

Nelle donne invece divengono un difetto, un inestetismo intollerabile che segna l’avanzamento dell’età e lo sfiorire della propria bellezza.

Ed è così che comincia a sfilare sotto la nostra attenzione una kermesse di prodotti di bellezza appartenenti all’industria cosmetica, dalla più acclamata a quella più scadente. Essenze cremose antirughe presentate ogni volta come rimedi “miracolosi”, se pur non sia così; fermo restando che sia comunque giusto adottarne la validità, al fine di mantenere viva l’idratazione della nostra pelle costantemente.

Diciamo che la cultura della bellezza dovrebbe nascere innanzitutto dal nostro credo più autentico, capace di rendersi davvero umile dinnanzi agli stati di fatto più evidenti della nostra pelle, cercando in qualche modo di ottimizzarne i rimedi e non certo prendersene gioco solo per l’illusione di riuscire a risolvere del tutto il problema.

Cominciamo quindi col dire che le “rughe di espressione”, a differenza di quelle classiche, possono davvero presentarsi anche in giovane età. Per questo motivo non dobbiamo minimizzare le prime avvisaglie.

La loro comparsa è molto spesso causata dallo stress a cui l’epidermide è sottoposta, durante le incessanti ripetizioni dei movimenti espressivi del volto mentre manifestiamo emozioni e sentimenti.

Sono svariate le aree del viso protagoniste di questo tipo di inestetismo, quali la zona frontale, la zona labiale, il contorno occhi, la zona interna tra le sopracciglia, gli zigomi e la zona laterale delle labbra.

Come prevenire la comparsa delle rughe di espressione

Per cominciare a dare qualche consiglio utile, bisognerebbe cominciare a proteggere la pelle del viso da alcuni fattori di stress, quali smog, esposizioni solari molto prolungate e dal fumo.

Dovremmo prenderci cura della nostra pelle così da alleviare ogni segno di questi fattori ossidanti. Per questo cerchiamo di idratarla mattina e sera con prodotti valenti e specificatamente referenziati.

Utilizzare creme nutrienti che andranno anche a svolgere un’azione protettiva, soprattutto per causa di fenomeni atmosferici quali il freddo, il vento, ambienti secchi e molto umidi, che potrebbero dii gran lunga peggiorarne lo stato di invecchiamento.

Per la buona salute della nostra pelle dovremmo anche rispettare una corretta alimentazione. Una dieta mediterranea ricca di frutta e verdura, contenente vitamine e antiossidanti naturali, in grado di rendere la nostra pelle tonica ed elastica. Inutile dire di bere molto. Un giusto apporto di acqua durante la giornata ci aiuterà sicuramente a rendere buona idratazione alla nostra pelle, aiutandoci a prevenire le fastidiose rughe glabellari.

Come per una qualsiasi parte del corpo, anche per il viso è assolutamente possibile mettere in pratica alcuni esercizi che andranno a tonificare la nostra pelle. Quest’ultimo un valido aiuto per combattere le rughe di espressione tra sopracciglia e occhi. Tenere allineati i muscoli facciali aiuta a prevenire e a diminuire la formazione delle rughe sulla fronte.

La ginnastica facciale viene rappresentata da massaggi circolari ma innanzitutto dei veri esercizi attraverso i quali potremo migliorare l’elasticità e la conicità del viso.

Uno degli esercizi maggiormente consigliato è quello di aggrottare la zona superiore del viso, mantenere la posizione per qualche secondo e infine rilassare completamente la fronte.

Un tempo, quando la nonna si sedeva dinnanzi a noi per darci saggi consigli, non esistevano prodotti cosmetici in commercio capaci di migliorare la nostra pelle, ci si avvaleva quindi di rimedi naturali, che tutto sommato ancora oggi non sono certo del tutto inutili.

Venivano utilizzate soluzioni composte da prodotti naturali come l’aceto, il limone, l’argilla e il lievito.

Detto ciò, una profonda detersione del viso, una crema mirata ed uno scrub una o due volte a settimana, rappresentano un vero atto di amore per conquistare il benessere della nostra pelle.

Impariamo a utilizzare prodotti naturali che provengano da agricoltura biologica, come l’olio extravergine di oliva biologico (ricco di vitamina A ed E e di antiossidanti per riequilibrare lo strato idrolipidico della cute, al fine di nutrirla nella sua profondità). Anche l’olio di mandorle dolci e l’olio di sesamo biologico sono molto efficaci; veri e propri superfood!

Da non sottovalutare la vitamina C, tra le più fondamentali per una corretta skincare. Questa vitamina protegge dai radicali liberi, purifica e nutre la pelle donandole un aspetto luminoso.

A questo punto, dopo esserci coccolate a dovere, ci guarderemo allo specchio e scopriremo un netto miglioramento della nostra pelle, ma non sempre purtroppo può bastare.

Oltre a questi esercizi e nozioni atte a migliorare l’educazione del nostro benessere, fondamentale per la salute della nostra pelle, ci accorgeremo che dovremo adottare anche altri metodi per poter davvero ottimizzare l’aspetto del nostro volto al meglio, pur non tralasciando mai quelle preziose abitudini.

La medicina estetica ha fatto davvero miracoli in materia… attuando metodi super innovativi, capaci di migliorare molto positivamente la nostra estetica, ottenendo risultati assolutamente delicati, perfetti e soprattutto naturali.

Per combattere gli inestetismi delle rughe di espressione il rimedio più valido è la tossina botulinica. Un farmaco del tutto sicuro che viene iniettato direttamente nella zona interessata provocando il blocco dell’impulso nervoso ai muscoli, attraverso l’inibizione della produzione di acetilcolina.

Bloccando la sostanza che da l’impulso ai muscoli per la loro contrazione, è così possibile ridurre e attenuare ampiamente le rughe di espressione (zampe di gallina, rughe frontali, rughe delle labbra, rughe intercalari).

I trattamenti a base di Botulino sono assolutamente sperimentati a dovere da moltissimi anni di esperienza dalla medicina e chirurgia estetica ricostruttiva, non presentando alcuna controindicazione o complicanza.

Bisogna altresì ricordare che il botulino può correggere le rughe e i solchi causati dall’azione dei muscoli mimici, ma non sempre agisce sui segni provocati dall’invecchiamento cutaneo, che deriva anche dalle lunghe esposizioni al sole e/o lampade UV.

In tal caso potrebbe essere utile associare al trattamento botulinico altri tipi di intervento come l’emissione di fillers (acido ialuronico), peeling, lifting o blefaroplastica.

Tali trattamenti sono assolutamente indolore perché vengono introdotti sottocute tramite micro aghi e non comportano alcuna controindicazione.

Ovviamente i trattamenti sono da considerarsi costanti nel tempo. Il botulino e i fillers hanno solitamente una durata dai 4 ai 6 mesi, a seconda del soggetto e della sua reazione al farmaco.

I risultati sono davvero soddisfacenti e immediati, donando al viso freschezza, luminosità e soprattutto giovinezza. Il tutto con un aspetto molto naturale.

Ricordatevi comunque sempre di avvalervi di medici assolutamente referenziati e qualificati. Diversamente, se deciderete di farvi trattare da medici low cost o da professionisti non autorizzati ne qualificati in materia, bè, il rischio di ottenere risultati dannosi è sicuramente possibile.

Ognuna di noi merita di affrontare il passare del tempo con la giusta fiducia, per cui affidarsi alla scienza, all’innovazione, agli altissimi standard di produzione, ci permette di eccellere a trattamenti qualitativi, sicuri e armonici.

Un incastro di elementi estetici che creano la bellezza, l’armonia di un viso, l’equilibrio di elementi simmetrici che, quando trattati a dovere, svolgono un ruolo fondamentale, rendendo al volto un risultato davvero eccellente.

Invecchiare significa anche migliorare e non arrendersi ad uno stato di fatto che purtroppo andrà peggiorando giorno per giorno.

L’osservazione attenta di noi stessi e l’attenzione votata all’innovazione più dotta, sono gli elementi chiave capaci di farci voler bene a noi stessi, un bene vero.

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Filler acido ialuronico per ringiovanire il viso

Filler acido ialuronico per ringiovanire il viso

filler-per-ringiovanimento-visoFranz Kafka diceva:

“La giovinezza è felice, perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque conservi la capacità di cogliere la bellezza non diventerà mai vecchio”

Parole sagge quelle di Kafka…ma che richiamano la potenza del pensiero più intelligente e costruttivo.

Ci vuole forza per leggersi, per imparare a trovare l’equilibrio votato alla stanca del tempo che passa inesorabilmente dentro e sopra di noi. Ci vuole coraggio per riconoscersi e non abbattersi.

Da bambini correvamo incessantemente per i prati, per le scale, sui percorsi più impervi.

Senza pensare, osavamo anche camminare sulle strade incontaminate dalle insidie della mancata obbedienza, quella volta alla distrazione della disattenzione dei contorni pericolosi. Non c’era stanca né paura, eravamo solo incentivati da quel desiderio spensierato di ricominciare a correre ancora e poi ancora nell’immediato più prossimo. Nessuna intemperia ci limitava ne ci danneggiava.

Non ci curavamo quindi troppo della stanchezza fisica o delle rughe sul viso che segnano le cause di un tempo ormai vissuto sulla nostra pelle, nel nostro sguardo.

Ci alimentavamo di tutto un po’, senza temere troppo la digestione, lontana da una dieta minuziosa a noi più consona.

Eravamo giovani corpi, con mente fresca e positivamente reattiva, con leggerezza di pensiero, ricca di ingenuità.

Oggi, non più giovani, cominciamo piano piano a divenire schiavi del nostro proseguo. Tutto cambia e tutto è a rischio.

Ci guardiamo allo specchio e quel viso non è più tonificato dalla meraviglia di ieri ma danneggiato dallo stato di fatto di oggi: l’invecchiamento.

Ed è così allora che la nostra paura determina un blocco, quello che mette un muro dinnanzi all’insicurezza di capire come fare per migliorare il nostro stato attuale.

Giunge poi la fretta e l’agitazione, due grandi nemiche che vanno a limitare la risoluzione del problema.

Non arrendiamoci quindi alle difficoltà ma diveniamo spiriti invincibili per le stesse.

Nella vita, è come in una lunga corsa, si possono incrociare battute di arresto e venti contrari che certo non ci spronano ad andare avanti. È però altrettanto vero che con un po’ di calma e attenzione potremmo riuscire a manifestare a noi stessi maggior forza e consapevolezza.

La forza senza arresa, unita alla speranza, saranno per noi grandi risorse e potranno divenire anche il nostro potere, perché ci porteranno, con l’aiuto dell’informazione e nella scelta dell’alta qualità delle soluzioni, a risolvere ciò che tanto annienta non solo il nostro stato visivo delle cose, ma anche la preziosa autostima che dovrebbe appartenerci.

Cominciamo con il pensare che la “bellezza” è una conveniente proporzione degli insiemi, dei colori e della lucentezza, ma anche il supporto votato alla nostra positiva capacità costruttiva di pensare.

Essa è anche proporzione estetica, abbinata ad un’armonia di forme che suscita ammirazione e diletto dinnanzi a coloro che ci osservano.

Certo, le top model e I dipinti classici dimostrano che la bellezza esiste solo tramite la perfezione, ma la stessa è sicuramente anche soggettiva. Buffo pensare che gli astrologi la vedono nelle stelle, gli aracnologi addirittura la trovano negli schifosissimi ragni pelosi…ma così è!

Come possiamo quindi constatare, la bellezza sta negli occhi di chi la osserva e la giudica, con i suoi parametri e non solo.

Detto ciò, non dobbiamo comunque scordare quanto importante sia il concetto di bellezza innanzitutto ai nostri occhi e che in qualche modo si riflette nel giudizio degli altri.

Potremmo anche far finta di essere ulteriormente superiori alla sentenza degli altri, ma sappiamo tutti molto bene che per la maggior parte di noi non è proprio così.

L’invecchiamento del viso colpisce il mondo tutto, se pur con tempistiche e modalità che cambiano da individuo a individuo.

Contrastare il processo di invecchiamento del viso rappresenta un desiderio e un tentativo che trova origini molto lontane nella storia degli esseri umani. Il decadimento causato dall’invecchiamento, soprattutto del viso, è un processo irreversibile ed è articolato in una successione di alterazioni fisiologiche che si determinano in situazioni ben precise, come la diminuzione progressiva di idratazione cutanea, la comparsa delle prime micro-rughe, una riduzione dell’elasticità, l’ipercheratosi e infine la comparsa di macchie iper-pigmentate (o macchie senili). Esiste poi però anche un invecchiamento dovuto alle condizioni ambientali e allo stile di vita.

Per questo stesso motivo l’informazione ci aiuta, come anche l’innovazione molto all’avanguardia che ormai il campo medico ed estetico ci offre.

Quali sono i trattamenti fondamentali per ringiovanire il viso?

Filler-acido-ialuronico-per-ringiovanire-il-visoL’uso dell’acido ialuronico di sintesi nella medicina estetica ha davvero fatto miracoli in questo campo.

Con la produzione di acido ialuronico di svariate concentrazioni, è stato possibile ideare nuovi protocolli di trattamento per combattere gli inestetismi, quelli che un tempo non era possibile modificare con altri generi di preparati.

La pelle umana ha oltretutto una nota caratteristica peculiare: è semi-impermeabile. Questo fa si che riesca a proteggersi da quasi tutte le aggressioni esterne, ma nel contempo rende difficoltoso far penetrare in profondità farmaci o preparati idratanti (creme e quant’altro).

L’acido ialuronico da sintesi può invece essere utilizzato come idratante naturale, sicuro, valido, efficace e perfettamente tollerato dal corpo umano, in quanto totalmente riassorbibile dallo stesso.

L’acido ialuronico è usato dalla medicina estetica essenzialmente per due scopi principali:

  • idratare fortemente la pelle e iper-stimolare la sua funzionalità cellulare
  • Riempire temporaneamente solchi e rughe (filler)

“Temporaneamente” è un concetto chiave, perché qualsiasi tipo di preparato a base di acido ialuronico, infatti, verrà progressivamente riassorbito dal corpo.

Questo renderà ovviamente necessaria la ripetizione degli interventi in un intervallo di tempo regolare, dai 5 ai 12 mesi a seconda della tipologia del trattamento.

I trattamenti fondamentali sono quindi: FILLER acido ialuronico e biorivitalizzazione

 I fillers sono particolarmente indicati per l’inestetismo dell’invecchiamento e per ridare volume e elasticità alla pelle, evitando quindi quell’effetto opaco, stanco e raggrinzito.

I materiali di riempimento vengono iniettati sottopelle attraverso apposite siringhe dotate di aghi molto sottili.

La tecnica consiste nell’iniettare una certa quantità di materiale di diversa densità e con svariate profondità, a seconda delle esigenze del paziente, andando ad ottenere quindi un riempimento o un aumento di volume.

I fillers riassorbibili vengono totalmente degradati dalla cute utilizzando un meccanismo di digestione enzimatica. Questi tipi di sostanze hanno durata limitata a seconda del protocollo utilizzato e dal soggetto su cui si andrà ad operare.

L’acido ialuronico è un filler biocomponibile con il nostro organismo, per cui non da allergia o rigetto.

L’effetto riempitivo delle rughe e l’estrema naturalezza dell’impianto, deriva dalle caratteristiche fisiche e molecolari del prodotto stesso, in quanto l’acido ialuronico consente di mantenere corretta l’idratazione della pelle perché la sua molecola lega un numero notevole di molecole d’acqua.

La biorivitalizzazione invece è un trattamento medico non invasivo che offre la possibilità di trattare gli effetti dell’invecchiamento tramite l’infiltrazione di sostanze biocomponibili che andranno a biorivitalizzare i tessuti, rimettendo in funzione i normali meccanismi di crescita e turnover della pelle.

Essa dona un effetto altamente ristrutturante, antiossidante e idratante.

Questo tipo di trattamento consente di ripristinare volumi e di reidratare profondamente la pelle per contrastarne il processo di invecchiamento, donandole compattezza e luminosità.

Verranno praticate delle microiniezioni a distanza di un centimetro circa l’una dall’altra, in modo da formare una sorta di reticolo.

In questo tipo di trattamento verrà impiegato l’acido ialuronico come biorivitalizzante e non come riempitivo. Esistono numerosi studi che attestano che il contenuto cellulare di questa sostanza si riduce gradualmente con l’età.

In abbinamento si utilizzano miscele di aminoacidi che hanno un potere altamente stimolante, veicolando ai fibroblasti il substrato nutritivo per formare le nuove molecole di collagene e acido ialuronico.

L’introduzione di complessi polivitaminici ed estratti placentari è risultata davvero efficace nel migliorare complessivamente il tono cutaneo.

In molti casi l’abbinamento filler/biorivitalizzazione è davvero efficace è dona risultati assai sorprendenti.

Troppe volte ci demoralizziamo, ci agitiamo, negativizziamo le valide soluzioni atte a migliorare il nostro essere e a rasserenare i nostri timori. Fondamentalmente però, ognuno di noi appartiene a questa storia e ognuno di noi, dai primi passi in poi, dovrà fare i conti con i difetti del tempo o con le paranoie dettate da quella femminilità a volte forse un po’ troppo incerta, che invece di rafforzarsi tende spesso a scivolare verso un oblio psicologico per nulla risolutivo e alle volte persino devastante.

D’altronde, ci capita spesso di deliziarci nella meravigliosa delicatezza della farfalla, ma raramente rammentiamo i cambiamenti a cui ha dovuto sottostare per raggiungere “quella” perfezione.

Voliamo alto come creature che non hanno paura di osare, perché osare fa parte di noi e della nostra bellezza.

La cosa essenziale e saperlo fare con cura, attenzione e dedizione. Rinnoviamo il nostro essere, se pur a volte un po’ datato, con la forza del sapere e l’ardire nell’agire.

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