Frank Lloyd Wright diceva : “la Venere di Milo è più bella senza le braccia”.
La Venere di Milo, la statua del Louvre senza braccia, simbolo dell’isola di Milos. Essa è famosa anche per la particolarità di avere solo gli avambracci. Il resto delle braccia andarono perse durante un trasbordo da una nave greca e non furono più ritrovate. Provarono successivamente a rifarle ma poi ritennero che i falsi ad essa apportati, non fossero così piacevolmente approvati dall’occhio estetico di chi davvero conosce bellezza. Ritennero così più opportuno farla stare senza braccia, in quanto più autentica e affascinante se pur menomata.
….Questo per dire semplicemente che molto spesso facciamo dei nostri inestetismi fisici un dramma troppo accentuato, per quanto questi assolutamente da considerare per meglio proteggere la tranquillità della nostra psiche che spesso e volentieri ci porta ad osservare non solo il particolare del nostro corpo a noi meno confacente, ma tutto l’insieme dell’armonia mentale fisica e quindi anche estetica che ci appartiene.
Ovviamente non siamo statue, ma esseri umani, sensibili e capaci di divenire alle volte persino un po’ troppo statiche a noi stesse. Al tempo stesso però ci fa troppa paura non assomigliare più a quelle eleganti statue umane, dalle quali prendevamo esempio durante il percorso della nostra giovinezza, per vanificare i nostri begli abiti smanicati, il nostro stato fisico eccellente, perfetto e affascinante.
Ed è così che rammentiamo le affascinanti e bellissime braccia di Dafne quando Apollo la raggiunse , ed è sulle braccia che il Bernini ha concentrato lo sguardo di chi ammira quel gruppo scultoreo….Incredibile come la bellezza di due arti possa in qualche modo completare l’equilibrio delle proporzioni atte al piacere visivo e non solo.
Ma rimanendo un po’ più con i piedi per terra, torniamo a noi e ai nostri delicati arti.
Che cosa sono le cosiddette “Ali di pipistrello”?
Con l’avanzare del nostro tempo, le braccia peggiorano e viene spontaneo tenerle coperte, a una certa età le braccia sono tragiche e diviene opportuno nasconderle !
Uno dei peggior nemici di un età, ahimè, non più giovanissima, sono le “ali di pipistrello”.
Braccia ad ali di pipistrello, braccia a bingo , braccia a gelatina. Potremmo stilare un diario degli orrori con svariati aggettivi più o meno consoni al nostro stato di fatto avanzato o anche nei riguardi delle nostre paranoie più giornaliere .
Qualunque sia comunque la più giusta definizione, trattasi nella sostanza di quelle antiestetiche braccia flaccide che “ballonzolano” come acrobati stanchi su di un tapis roulant scadente. Ad ogni movimento del nostro corpo ci fanno vergognare, soprattutto quando malauguratamente ci capita di indossare canottiere o nel sollevarle oggetti più o meno pesanti per qualsivoglia motivo.
E non pensate che le braccia orrende, flaccide, anche quando sono troppo magre, siano un problema riservato alle comuni mortali..
Il passare degli anni, i brutti scherzi che la sedentarietà ci porta, l’alimentazione errata, la perdita repentina di peso, nonché svariate patologie cambiano negli anni la struttura, la funzionalità e l’aspetto delle braccia che possono diventare ipotoniche, lasse, pendule, a tenda.
Le ali di pipistrello non sono altro che grasso e pelle e colpiscono, per conformazione genetica, soprattutto le donne.
Se camminiamo o corriamo regolarmente, i muscoli del polpaccio risulteranno molto tonici, la parte inferiore del braccio invece no, questa è un punto difficile da rassodare e in genere non è un’area che viene esercitata nel corso delle attività quotidiane.
La forza di gravità ha preso il sopravvento e la pelle prende automaticamente la forma di una grande curva.
Se l’area cascante risulta “carnosa”, la noterete maggiormente man mano che invecchierete, perché le cellule del corpo perdono la loro struttura originaria. Non sono quindi queste parti così forti ed elastiche del nostro corpo come magari lo erano in giovane età. I muscoli perdono tonicità lasciando spazio alla massa grassa. Mantenendo lo stesso peso, potremo quindi variare la nostra composizione corporea in maniera graduale senza rendercene troppo conto, accumulando così più grasso e perdendo più peso.
Anche la menopausa è molto spesso causa di tale lassità. Il processo degenerativo si velocizza perché cambiano gli ormoni e con loro la capacità dell’organismo di produrre certe sostanze utili alla rigenerazione cellulare come acido ialuronico, collagene ed elastina.
Combattere questo odioso inestetismo non è facile ma non impossibile
Per ottenere risultati eccellenti è necessario combattere su più fronti, un po’ come tutti gli inestetismi è importante agire sul fattore stile di vita e abbinare i giusti trattamenti più o meno invasivi.
Quello che si può fare a casa è sicuramente un buon esercizio fisico e una dieta adeguata, prediligendo alimenti ipocalorici e ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti. Tutte sostanze molto importanti queste che non solo combattono il danno cellulare, ma idratano i tessuti dall’interno contrastando la ritenzione idrica che spesso, con l’avanzare dell’età, può mostrarsi anche sulle braccia. Non dimentichiamo inoltre di bere quindi anche tanta acqua durante il giorno.
Potete anche provare con trattamenti farmaceutici, tramite creme mirate a questo inestetismo, quali ad esempio la Somatoline Lift effect crema rassodante braccia, la cui formula contiene BioArmUp-complex, un concentrato di principi attivi studiati appositamente per rassodare la pelle delle braccia. Il supporto poi dei suoi componenti, come molecole crioattive, polimeri filmogeni, complessi vegetali a base di Quillaja Saponaria e kigelia africana, va davvero ad ottimizzare l’elasticità e la compattezza dei tessuti.
Niente di meglio comunque dell’esercizio fisico.
Comincio con il proporvi 4 semplici esercizi da fare a casa, quella che trasformerete in palestra “fai da te” per rassodare le braccia e ovviare in maniera naturale al problema.
Intanto l’economicità sta nel fatto che anziché pesi o bilancieri, si possono usare bottiglie piene d’acqua o di sabbia. Come appoggio si può usare, in mancanza di panche piane o inclinate, una scalinata, magari direttamente quella di casa vostra nel caso il vostro appartamento si distribuisse su due piani, oppure nel vostro condominio, purché i vostri vicini non vi prendano per pazze.
Basterà sedersi tenendo distese le gambe appoggiando le mani sullo scalino con i palmi rivolti verso il basso e tenendo le braccia perpendicolari al corpo, i gomiti paralleli . Alzarsi quindi facendo leva sulla forza delle braccia e sollevare la gamba, in modo da restare appoggiate esclusivamente sul tallone e sul palmo delle mani.
Passiamo agli esercizi con i pesi:
- stando in piedi, con una mano appoggiata su un fianco, prendere nell’altra una bottiglia piena e sollevarla sopra la testa. Mantenere la schiena dritta e il gomito del braccio sollevato nella medesima posizione facendo scendere l’avambraccio con il peso dietro la testa.
- Con le mani lungo i fianchi, afferrare due bottiglie da 2 kg. circa ognuna. Con i palmi verso l’alto e la schiena dritta, sollevare prima il peso destro e poi il sinistro fino al petto, tenendo i gomiti attaccati al corpo.
- Prendere un peso da 1 o 2 kg. e posizionarlo sopra la testa, sostenendolo con entrambe le braccia. Piegando poi i gomiti, fate scendere lentamente il peso vicino alla nuca, tenendolo sempre con tutte e due le mani. Ripetete l’esercizio 10 volte, fate una breve pausa e ricominciate.
- Successivamente vi consiglio di frequentare una palestra dove un personal trainer potrà aiutarvi ad individuare il programma più giusto per rimodellare tutto il corpo, dando quindi proporzione e alto valore estetico.
Oltre l’esercizio fisico ovviamente, il nostro corpo necessiterà di una buona dieta detossinante e successivamente consiglio di seguire il metodo Zona.
Ricordiamoci che con la menopausa la muscolatura persa si recupera con molta più difficoltà, meno muscoli ha il vostro corpo, più lento sarà il vostro metabolismo e la capacità del vostro organismo di produrre sostanze anti age.
Per le braccia con adiposità, un ottima soluzione non chirurgica è la Criolipolisi che permette di ridurre la massa di grasso in modo graduale, senza avere uno svuotamento troppo repentino che causerebbe lassità cutanea eccessiva. A questa potremo pensare di abbinare trattamenti di Radiofrequenza per rimodellare e ricompattare il tessuto. Per le lassità cutanee è anche ottima la Carbossiterapia : attraverso infiltrazioni nei tessuti sottocutanei di CO2, si stimola il richiamo di ossigeno con una conseguenze riattivazione del microcircolo. In questo modo la cute trova un nuovo stimolo andando a migliorare la tensione e la compattezza dei tessuti.
Nel caso non dovessimo ottenere risultati soddisfacenti con la dieta e l’esercizio fisico, o se la pelle cadente del braccio è eccessiva, si consiglia vivamente un intervento chirurgico. Oggi la chirurgia estetica plastica ricostruttiva a Torino, Asti e Alba ha davvero fatto passi da gigante dando risultati celeri e davvero molto soddisfacenti, assolutamente non rischiosi.
L’intervento chirurgico è chiamato “brachioplastica” e consente la rimozione della carne grassa in eccesso e della pelle dal braccio in questione.
Come avete visto esistono svariati modi per combattere le ali di pipistrello….
Vi siete mai chieste come fosse possibile chiamare tale inestetismo in questo modo ?
Io gi ho dato una mia interpretazione.
Le citazioni sulle ali sono davvero tante e ci permettono in un certo qual modo di desiderare di spiccare il volo: ma facciamo molta attenzione a non diventare novelli Icaro, o il sole rischierà di bruciarci e non solo… Volare alle volte significa scappare e non affrontare i problemi…per poi ritrovarsi magari più lontani ma senza aver risolto nulla.
Fabrizio De Andrè diceva : “con le ali di prima pensai di scappare, ma il braccio era nudo e non seppe volare”.
Questo cosa ci insegna ? Forse che dovremmo innanzitutto volerci bene e prima di pensare di volare facendo finta di non avere il problema o scherzarci troppo sopra, dovremmo approfondire, per amore di noi stesse, il più autentico valore capace di mantenerci in salute non facendoci abbattere quindi dall’incapacità di documentarci a dovere e capire cosa in realtà dovremmo fare.
Ognuno di noi ha alla fine un paio di ali, di pipistrello, di angelo o…chissà…ma solo chi davvero sa imparerà a volare davvero per poi posarsi a terra senza invadersi ne danneggiarsi…!
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