Acne ed esiti di acne: come intervenire per migliorarne l’impatto estetico
Il poeta e filosofo francese Paul Valery diceva “Quello che c’è di più profondo nell’essere umano è la pelle ”. Ogni essere umano trova la propria bellezza in un suo spazio profondo ed è per questo che il problema dell’acne diventa complesso e può scatenare emozioni negative e problemi psicologici che non vanno trascurati. Secondo una recente indagine americana svolta su duemila pazienti, pubblicata su BioPsychoSocial Med, tra le conseguenze psicologiche principali dell’acne ci sono la mancanza di fiducia in sè stessi, le difficoltà nelle relazioni sentimentali, i problemi scolastici e la difficoltà a trovare un lavoro. Secondo gli autori della ricerca, la riduzione della qualità della vita nelle persone affette da acne sarebbe in alcuni casi paragonabile a quella di pazienti affetti da malattie più gravi come il diabete, l’artrite, l’asma e l’epilessia.
Esistono una serie di fattori scatenanti per questa malattia cronica, tra cui l’aumento degli ormoni sessuali che caratterizza il periodo dello sviluppo maschile e femminile quando anche la cute subisce importanti modificazioni, in gran parte pilotate dall’azione di questi ormoni su ghiandole sebacee e ghiandole sudoripare. L’eccessiva secrezione sebacea e l’accentuata cheratinizzazione del canale sebaceo sono alla base del problema e sono correlate agli ormoni androgeni come il testosterone, prodotti da ovaie, testicoli e ghiandole surrenali.
Anche lo stress può rappresentare un fattore scatenante perché gli stress emotivi possono aumentare la produzione degli ormoni androgeni, e sicuramente anche una cattiva alimentazione troppo ricca di zuccheri e grassi saturi, come quella che prevede salumi, formaggi, dolciumi e alcolici, può contribuire al peggioramento delle manifestazioni cutanee.
Quando i pori della cute vengono otturati dal sebo, da batteri e da cellule morte, si viene a formare un comedone, chiamato comunemente punto nero o bianco. Il colore del comedone varia in base a come si presenta l’apertura del poro. Se si tappa perché completamente ostruito dalle sostanze che vi si annidano si ha il punto bianco, se invece si apre si verifica una ossidazione dei lipidi con migrazione di cellule ricche di melanina e sebo che favoriscono la formazione di una tipica puntina scura.
Una volta spuntati, i comedoni aperti (punti neri) possono regredire, rimanere tali oppure degenerare in acne infiammatoria con la formazione di papule e pustole.
L’acne può interessare diverse zone del corpo in cui la cute è più ricca di ghiandole sebacee: il viso (specialmente fronte, guance e mento), ma anche il collo, il petto, il dorso delle braccia, il cavo ascellare e la parte superiore della schiena. Può presentarsi in forma lieve, ma il problema può diventare anche grave quando interessa i tessuti più profondi portando alla formazioni di cisti e lasciando cicatrici spesso molto evidenti.
Esistono diversi trattamenti per eliminare l’acne e i segni dell’acne, i più diffusi sono i peeling (spesso associati a biorivitalizzazione con acido ialuronico), il PRP (Plasma arricchito di Piastrine) e il Laser.
Ognuno di questi trattamenti è indicato in una particolare fase del percorso volto a migliorare l’impatto estetico dei segni di questa patologia; questo iter terapeutico potrebbe prevedere una sola di queste metodiche o l’integrazione delle stesse.
Vista la complessità e la variabilità del quadro clinico è opportuno, per valutare il tipo di trattamento da effettuare, eseguire preliminarmente un’accurata visita specialistica da un professionista del settore, durante la quale si potranno esaminare zone interessate ed entità di eventuali cicatrici.
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