Medicina. Non esiste competenza senza umanità innanzitutto.
Per tutti coloro che si recano da un medico, l’ascolto e il dialogo sono aspetti assolutamente fondamentali per la cura o l’intervento (qualsiasi natura esso possa avere) che si prospettano per il paziente.
La genetica e i progressi della medicina hanno migliorato di gran lunga la vita di molte persone, ma il supporto medico stesso, ormai così hi-tech e parcellizzato, riscopre enormemente l’essenza più fondamentale che è quella dell’importanza del rapporto umano con i suoi pazienti.
Il rapporto medico-paziente è una delicata e significativa relazione che si instaura tra il medico e il suo paziente. Esso diviene man mano un rapporto simbiotico che si plasma tra la vulnerabilità del paziente e la competenza del medico che ne fa tesoro donando specifici doveri morali e giuridici.
Da qui, da questi principi estremamente fondamentali atti a portare il paziente a maggior consapevolezza, dovremmo tutti farci anche un esame di coscienza e provare ad immaginare che sicuramente, per la maggior parte dei casi, la competenza del medico dovrebbe essere la prima a guidarci per un percorso congeniale alle nostre patologie e quant’altro, ma sta anche a noi cercare di creare un equilibrio con il medico, la sua competenza e la sua sensibilità. Collaborare.
Il vittimismo del paziente crea molte volte un alibi assai subdola che crea inevitabilmente dei limiti a volte persino pericolosi.
Ricordiamoci sempre che la scienza medica è così imperfetta che non è sempre possibile sapere per certo, prima di trattare un paziente, quale sarà il risultato, se pur l’esperienza sia di gran supporto per opzionare delle “quasi” certezze di realizzazione.
Ogni terapia diviene comunque sperimentale e ogni medico correrà dei rischi se vorrà davvero aiutare i suoi pazienti. L’incompetenza poi è un’altra cosa: se un medico risulta incompetente non dovrebbe praticare la medicina, punto e basta.
La percentuale dei medici-nati, i veri medici, è sicuramente minore rispetto alle aspettative amabilmente ignoranti che ognuno di noi crea solitamente nella propria mente rispetto alla categoria dei medici. Rimane però il fatto che la figura del medico rispecchia in ognuno di noi la quasi certezza del cambiamento e quindi della guarigione.
Per cui ciò che resta da fare al paziente è il fatto di non voler veramente sapere, bensì ubbidire.
L’autorità del medico è un punto fermo assai gradito e che lo dispensa nel più delle volte dalla riflessione e dalla propria responsabilità.
Ma non bisogna mai esagerare. L’equilibrio è paritario e chiama l’attenzione di entrambi se pur in misure e metodi completamente differenti.
Più il medico si presenta autorevole e sicuro di sé, maggiore sarà l’effetto placebo, quello davvero capace di placare le paure e rafforzare le speranze. Più il paziente crederà nei poteri al di fuori di sé stesso (per cui quelli del medico, delle medicine, della tecnologia e dell’assistenza) maggiore sarà l’effetto placebo.
Rapporto medico-paziente nella chirurgia plastica
Nella chirurgia plastica ricostruttiva le sfumature nell’approccio sono forse ancora più delicate da affrontare.
I migliori chirurghi plastici devono avere estrema comprensione e umanità che, unite alla professionalità e all’utilizzo di nuove tecniche, divengono la base fondamentale per stabilire una relazione di fiducia paziente-specialista.
Quando un paziente deciderà di farsi visitare da un esperto in chirurgia plastica, cercherà si un aiuto medico ma andrà innanzitutto a mirare sulla comprensione e sull’umanità del professionista che lo supporterà.
Egli ha un estremo bisogno di un supporto morale, assolutamente dedicato alla compensazione innanzitutto delle sue paure. Ed ecco che così il medico, oltre alla maestria delle sue competenze diviene anche una sorta di amico. Un amico si circoscritto dalle mura bianche e asettiche di un ambulatorio, con il camice impeccabile e lo sguardo fisso sulla parte da andare a trattare, ma sempre un componente indispensabile che con il paziente costruirà una sorta di navicella spaziale capace di sorvolare il pianeta ad esso circoscritto, ma senza terrorizzare.
La comprensione e l’empatia di un medico sono le basi essenziali capaci davvero di instaurare un rapporto di fiducia reciproca.
La disciplina della chirurgia plastica ricostruttiva tratta innanzitutto la bellezza, qualcosa quindi di molto soggettivo.
Nessuno potrà affermare con assoluta certezza che una cosa è bella e l’altra no. Al contrario sarà molto più facile fare una netta differenza tra ciò che è corretto da ciò che non lo è. Tutto ciò che dovrebbe essere corretto e quindi dal risultato quasi perfetto, dovrà avere un aspetto lineare ed armonioso.
La normalità e l’armonia sono l’obiettivo principale della medicina estetica e della chirurgia plastica ricostruttiva.
Ma non è solo questa l’unica ragione capace di soddisfare la competenza di un chirurgo. Parliamo di qualcosa di molto più profondo. Qualcosa che va a toccare argomentazioni davvero munite di valori profondi, come la fiducia in sé stessi e la ricerca volta alla felicità.
Proprio per questo motivo ogni paziente che deciderà di avvalersi della grande competenza di un chirurgo plastico, avrà diritto ad una personalizzazione di sé stesso davvero accurata.
Sicuramente la chirurgia estetica non allunga la vita ma ci aiuta a sentirci di gran lunga più amabili, almeno dinnanzi agli occhi di coloro che spesso ci scrutano e ci giudicano, nonché, cosa più importante di tutte, a quelli di noi stessi.
Spesso i pazienti ricorrono innanzitutto a metodi naturali prima ancora di rivolgersi ad un vero e proprio specialista del settore. Si sa, ognuno di noi ha il terrore delle nuove tecnologie, forse quelle che intendiamo essere le più invasive e che in qualche modo pensiamo possano peggiorare il nostro stato di fatto, oppure quelle che semplicemente temiamo ci facciano soffrire fisicamente.
Possiamo però credere che la chirurgia plastica ricostruttiva sia davvero l’ultima speranza capace davvero, a volte, di fare miracoli, soprattutto quando all’apparenza sembra non ci sia davvero più nulla da fare.
I problemi fisici congeniti o derivati da un trauma, recano turbe emotive il più delle volte anche molto difficili da superare.
Il chirurgo plastico può sicuramente restituire loro, soprattutto se munito di grande esperienza, la speranza di un forte cambiamento, restituendo a queste persone una vita “normale”, aiutando loro a superare le difficoltà di un reinserimento nella società. Non a caso i chirurghi plastici non si occupano solo di limare nasi, fare botox, iniettare acido ialuronico e quant’altro, ma sono anche protagonisti di grandi interventi volti a generare forti cambiamenti su deformazioni congenite, ricostruzioni oncologiche, gravi ustioni ecc…
Ogni persona ha diritto ad una seconda opportunità, per cui vale davvero la pena di tentare.
Detto ciò, non possiamo ignorare il fatto che ricorrere al medico ideale sia un’impresa poi così facile.
Ognuno di noi cerca un professionista che trabocchi di sapere, di energia, di ottimismo, di vivacità culturale, di intensità umana, con una carriera pubblicizzata su miriadi di copertine dalla carta spessa e lussuosa, di lauree e di specializzazioni, di un medico cosmopolita che viva un incessante work in progress, in grado di aggiornarsi di continuo, supportato da tecnologie all’avanguardia, capace innanzitutto di collegarsi con immediata empatia e con le stesse affinità elettive.
Sono tutte qualità queste che sicuramente favoriscono il completamento al 100% delle nostre aspettative.
Ma partendo dal presupposto di selezionare un medico dalle ottime referenze anche se non sempre così blasonate, dobbiamo davvero concentrarci nel risultato del nostro intuito intelligente ed emotivo.
Oggi il medico, oltre che a utilizzare bene aghi e bisturi, prescrivere medicine e seguire la degenza dei suoi pazienti, ha una nuova e fondamentale missione: entrare in empatia con il paziente, ascoltarlo e creare con lui un rapporto di completa fiducia. Questo sarà così il medico che potrà essere definito colui che ha una marcia in più.
Si parla di bellezza e non solo bellezza, ma anche di corpo e psiche, di maggiore sicurezza nei confronti di se stessi e quindi tutto nasce dal piacere di piacersi e di piacere.
Il connubio quindi tra paziente e la competenza del suo medico, non dovrà rimanere un semplice cliché, ma spingersi ad un livello molto più profondo e quindi essenziale.
Essi avranno quindi un obiettivo comune che sarà quello di conquistare la soddisfazione del risultato e della felicità.
Questo sottile, delicato e grandioso rapporto empatico, vincerà enormemente sul panorama dell’etica disciplinare ed emotiva di tale ambito, donando alle intenzioni la certezza di una conquista più che soddisfacente, volta al raggiungimento compensativo di una nuova vita e della qualità eccellente per la stessa.
Rendiamo l’ordinario straordinario, ma con la collaborazione di tutti noi.
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Qualcuno dice che l’estate sia come una domenica smisurata, nella quale poter fare mille cose; divertirsi spensieratamente, godere della luce piena del giorno e del suo sole, sdrammatizzare il buio della vita in un giardino d’estate e sognare con un po’ di tintarella addosso.
Vagheremo nelle azzurre sere d’estate, per i sentieri, lungo la spiaggia bianca, sfiorando il mare fresco e la sua schiuma. Sentiremo la frescura sotto i piedi e lasceremo che il vento ci accarezzi i capelli.
Andremo poi lontano, molto lontano, come gitani innamorati della vita, senza doverci chiedere né troppi ma e né troppi perché.
Bella l’estate, buono il suo sapore, delicato il suo profumo. Essa ci attende nell’accoglienza assoluta che abbraccerà la nostra nuova veste.
L’estate fa sì che le cose migliori succedano velocemente. Per questo non bisogna perdere troppo tempo e cominciare davvero a pensare come prepararci per accoglierla.
Prima cosa in assoluto sarà conoscere l’abito umano che indosseremo per questa spettacolare domenica smisurata… L’abito sarà innanzitutto il nostro volto, protagonista essenziale per attirare le belle energie che la vita ci offre.
Partiamo dal presupposto di ottenere il più possibile i benefici e limitare al minimo i danni del sole (e del mare). L’estate deve rappresentare non solo un momento di recupero della forma fisica, ma anche un periodo di assoluto riposo volto a cancellare tutte le fatiche e gli stress concentrati durante l’anno lavorativo. È una occasione preziosa che ci dovrebbe portare a rigenerare il nostro organismo e soprattutto la nostra pelle.
Cominciamo con il detergere spesso il viso in profondità dalle tossine e dalle impurità accumulate durante la stagione invernale e primaverile.
Idratare la nostra pelle per resistere al caldo, al sole e alla salsedine o al cloro (soprattutto per coloro che frequentano le piscine).
Con l’arrivo delle giornate più calde, lasceremo spesso nel cassetto il fondotinta o il primer. La crema però non dovrà assolutamente mancare. Utilizzeremo texture leggere e a rapido assorbimento.
L’invecchiamento generato dai raggi UV interessa anche i soggetti giovani. Il fotoaging provoca perdita di elasticità e secchezza, facendo apparire lamelle ispessita e più rigida.
Cosa assolutamente fondamentale poi è l’alimentazione. Grazie ad una dieta ricca di cibi che contengono betacarotene e antiossidanti, possiamo fornire al nostro organismo un valido aiuto per affrontare la bella stagione. Abituiamoci quindi a consumare cibi di stagione ricchi di antiossidanti come frutti di bosco, le fragole (ricche di vitamina A, i kiwi, gli spinaci, l’insalata. In ultimo carote, melone, peperoni gialli che contengono tarassaco.
La pelle, per resistere alla calura estiva dovrà essere assolutamente idratata. Per chi ha una cute secca invece, attenzione ai raggi solari.
Bevete molta acqua (almeno 2 lt. giornalieri) ma occorre scegliere un prodotto giusto per idratare la pelle in profondità.
Per quanto riguarda invece il tocco di bellezza definitivo, la medicina estetica è davvero un tramite vincente per coronare il risultato ottimale e divenire davvero delle donne stupende.
È vero, l’abbronzatura dona al viso e al corpo un aspetto più energico e affascinante, ma resta pur sempre un cambiamento cutaneo da trattare con cautela per non danneggiare la pelle e favorire le rughe.
Cerchiamo quindi di trattare il viso con rimedi che in qualche modo mantengono il nostro viso sempre elastico e luminoso.
I trattamenti di medicina estetica in estate
La medicina estetica suggerisce dei trattamenti davvero efficaci quali la biorivitalizzazione con acido ialuronico e filler, tossina botulinica.
La biorivitalizzazione è una tecnica non invasiva di medicina estetica che attraverso microscopiche iniezioni sul derma di molecole bio-stimolanti, dona un aspetto molto più fresco, luminoso, giovane e levigato.
Le sostanze che vengono utilizzate per questa tecnica sono preparati a base di acido ialuronico (che come è già noto è questa una sostanza presente nella nostra pelle) con aminoacidi, vitamine e peptidi biomimetici.
Il trattamento avrà una funzione ristrutturante data dal ricambio cellulare dovuto alla stimolazione della produzione del collagene e dell’elastina.
L’azione sarà assai idratante grazie al richiamo dell’acqua dei tessuti, ottenendo un effetto antiossidante.
L’azione dell’ago nella rivitalizzazione viso provoca delle microscopiche lesioni quasi impercettibili, che contribuiranno a far si che il derma attivi fisiologicamente il processo di riparazione portando anch’esso alla produzione di componenti della matrice del derma.
Il risultato, nella costanza del trattamento, sarà davvero eccellente, donando ringiovanimento alla pelle del viso, portandolo ad una maggiore compattezza visiva e turgore della pelle. Anche la trama della pelle sarà altamente migliorata e donerà luminosità oltre che ovviamente un appiattimento delle rughe ed una migliore idratazione del derma.
Nel mix che verrà iniettato tramite microaghi, indolore, oltre al quasi sempre presente acido ialuronico, vi sono anche all’interno vari tipi di vitamine che presentano una funzione specifica, come la vitamina C, la vitamina E e A, le vitamine B12, B3 e B2.
Risulta chiaro il risultato, perché dopo tali iniezioni la tonificazione del derma è eccellente.
Questo tipo di trattamento non è assolutamente portatore di effetti collaterali e si può effettuare tranquillamente in uno studio medico autorizzato.
Passiamo alla tossina botulinica. Il meccanismo d’azione del botulino consiste nel bloccare il rilascio di una sostanza chimica prodotta dall’organismo, l’aceticolina, che trasmette gli impulsi nervosi ai muscoli, regolandone la contrazione e, quindi, il movimento.
E’ quindi particolarmente indicata per eliminare le rughe presenti soprattutto a livello del terzo superiore del volto (rughe frontali, glabellari e periodulari) ridando al volto un aspetto molto più fresco e più giovane.
L’applicazione della tossina botulinica deve essere effettuata da professionisti super qualificati. E’ infatti necessaria un’ottima conoscenza dell’anatomia dei muscoli mimici per iniettare il prodotto in modo da favorire un effetto “liftante”.
Il trattamento è praticamente indolore e il suo effetto ottimale definitivo si svilupperà entro 3-5 gg. Ovviamente, come in tutti i protocolli previsti dalla medicina estetica, ci vuole costanza nella sua attuazione periodica. Bisognerà considerare di rifare il trattamento dopo 4-5 mesi dall’ultima seduta.
Il filler è un altro trattamento assai fondamentale. Con il passare del tempo la naturale produzione di acido ialuronico diminuisce e la pelle perde elasticità e volume. Il tessuto cutaneo appare quindi raggrinzito con rughe visibili. Il filler è praticamente indicato per questo tipo di inestetismo che oltretutto nei mesi estivi, con l’intensità del sole sulla pelle, tende a peggiorare.
I materiali di riempimento vengono iniettati sottopelle attraverso apposite siringhe dotate di aghi molto sottili, consentendo di riempire e ridare turgore a un tessuto che lo ha perso con il tempo.
La tecnica dei filler consiste nell’iniettare una certa quantità di materiale di diversa densità e profondità, a seconda delle esigenze, per ottenere un riempimento o un aumento di volume.
Queste sostanze hanno ovviamente una durata limitata a seconda del protocollo utilizzato e dal soggetto in questione. Si dovrà quindi ripetere il trattamento nel tempo.
L’acido ialuronico è un filler biocompatibile con il nostro organismo, per cui in grado di allontanare il rischio di complicazioni, rigetto e allergia.
Per cui per questa estate il trend di bellezza che spopolerà sarà una beauty routine costante e delicata, un’abbronzatura perfetta, prodotti eccellenti da applicare e trattamenti di medicina estetica non invasivi, ma assolutamente efficaci.
La naturale evoluzione delle tendenze si mescola con gli inevitabili cambiamenti che ha portato con sé questo tempo un po’ costretto e problematico, come ad esempio una pandemia che in qualche modo ha reso dormiente la cura del sè.
Adeguiamoci quindi alle conseguenze ma corriamo ai ripari, proponendo a noi stessi, con l’aiuto dei professionisti più specializzati, tecniche di miglioramento efficaci e sorprendenti.
Vogliamoci bene sotto il sole caldo senza però eccedere. Ricordiamoci sempre che prevenire è meglio che curare. Anticipiamo i tempi e proroghiamo la sorpresa del domani che verrà, aiutandoci con rimedi capaci davvero di farci apparire belle ma con intelligenza.
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Il tema della bellezza, mutevole per definizione, in un tempo odierno ormai invaso e filtrato il più delle volte per mezzo di uno schermo, è sempre più fluido.
Siamo passati dal Selfie face alla definizione: Lockdown face, rappresentata ormai dal boom dell’utilizzo di piattaforme di videoconferenza nello scorso 2020 e dagli smartphone di ultima generazione.
Donne affascinanti naturalmente ormai offuscate e impaurite dalla realtà di una visione non più autentica e rappresentativa, dettata il più delle volte da un’intelligenza artificiale poco ricettiva che tende a trasformare la propria immagine reale per apparire più telegeniche.
Per questo e non solo per questo, esistono sempre più donne, anche giovanissime, che si rivolgono al chirurgo plastico perché angosciate da questo fenomeno e insoddisfatte quindi del loro aspetto in video. Si moltiplicano anche gli studi e i servizi che usano l’intelligenza artificiale per identificare gli interventi per rendere il nostro viso e il nostro corpo sempre più armonici e oggetto di seduzione. Ma la realtà è una cosa molto diversa.
Oscar Wilde diceva: “La Bellezza non può essere interrogata: regna per diritto divino”
Sulla scia di questa meravigliosa affermazione bisognerebbe cercare di estrapolarne il significato più delicato e veritiero.
La bellezza è un valore assolto e la sua percezione è sicuramente legata a gusti personali, propensioni, appartenenza culturale.
Fin da piccini ce lo siamo sentiti dire dalle nostre madri e dalle nostre nonne: “non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace”. Il valore aggiunto di una donna è dato soprattutto da quella luce che le illumina il volto e che proviene dall’interiorità. Da lì in poi la consapevolezza fa da padrona, al fine di poterne perfezionare la bellezza sotto un aspetto più consono alle donne, per armonia, equilibrio e proporzione, divenendo così sempre più sensuali e avvenenti.
Tuttavia, se è vero che la forma è anche sostanza, diviene difficile non giudicare il fascino di un volto, del suo sorriso, dei suoi occhi o la perfezione di un seno, l’eleganza di un paio di mani curate.
Per tutto questo la chirurgia estetica plastica ricostruttiva ha davvero fatto passi da gigante sull’argomento. Partiamo però sempre dal presupposto che un vero professionista non deve e non dovrà mai trascurare un aspetto basilare: quando si parla di chirurgia plastica e di medicina estetica il primo stereotipo che emerge è soprattutto legato all’immagine di una donna che desidera migliorare l’aspetto ma senza mai stravolgere ciò la loro Madre natura ha creato.
Dietro ad ogni paziente poi esiste una storia personale, a volte anche complessa da superare.
Il desiderio di essere più bella per sé stessa, per il proprio partner o per coloro che vogliono apparire anche per sedurre, riconquistare, è sempre molto impellente, soprattutto per quelle donne che si avvicinano all’invecchiamento, sentendosi così sempre meno sicure e quindi più fragili.
Sta quindi al chirurgo plastico interfacciarsi con la paziente seriamente e comprendere se dietro alle richieste della stessa ci sia il desiderio di apparire al top, per un complesso da superare, per il desiderio di essere più bella e sexy, o se si celi una patologia più complessa come, ad esempio, un disagio psicologico o psichico.
Un argomento quindi molto ricercato che richiede da parte del chirurgo una sensibilità particolare capace di eleggere i canoni della bellezza più raffinata e naturale, nel contesto di un insieme di appartenenze molto delicate da approfondire e elaborare.
L’arte della chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica deve essere un risultato poco percettibile nella sua artificialità. Al contrario deve apparire elegante, anche leggermente snob, mai volgare.
D’altronde la sensualità deve percepirsi tale per essere vincente. La bellezza è movimento, è seduzione, è intrigo, è spontaneità, è come una donna riesce a valorizzare piccole parti di se stessa pur non essendo eccezionalmente bellissima.
La bellezza e la sensualità di una donna non devono necessariamente essere un naso perfetto, un seno grande e arrogante. Per questi stessi motivi occorre prendere per mano le pazienti e accompagnarle passo passo sul loro cammino volto al miglioramento ma senza stravolgimenti immediati, al contrario suggerendogli di volta in volta e con costanza, piccole correzioni che la renderanno più sicura di sé, più estroversa, più femmina.
Non bisogna rendere “sfacciato” il cambiamento ma sfumarlo piano piano, con l’aiuto psicologico del proprio sé, d’altronde l’umiltà dovrebbe essere la qualità dei forti. Avere quindi sempre il contatto con la realtà, guardarsi allo specchio, osservarsi con attenzione nel desiderio di piacere ma mantenendo sempre la propria personalità, a volte ironica, a volte affascinante, vulcanica, decisa, gentile con tutti. Ed è così che anche il corpo prende forma anche grazie all’armonia del pensiero e delle intenzioni, divenendo sempre più bello e sensuale.
Non bisogna mai montarsi troppo la testa, ma questo vale per la paziente come per il chirurgo plastico che la accompagnerà nel suo percorso con la cura, i consigli e gli interventi ad essa più appropriati.
La chirurgia plastica richiede estrema responsabilità
Quando una donna affida il suo corpo ad un chirurgo fa una scelta davvero importante. Il fine non è solo quello di creare sculture viventi armoniose e affascinanti, ma è soprattutto quello di osare con infinita competenza, dedicandosi con tutta l’anima oltre che con estrema attenzione.
Occhi da gatta, bocca a cuore, nasino alla francese, seno prosperoso alla Sofia Loren, gambe affusolate, busto da regina egizia Nefertiti e glutei di ferro non sono certo i canoni da imitare.
Il concetto di bellezza nel mondo deve, in un tempo così viziato come quello odierno, cambiare i suoi connotati.
La sensualità è l’armonia degli zigomi, la dolcezza delle labbra, la perfezione del naso o anche la sua irregolarità, dovranno trasformarsi delicatamente in equilibrio globale con il viso. Un seno poi proporzionato e naturale dovrà essere il risultato di una ricerca assai personalizzata e non certo lo scempio di uno schiavismo dettato da una pubblicità assillante sui media, o tra le righe stupide di un chiacchiericcio invadente di amiche inette.
È l’equilibrio che regna nell’interno volto, è l’espressione rilassata, fiera e consapevole di uno sguardo rinato dopo una blefaro fatta a doc.
Allora sì che quel profilo e quel corpo divengono quasi un’icona, una luce infinita capace di illuminare lo sguardo di chi lo osserva, ipnotico, stimolante e propulsivo, per un ricordo destinato a vivere per sempre nella mente curiosa di chi lo ha ammirato anche una sola volta rimanendone incantato.
L’evoluzione della bellezza non si deve mai negare alla ragionevolezza di una donna che sa come muoversi e di un chirurgo che sa come aiutarla a volteggiarsi nel suo mondo incantato e fantastico, svuotato dalle paure e dalle amare conseguenze di scelte sbagliate.
La bellezza è potere. La sensualità di un bel corpo e il fascino di un bel viso sono un ricordo indelebile. La bellezza è seduzione e la sua carica erotica è l’atavica fonte della vita.
Un tempo c’erano le muse dell’antica Grecia, le figlie di Zeus, stupende creature divine e protettrici delle arti, che venivano invocate dagli artisti per essere fonte di ispirazione e custodi delle proprie opere. Nel corso dei secoli queste creature mitologiche hanno subito un processo di umanizzazione. Oggi le muse sono bellezze in carne e ossa, sono vip, attrici, volti del cinema, ma anche donne della porta accanto e i chirurghi sono divenuti i loro artisti.
Tutte quindi possono divenire dee…
E non stiamo a prenderci in giro, chi non ha mai fatto leva sulle proprie qualità fisiche per ottenere qualcosa? O per piacere ulteriormente perché innamorate di qualcuno?
La bellezza estetica è sì un bel dono ma lo si può impreziosire ovviamente fin dove i principi dell’etica ce lo permettono. La cosa più importante è infine quella di sentirsi meravigliose ed essere consapevoli del proprio potere.
Di bello c’è poi che oggi, grazie alla medicina estetica e alla chirurgia plastica, la bellezza è davvero accessibile a tutti, basta non abusarne.
E poi, la sensualità dopotutto è anche l’amabile follia di riconoscere e di riconoscersi, osando senza troppa paura. L’importante è sentirsi forti e potenti dinnanzi a noi stessi.
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Immaginate le mani delle streghe….
Nervolute, violacee, storte e raggrinzite. Guardandole, che sensazioni potrebbero darvi? Sicuramente un’impressione sinistra, un impeto di sciatteria, se non di assoluta noncuranza per la persona e per ciò che racchiude. Ed è così che tutto ci apparirebbe persino poco raccomandabile.
Delicato invece diverrebbe il pensiero e la propensione alla meraviglia dell’essere se solo ci trovassimo dinanzi mani di fata. Vellutate, armoniche nel loro movimento, curate e attraenti.
Sono innumerevoli i linguaggi del corpo e le mani sono tra le protagoniste primarie capaci di rappresentarci prima ancora di parlare.
Ma l’importanza delle mani non è un argomento molto considerato.
E’ una storia lunga che inizia con la storia dell’uomo…una delle rappresentazioni più antiche che siano mai esistite è infatti quella delle impronte di mani. Dopo migliaia di anni, le mani continuano ad essere oggetto di attenzione da parte di tutti, primi sulla lista i pittori, gli artisti in genere, i cantanti, gli attori.
Non a caso la rappresentazione delle mani è talmente complessa che una buona parte degli artisti di questo e dello scorso secolo, si rivelano addirittura facendo l’analisi delle loro posizioni accomunandone il significato più profondo.
Ricordiamo la mano-colomba realizzata da Le Corbusier come simbolo della città di Chandigarh.
La mano ascolta, plasma le superfici, segue un’azione interiore e reagisce nella sua fulminea immediatezza.
Operose, contemplanti e creative risultano le mani. Un organo che diviene anche un dispositivo di fede e di giudizio.
Esse sono il nostro biglietto da visita, l’impareggiabile strumento che ci permette di svolgere numerose attività, ottime alleate per la nostra comunicazione, quel nostro interagire capace di far emergere dal movimento la gioia, la rabbia, la delicatezza e la cura per ciò che andremo a fare.
Eppure, nonostante la loro importanza non ce ne prendiamo abbastanza cura sottovalutandola.
La loro struttura ci permette di catturare gli oggetti, manipolarli e percepirne gli stimoli tramite il contatto.
La pelle delle mani possiede delle qualità incredibili, molto differenti rispetto a quelle delle altre zone del corpo. Il dorso ha una pelle di uno spessore medio, nei polpastrelli delle dita esistono solchi concentrici che formano le impronte digitali. Nel palmo invece si presenta una pelle spessa, attraversata da segni profondi, senza peli ma invasa da recettori nervosi e ghiandole sudoripare indispensabili per captare ogni tipo di stimolo che arriva dall’esterno.
Proprio per questo esatto motivo è assolutamente necessario avere cura delle nostre mani senza rischiare di danneggiare il naturale film idrolipidico quando ce le laviamo. E questo, ovviamente, capita molto sovente.
È bene adoperare un sapone assai delicato, munito di fattori particolarmente idratanti e nutrienti. Asciughiamole perfettamente se possibile, al fine di stimolarne il processo di disidratazione e impoverimento cutaneo.
Esse però sono spesso esposte agli agenti atmosferici e talvolta anche a quelli irritanti. Tutti fattori che contribuiscono a indebolire la pelle e in alcuni casi persino a ridurne la funzionalità. Pensiamo per esempio a quando facciamo le pulizie, scordiamo di indossare i guanti, violentando le nostre mani mettendole a contatto con detergenti che possono contenere sostanze sensibilizzanti o irritanti per la cute.
Mani ruvide, screpolate e arrossate divengono un disagio e non solo dal punto di vista estetico, ma anche nella pratica, perché non ci forniscono l’esatto impulso per gli stimoli, come il tatto, calore, il freddo, il solido, la morbidezza ecc… Esse sono però addirittura in grado di farci percepire l’energia spirituale dei corpi con i quali interagiamo.
È un discorso molto complesso ma con un semplice esempio potremo anche fare in modo di spiegarlo meglio. Rammentate l’ultima volta che avete stretto la mano a qualcuno? avrete senza dubbio percepito il suo calore, l’intensità della stretta e non solo. Per questo vi sarete fatti un’idea della persona con cui avete avuto il contatto, magari anche tramite un brivido, un’emozione di gioia, o magari anche di dolore, di stupore.
Anche quando stiamo male per esempio, il primo gesto è quello di mettere la mano sulla zona dolorante ed è subito lì che arriva una sensazione di disagio minore. Pensate per esempio agli effetti della pranoterapia.
Ecco, tutto questo è il potere delle mani e il suo infinito mondo a volte persino sommerso dall’inettitudine di averne cura.
Le mani sono quindi una parte essenziale di noi, sono il guanto di velluto della nostra anima e abbiamo il dovere di curarle giorno dopo giorno, soprattutto durante il nostro invecchiamento.
Noteremo quest’ultimo quando vedremo comparire sul dorso delle mani una disidratazione, rughe e screpolature. Alle volte i segni dell’invecchiamento si accusano sulle mani, ancor prima che sul volto.
Con il passare del tempo il nostro organismo tende progressivamente a rallentare la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico, tre sostanze assolutamente importanti per il mantenimento della struttura, dell’elasticità e dei volumi dell’epidermide.
Collagene e elastina si intrecciano formando una sorta di impalcatura di sostegno, mentre l’acido ialuronico lega a sé moltissime molecole di acqua, ed è responsabile del mantenimento dei volumi e dell’idratazione.
Quando queste sostanze vengono a diminuire cominciano ad affiorare i primi segni di invecchiamento. La comparsa delle rughe quindi, la perdita dei volumi e l’elasticità cutanea, nonché il cedimento della pelle verso il basso.
Esiste poi anche un tipo di invecchiamento legato all’azione dei raggi UV quindi per causa dell’esposizione al sole. Ricordiamoci quindi di applicare una crema con fattore protettivo adeguato anche sul dorso delle mani.
Se vogliamo quindi che siano proprio le mani a sussurrare la nostra età anagrafica o se vogliamo nasconderla con la giusta prevenzione, cominciamo a coccolarle mettendoci crema con fattore altamente protettivo.
I rimedi per l’invecchiamento delle mani
Ovviamente esistono svariati rimedi naturali per ovviare anche solo in parte all’invecchiamento delle nostre mani. Citiamone qualcuno.
Innanzitutto, proteggiamole con una crema mani a base di oli o di burri naturali come l’olio di argan o il burro di karitè. Oltre a questo, possiamo correre anche ai famosi rimedi della nonna quali impacchi con olio di oliva, tuorlo d’uovo, gel di aloe vera, miele ecc…
Massaggiare il dorso delle mani con olio di oliva e lasciare agire tutta la notte indossando un paio di guanti. Il tuorlo d’uovo lo si può utilizzare sbattuto per fare un impacco per le mani che dovrà essere lasciato agire per 15-20 minuti circa (ottimo rimedio questo per le mani screpolate).
Il gel di aloe vera invece è utile sulle mani, soprattutto per le screpolature. Il suo gel disinfetta perché ha proprietà antisettiche e aiuta la pelle a rimarginarsi più in fretta. Il miele invece dovrà essere utilizzato mescolato con un olio vegetale come quello di mandorla o di jojoba, creando un impacco da usare come una vera e propria maschera rigenerante per le mani.
Cosa può fare la medicina estetica?
Detto ciò, però, volendo avere un risultato più immediato e duraturo, dovremo sicuramente rivolgerci alla medicina estetica.
Esistono in materia trattamenti iniettabili mini invasivi, applicabili con protocolli specifici per il ringiovanimento del dorso delle mani. Il principio sarà quello di ripristinare i normali livelli di collagene, elastina e acido ialuronico, a livello del derma.
Esistono filler a base di microsfere di idrossiapatite di calcio che, stimolando i fibroblasti del derma a produrre collagene, elastina e acido ialuronico, aiutano a mantenere giovane la pelle, migliorandola in termini di elasticità e compattezza.
Il trattamento è veloce e verrà effettuato con microaghi del tutto indolore.
Anche le macchie senili sulla pelle sono un inestetismo portato dall’invecchiamento. Questo effetto ha un’incidenza maggior con l’avanzare del tempo, ma molto spesso compaiono anche in giovane età soprattutto su individui di sesso femminile.
Le discordie sono dovute ad un’anomala pigmentazione di una parte variabile della nostra cute, cioè una maggiore o minore presenza di melanina in un determinato punto della pelle.
Il trattamento di ipertrofia avviene solitamente tramite l’utilizzo del Laser o Micro radio bisturi, senza dover incidere la cute e senza provocare dolore.
Ogni piccola parte di noi stessi pian piano invecchia ma può anche ringiovanire, come le mani, il mezzo più affascinante del nostro fare e del nostro essere. Per questo abbiamo il dovere di prendercene cura.
Non bastano smalti o nail art, unghie scarlatte o ultra shine…Per mantenerle in forma e curarle a dovere, dobbiamo innanzitutto volerci bene, perché solo così potremo comunicare agli altri lo stesso desiderio di cura che abbiamo intenzione di sostenere per noi stessi e di conseguenza per coloro che ci osservano.
D’altronde la simbologia corporea rappresenta la nostra capacità di dare (mano destra) e di ricevere (mano sinistra), mentre le dite segnalano il nostro modo di vivere: il pollice rappresenta la pressione che esercitiamo sugli altri, l’indice l’autorità, il medio il piacere, l’anulare la coppia e il mignolo la famiglia.
Un concerto di verità che accomuna la nostra essenza rendendola gentile e non solo indossando un guanto bianco…
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Durante una notte poco prima dell’estate, in una stanza di albergo che ospitava due amiche in vacanza, apparve un diavoletto che disse: “vorreste ringiovanire?” – Si! Si! – gli implorarono. Fosse anche solo di un’ora…. “E va bene, rispose loro…” Vi accontento!” Le due amiche si guardarono dicendosi: siamo le solite stupide, ma è anche vero che un’ora è meglio di niente. Oggi poi scatta anche l’ora legale! Come nel tempo sull’orologio esiste un’età crescente, cronologica, ma è anche vero che esiste un’età decrescente, spirituale, quella nella quale si può ringiovanire pure invecchiando. Impieghiamo quindi la nostra giovinezza per arricchirci e la nostra ricchezza per ringiovanire. D’altronde, alle volte, quando si è giovani si vorrebbe invecchiare, quando invece lo diventiamo faremmo carte false per ringiovanire… Ci guardiamo allo specchio, ci vediamo opachi, un po’ decadenti, ormai quasi rallentati da quella visione poco soddisfacente che ci toglie persino quell’indomabile slancio, quella profonda felicità, la forza dell’odio, l’impeto dell’amore. Rivogliamo per tutto questo anche solo un po’ della nostra giovinezza. Per sfondare nuovamente il muro del dubbio, per continuare ad essere in equilibrio con noi stessi, come persone, imprenditori, compagni, amici e nemici, l’unica cosa che davvero conta, oltre ad avere quelle mille altre qualità che ci rendono affascinanti, è la nostra immagine al meglio! Il talento sicuramente ha il suo peso ma non basta affatto. Dobbiamo andare al passo della conquista a noi stessi più vincente, per poter premiare la nostra soddisfazione e quindi sollecitare il grande valore di compiacerci. Altro che visi un tempo acqua e sapone e oggi deserti aridi ingialliti dal fondotinta più di grido, o coiffeur a ingiallirci e bruciarci i capelli nella speranza di diventare come Barbie da collezione. Dobbiamo cambiare ma farlo con naturalezza, se pur questo richieda un briciolo di sacrificio. Già a partire da Aristotele, la forma è espressione fedele della natura del contenuto. È quindi di assoluta importanza comprendere in quale modo le proporzioni siano strettamente legate alle nostre caratteristiche più autentiche. Un aspetto fresco e assolutamente naturale, un ripristino dei volumi e non certo lo stravolgimento dei nostri lineamenti, una valorizzazione armonica ecc…sono gli approcci della medicina estetica di oggi. Un’innovazione della stessa, una compensazione votata ad attivare un linguaggio che descrive innanzitutto la volontà di fare quanto sia necessario e nulla di più. La bellezza risiede nell’ottimizzazione dell’ordinario, nel rispetto di un risultato nuovo e mai uguale. Sempre più donne e uomini accusano la brutta sensazione di invecchiare. Il viso ne è letteralmente il protagonista, il tramite che ce lo ricorda anno per anno. Colui che sussurra ai nostri geni e agli spettatori della vita per la vita la nostra età, la nostra stanca e il nostro stato d’animo. Come è ben noto, l’invecchiamento cutaneo appesantisce la freschezza dell’espressività e gioca un ruolo molto importante per lo stato psicofisico di ognuno di noi. La richiesta di una terapia di medicina estetica sembra ormai essere una fedele risposta a questo problema. Un fenomeno sempre più frequente che ottimizza risultati davvero eccellenti, precisi e veloci, senza innanzitutto stravolgere la naturalezza e l’autenticità del viso, eliminando quasi del tutto i disagi nella fase post-intervento. I metodi capaci di ovviare alle conseguenze dell’invecchiamento riflettono la necessità di ricorrere a metodologie quindi morbide, sistematiche ed efficaci. I risultati sono pressoché immediati, indolore e con costi ormai oggi contenuti. Ricodiamoci solo sempre di rivolgerci a professionisti assolutamente referenziati e qualificati del settore. Diffidiamo di coloro che non hanno la specializzazione, o di quelli che indossano camici bianchi travestiti da medici. Il ringiovanimento armonico del volto e il naturale ripristino delle strutture volumetriche sono gli obiettivi più comuni tra coloro che desiderano rinnovarsi. I professionisti del settore, medici estetici e chirurghi plastici ricostruttivi, hanno anch’essi lo stesso fine e quindi la necessità di operare con una motodologia non invasiva orientata soltanto all’ottenimento di risultati assolutamente equilibrati. Il desiderio di voler perfezionare alcune zone topiche del viso è una delle risposte all’ordinario processo di invecchiamento della pelle, le cui cause principali sono riconducibili al riassorbimento del grasso sottocutaneo, alla perdita di tono muscolare, al riassorbimento osseo e al fenomeno del photoaging. Il patrimonio genetico, lo stile della nostra vita, l’alimentazione molto spesso sbagliata, l’esposizione al sole (causa principale di elastosi) sono alcune tra le cause che impattano sul decadimento cutaneo, con un peso differente a seconda dell’individuo.
Quali risultati si ottengono con la medicina estetica?
La medicina estetica, con il corretto modus operandi, può fare davvero oggi contro l’invecchiamento del viso e del corpo dei miracoli. I prodotti all’avanguardia, l’abilità del medico e una filosofia sana e dotta, sono sicuramente tra le qualità più valenti capaci di ottenere risultati naturali senza distorcere i tratti distintivi di ogni donna o uomo che sia. Una pelle più tonica, una texture più elastica e un aspetto vivo, luminoso e giovane sono i risultati più ambiti. Le pratiche di ringiovanimento però dovranno essere assolutamente sostenute con costanza nel tempo. Il problema più diffuso è sicuramente quello delle pliche naso-geniere (le rughe profonde che si creano lateralmente, a “triangolo”, tra naso e bocca), dovute ad uno scivolamento dei piani cutanei verso il basso, a conseguenza dello svuotamento della regione superiore. Il cedimento della guancia, infatti, fa sì che il profilo appaia scarso di contorno e poco nitido. Questo tipo di trattamento verrà egregiamente supportato dal filler. Esistono svariati tipi di filler, sempre più affidabili e performanti. Il collagene, l’acido ialuronico, l’idrossiapatite di calcio. Sicuramente lo stile di vita, l’assunzione di fumo, lo stress e l’esposizione al sole sono le cause che condizionano i risultati e la durata dell’effetto del trattamento. I filler con l’andare del tempo vengono riassorbiti totalmente dalla cute, non richiedono tempi di recupero e assicurano risultati assolutamente naturali e visibili nell’immediato. Il viso si presenta poi fresco e riposato, con un aspetto visibilmente migliorato. Subito dopo la terapia si potrà tornare tranquillamente ad una vita quotidiana normale, svolgendo quindi le attività giornaliere senza alcun problema, con la possibilità di relazionarsi sia con il mondo sociale che quello lavorativo. L’invecchiamento del volto chiama anche l’utilizzo del filler alla bocca. Il filler per le labbra è una delle procedure più frequenti nel campo della medicina estetica. Esso consente di ottenere un miglioramento del volume e della forma delle labbra. La tecnica prevede l’utilizzo di un filler specifico per le labbra composto principalmente da particolari varianti di acido ialuronico di derivazione non animale, frutto delle ricerche più avanzate nel campo della medicina estetica. La sostanza, introdotta con una siringa contenente un micro-ago quasi indolore, conferisce estrema plasmabilità alla soluzione da iniettare nella mucosa labiale, donando così maggior definizione e volume alle labbra. Esse risulteranno così assai naturali, in grado anche di assecondare largamente i movimenti della mimica facciale senza svelare la correzione. I tempi di recupero post-intervento sono rapidissimi e non traumatici, anche grazie all’introduzione della lidocaina (ad azione anestetica) quale componente del filler. La durata di un filler prima del rinnovo può durare dai 4 ai 12 mesi. Il risultato è sorprendente per il paziente anche sotto l’aspetto psicologico La bocca rappresenta in modo assai evidente ciascun individuo. La sua forma, la dimensione, il colore, sono tutte caratteristiche uniche. Essa rappresenta anche un fulcro predominante per l’attenzione altrui, per attrazione e fascino. Qualora esistesse un’asimmetria, un problema legato al volume delle labbra, un grave inestetismo dei suoi contorni ecc…si può anche ricorrere a trattamenti mirati di medicina estetica, rispettando ovviamente la caratteristica più naturale della bocca in armonia con tutto il volto. Anche gli zigomi potranno avere il loro ringiovanimento sul volto. Il filler con acido ialuronico funge da correttore di tono e di volume nella zona zigomatica. La durata del filler zigomi solitamente dura diversi mesi (dai 5 agli 8), se pur alcuni filler siano più longevi se più densi, con una media di ritocco di circa una volta l’anno. Possono sottoporsi al filler zigomi tutti coloro che vogliono volumizzare e migliorare i propri in modo assai naturale e innovativo. Il filler zigomi deve essere effettuato da specialisti assolutamente qualificati di medicina e chirurgia estetica ricostruttiva, in quanto ci vuole molta cautela nell’effettuare l’infiltrazione. La mancanza di professionalità potrebbe generare una correzione troppo evidente, per cui dall’aspetto artificiale, troppo rotondo e quindi sgradevole alla vista. Il trattamento ha una breve durata ed è indolore. Il tutto verrà eseguito in un tempo breve in ambulatorio, con fastidi assolutamente sopportabili. L’acido ialuronico è un componente della sostanza fondamentale del derma ed è un glicosaminoglicano che dona morbidezza e compattezza ai tessuti ed al contempo idrata. Insomma, i filler con acido ialuronico sono la soluzione ideale per correggere i piccoli difetti del viso e non solo, al fine di creare una vera e propria armonia di luce, elasticità, giovinezza, nonché la meravigliosa sensazione di essere davvero ringiovaniti e in brevissimo tempo. Leo Longanesi diceva: “Non abbiamo più nulla di nuovo da dire: il nuovo è già tutto prenotato dai vecchi…”. Cogliamo questa massima per rammentare a noi stessi l’importanza di recuperare, prima ancora di essere troppo vecchi, la capacità di poterci informare grazie ad un’innovazione medica eccellente, che protegge non solo il nostro corpo ma anche la nostra psiche e la nostra anima. Cominciamo a riconoscere con attenzione e amore per noi stessi, la capacità di selezionare la valenza di quei dotti medici che ci metteranno le mani sul volto per aiutarci a sorridere meglio. È troppo importante ricercare e avere la certezza di una consapevolezza volta al nostro benessere, nella convinzione che se saremo noi i primi a fare i passi giusti tutto rimarrà invariato. La differenza si noterà solo tramite il nostro aspetto sempre più giovane e meravigliosamente sano, nel rispetto di un’equilibrio armonico eccellente e di una autenticità senza limiti.. Dimentichiamo il passato guardando il domani ma senza troppa paura. La nostra vita merita la cura della speranza e del miglioramento. Andando a correggere senza stravolgere il nostro aspetto, ringiovaniremo senza neppure accorgercene. La forza primordiale della donna non è solo in grado di attrarre, ma è soprattutto in grado di sterminare le proprie debolezze con la tenacia di affascinare innanzitutto e per prima sé stessa. Vuoi valutare un trattamento filler? 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“Amore, sono incinta!”
Memorabile diviene quella data per colei che si inebria di gioia ed emozione con il suo uomo, le lacrime non chiedono di uscire perché invadono il suo viso ancor prima di aver confermato il suo stato di gravidanza. Tutto cambia, tutto si colora, tutto si riempie di meraviglia.
Però, la maternità non è come la paternità. Nella maternità la donna abbandona un po’ sé stessa e si muove, si nutre, si veste solo ed esclusivamente in funzione del suo bambino.
I bambini gli stanno sopra come su di una collina, come in un giardino che ancora deve fiorire, la succhiano, la spingono, gli dormono addosso, mentre lei si lascia amabilmente divorare e qualche volta, forse, dorme mentre loro continuano a muoversi dentro di lei. Niente di simile avverrà nella paternità.
Chuck Palahniuk, grande scrittore statunitense diceva: “Se un giorno gli uomini impareranno a partorire allora si che si potrà cominciare a parlare di parità fra i sessi”
Questo sta a significare che la gravidanza come ciò che verrà dopo aver fatto nascere un bambino, è soprattutto un gran sacrificio dipinto unicamente di rosa.
La gravidanza è quindi un’occasione di profonde e radicali trasformazioni, fisiche e psichiche.
La mutazione della donna in corpo di madre è talmente evidente che possiamo quasi definirla un corpo che prende spazio, una pancia lievitante che modifica di gran lunga le fattezze femminili.
E’ un grande impegno fisico questo del corpo della donna. Accompagnato da un’altro ben più intenso quale quello psichico/emotivo.
Le cellule di tutto il corpo e non solo quelle appartenenti alle pareti dell’utero e del sangue, ma anche quelle delle ghiandole e del cervello, vengono improvvisamente impiegate e coinvolte dall’esperienza della gestazione.
Tutto il corpo di una gestante è quindi impegnato a creare: la formulazione dei pensieri e degli spazi mentali diviene importante quasi quanto la vascolarizzazione della placenta. Per questo motivo la salute della donna, intesa come OMS e quindi di benessere fisico, psichico e sociale è di primaria importanza durante la gravidanza ma soprattutto dopo.
Il post gravidanza molto spesso non viene troppo evidenziato, forse perché apparentemente non portatore di emozioni o meglio incapace di equiparare quelle precedenti. Invece è di fondamentale importanza lo stato psico fisico di una donna che ha partorito, ne evidenzia ancor di più le fragilità, soprattutto nella consapevolezza di non aver più quel pancione a fargli compagnia, avendo un corpo non più perfetto e sexy come in precedenza. Paura quindi di non piacere e di non piacersi, ansia da prestazione e soprattutto il timore di non ritornare più in forma.
Quel corpo si è trasformato notevolmente; addome (ovviamente), ma anche il seno, i fianchi, il sedere, gli avambracci, le cosce cambiano forma e dimensioni.
Eccessi di pelle su addome, braccia, interno cosce, oltre alle smagliature un po’ ovunque. Il seno, nello specifico, perde la sua tonicità e accusa segni di cedimento per via dell’allattamento.
Tutta questa mutazione ha sulle donne un notevole impatto; molte non si riconoscono davanti allo specchio, i chili abbondano e la testa comincia a fantasticare anche film inesistenti, dove le indossatrici sulle passerelle divengono rivali indistruttibili e esempi davvero deprimenti.
Chi l’ha detto però che per recuperare la forma fisica dopo la gravidanza ci vogliono mesi? con i giusti trattamenti estetici mirati post-parto è possibile praticamente farlo e in tempi brevi.
Essi possono far ritrovare alle donne un sorriso, persino a quelle mamme che l’hanno perso a causa di smagliature sull’addome e la comparsa di cellulite.
Una dieta equilibrata e un’attività fisica costante possono indubbiamente aiutare a rientrare nel proprio peso forma e ritrovare e andare a ritrovare la tonicità perduta. Ma molte volte tutto ciò non basta.
I trattamenti per tornare in forma
Non intristitevi troppo se la gravidanza lascia dei segni così visibili, perché a tutto c’è rimedio. La medicina estetica e la chirurgia plastica ricostruttiva possono davvero fare la differenza, al fine di farvi ritornare felici e in equilibrio con voi stesse.
In particolare, dopo aver partorito, la pelle in eccesso sull’addome può essere tranquillamente eliminata attraverso un’addominoplastica. Il rilassamento cutaneo in questo caso causato da una gravidanza è sicuramente uno degli inestetismi addominali più comuni. L’intervento di addominoplastica consiste proprio nella rimozione della cute e del tessuto adiposo in eccesso nella parte centrale e bassa dell’addome, al di sotto dell’ombelico, al fine di tendere la parete addominale e risistemare la parete muscolare. Se l’eccesso adipe-cutaneo non è eccessivo, talvolta non è necessario il riposizionamento dell’ombelico, allora l’intervento sarà di miniaddominoplastica.
L’addominoplastica si esegue in anestesia generale, cioè a paziente completamente addormentato ed ha una durata di circa 3 ore. Generalmente sono necessarie due incisioni: una nella porzione bassa dell’addome appena sopra la linea dei peli del pube che si prolunga lateralmente; la seconda di forma circolare intorno all’ombelico e verrà effettuata solo se sarà necessario riposizionando più in alto per conferire un aspetto naturale.
Due piccoli tubi di drenaggio verranno inseriti in prossimità della ferita al fine di raccogliere il sangue ed il siero che eventualmente potrebbe accumularsi. Tali drenaggi verranno rimossi senza dolore alle prime medicazioni. Infine, verrà applicata una medicazione compressiva.
Dopo l’intervento le pazienti dovranno rimanere a riposo per almeno 48 ore. Il dolore è generalmente minimo e controllabile con i comuni analgesici. È consigliabile riposare quanto più possibile a letto per la prima settimana ed aumentare l’attività gradualmente dalla settimana successiva.
Alla fine dell’allattamento invece il seno cadente può essere recuperato con un intervento di mastopessi. Questo è un intervento chirurgico indicato per le pazienti che presentano un seno svuotato o cadente (ptosico) con perdita di tonicità della mammella (tipica conseguenza di un post-parto). Si effettua un lifting dei tessuti in grado di sollevare e rassodare il seno ceduto e molto rilassato, il tutto senza l’utilizzo di protesi, per cui non è prevista la variazione del volume della mammella.
Spesso la ptosi mammaria (solitamente bilaterale) è conseguente, come in questo caso, ad una gravidanza o ad una notevole riduzione del peso corporeo.
L’intervento consiste nel rimodellamento della mammella asportando la cute in eccedenza e della ghiandola mammaria, ricreando una conicità ed una elasticità cutanea che erano andate perdute.
Le incisioni chirurgiche, un tempo molto estese, grazie agli sviluppi avvenuti anche nell’ambito della chirurgia mammaria riduttiva, sono oggi molto più ridotte e limitate esclusivamente a livello periareorale più un’eventuale incisione verticale.
L’intervento viene eseguito in anestesia generale con ricovero di un giorno e posizionamento di due drenaggi che vengono rimossi dopo 2-4 giorni.
Il dolore è contenuto da analgesici per bocca. La paziente indosserà un reggiseno contenitivo che dovrà portare continuativamente per 1 mese dopo l’intervento.
La ripresa lavorativa è prevista dopo 1 settimana. La guida può essere ripresa 2 settimane dopo l’intervento.
Per l’accumulo di adipe su pancia, glutei, cose e fianchi, la soluzione è la liposcultura.
Essa è comunemente nota come chirurgia del rimodernamento corporeo. Il trattamento viene scelto per eliminare depositi di grasso localizzati, resistenti a qualunque tipo di dieta o ginnastica. Consiste nell’aspirare il grasso sottocutaneo in eccesso con l’utilizzo di microcannule.
Essa può essere praticata per guance e collo, braccia, addome e fianchi, cosce (interno ed esterno), polpacci e caviglie.
L’intervento può essere eseguito in regime di day-hospital o con un ricovero che non supera, generalmente, le 24 ore, con anestesia locale, spinale/epidurale o, in alcuni casi, generale? La liposuzione ha come obiettivo l’aspirazione, cioè la sottrazione del grasso, questo si ottiene mediante l’azione di una cannula collegata ad un apparecchio aspirante o attraverso una speciale siringa o microcannula introdotta attraverso una piccola incisione della cute (circa 2-3 mm.).
Potranno presentarsi delle ecchimosi (lividi) per 1-2 settimane ed è consigliabile indossare in maniera continuativa una guaina compressiva per almeno 30 giorni. L’esposizione al sole è consigliabile dopo qualche mese.
Può essere utile un ciclo di massaggi a distanza di 15 giorni e la ripresa dell’attività fisica appena possibile.
Qualche smagliatura sui fianchi, altre sotto al seno pesante, una pancia ingrossata e molle, fianchi allargati, seni che cedono ecc… certo, non ci aiutano certo a gioire perchè il corpo è cambiato! Ma tutte coloro che hanno rischiato di non essere più nella pole position di sirenette per il ballo, hanno il grande vanto di essere però state grandi eroine per la vita, perché donare la vita è sempre un gesto di grande coraggio, e il coraggio ci fa belle!
Tutto il resto si può benissimo modificare, la silhouette ritorna quella che fu, o quasi, lo spirito diviene nuovamente positivo e si ricomincia a viaggiare sui panorami della spensieratezza, dove le illusioni non rimangono tali ma ci concedono la meraviglia dei prosegui più concreti e soddisfacenti.
Continuate a desiderare di diventare mamme perché l’innovazione medica ci salva sempre, ricordatevi però di essere sagge anche nel saper riconoscere equipe di medici assolutamente referenziati e seri, questo vi aiuterà ad aumentare la vostra consapevolezza di recupero e di quella bellissima sensazione chiamata libertà. La libertà di sentirsi a proprio agio con se stesse innanzitutto, da li in poi tutto comincia a prendere la sua forma migliore e la paura scompare.
Buona rinascita a voi tutte.
Vuoi valutare un trattamento per il tuo post gravidanza? Affidati ad uno Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica a Torino, Asti e Alba, ti invito a contattarmi telefonicamente o compilando il modulo di contatto seguente: CLICCA QUI