William Shakespeare diceva : “ride alle cicatrici chi non ha mai avuto una ferita…”
…le ferite lievi possono guarire senza lasciare traccia, ma quando il problema si fa peggiore, arrivano segni molto più evidenti, per questo le cicatrici altrui dovrebbero insegnarci la prudenza e non certo divenire un tramite di pettegolezzo o di derisione.
Le ferite rimangono; col tempo, la mente, per proteggere se stessa, le cicatrizza e il dolore diminuisce, ma non se ne vanno quasi mai.
Poniamo quindi innanzitutto l’attenzione su ciò che ci rappresenta cercando di allontanare le cause che hanno prodotto le cicatrici, avvicinandoci sempre più al rimedio e quindi ad eliminarle, in modo che queste possano poi davvero non assillarci più.
Forse solo Capitan Harlock, protagonista dell’omonimo manga di fantascienza, pirata misterioso e taciturno, poteva osare liberamente e senza imbarazzo il suo aspetto così inconfondibile, rappresentato da un enorme mantello nero e da una profonda cicatrice sul volto che osava sfoggiare per difendersi dalle avversità, diffondendo timore e forza…se pur la sua anima ed il suo cuore fossero molto preziose a se stesso e non solo…
Ma noi viviamo sulla terra, dove giorno per giorno siamo soggetti sempre più esposti alla curiosità della gente e a difenderci dalla stessa, però non ci discostiamo poi molto da quel mondo fantastico che ci narra storie di capitani e sirene, che, se pur possano apparentemente sembrarci solo frutto di una fantasia bizzarra estrapolata da una disegnatore e da uno sceneggiatore di tutto rispetto, corrispondono alla storia, alla realtà e alla qualità degli animi più veritieri.
Cicatrice, aiuto!
Molto spesso basta solo sentire nominare la parola per provare un brivido.
Sappiamo perfettamente che la cicatrice è un segno tangibile ed indelebile sulla nostra pelle. Una ferita ricevuta accidentalmente o a seguito di un intervento chirurgico che lascia inevitabilmente un’impronta non solo sul corpo, ma nella nostra interiorità, nelle nostre emozioni, nella nostra psiche. E’ una sorta di orma che racconta una storia : la nostra.
Racchiude in quel tessuto una memoria, quasi come se fosse una fotografia istantanea che ha identificato nell’immediato l’apertura di quel nostro involucro di protezione che per una causa o per l’altra è stato profanato.
Non importano poi le dimensioni della cicatrice, se piccola o grande, se superficiale o più profonda, esse interrompono la comunicazione a livello tessutale e questo potrebbe davvero arrecare conseguenze più o meno invalidanti sul corpo.. Incide, proprio come un bisturi, sul nostro modo di approcciarci alla vita, a noi stessi e agli altri, invalidando molto spesso la libertà di sentirci noi stessi.
Le cicatrici, ovviamente le più profonde ed evidenti, sono oltretutto spesso in grado di trasformare il nostro equilibrio in modi differenti e profondi.
Sul corpo ad esempio: sotto la pelle sono presenti le membrane che collegano gli organi tra loro, che, se cicatrizzate, informano e modificano tutta la meccanica del nostro corpo. Ciò può dar luogo (nei casi più complessi) anche a mal di schiena, mal di testa, difficoltà addirittura a fecondare; esistono anche cicatrici da parto molto evidenti che inibiscono di gran lunga la nostra femminilità nonché insicurezza nelle decisioni più importanti da prendere nell’arco della vita di ognuna di noi e non solo facenti parti della sfera dell’intimità.
Inoltre a tutto questo si aggiungono anche i problemi di insonnia, irritabilità, difficoltà di concentrazione, sensazione di estraneazione. Le cicatrici minano anche le emozioni. Esse trattengono tutte le informazioni nel tessuto connettivo rendendoci vittime rispetto alle emozioni. Rischiano di trattenere la memoria emozionale legata ad un incidente da cui ha avuto origine la cicatrice. Infatti una cicatrice, ad esempio quella evidenziata sul viso a causa magari di un brutto incidente stradale, o quella su di una gamba ecc…possono ovviamente causare traumi talmente forti da impedirci di muoverci così liberamente nel nostro quotidiano, causandoci vergogna e libertà di azione, quella che molto spesso disegna la nostra spontaneità e il nostro lasciapassare visivo come risorsa assolutamente fondamentale per comunicare con la società oltre che con noi stesse.
Detto ciò, dovremmo a questo punto davvero considerare l’importanza degli inestetismi dovuti alle cicatrici, perché queste rischiano di ledere la nostra personalità oltre che a celare a noi stessi l’aspetto più piacevole e appropriato.
Le cicatrici nascono dal processo di cicatrizzazione attivato da una ferita dovuta a un trauma (bruciatura, taglio ecc…), o possono essere procurate da acne giovanile o da interventi chirurgici (più o meno invasivi).
Esistono due vaste categorie nelle quali vengono suddivise le cicatrici : ipertrofiche, dove si genera tessuto in eccesso e la pelle risulta in rilievo; atrofiche, dove si genera una quantità di tessuto ancora più superiore, causando così la riapertura della ferita.
Come prendersi cura delle cicatrici
Per prendersi cura di una cicatrice, prima che questa divenga del tutto cronica, sarà necessario seguire i seguenti consigli : tenere sempre pulita la ferita per prevenire infezioni mediante disinfettante, andando a ripetere la stessa azione piuttosto costantemente durante il giorno (due o tre volte). Dopo di che applicare una crema cicatrizzante al fine di accelerare la guarigione. Evitare di grattarsi sia sulla cicatrice ma anche sull’area circostante. Mantenere la zona sempre ben idratata, aiutando così la pelle a rigenerarsi e proteggendo la cicatrice dai raggi solari.
Prima di mettere qualsiasi tipo di crema, a meno che questa possa essere al 100% naturale, rivolgersi al proprio medico per farsi indicare la più risolutiva. Le creme ovviamente cambiano a seconda del tipo di pelle o della gravità della ferita.
Ovviamente questi sono i rimedi “fai da te”, quelli che occorrono per facilitare la guarigione di una cicatrice e prendersene cura, ma come fare per eliminare del tutto (o quasi) le cicatrici ?
Inutile dire che i rimedi cosiddetti “della nonna” siano sicuramente validi per la miglioria della nostra pelle e in questo caso delle nostre cicatrici, ma non posso fare a meno di ricordare, soprattutto per i casi più gravi, che la chirurgia estetica plastica ricostruttiva abbia davvero fatto passi da gigante in materia.
Ad oggi l’intervento Laser risulta tra i più efficaci (esistono diverse tipologie di laser che differiscono a seconda della lunghezza d’onda emessa e quindi hanno differenti utilizzi; ciascun tipo di impulso laser viene assorbito da un particolare pigmento, avendo quindi un differente bersaglio).
insieme al PRP, utilizzato come terapia rigenerativa, molto efficace per il trattamento delle cicatrici, soprattutto quelle dell’acne. E’una terapia che sfrutta l’effetto dei fattori di crescita autologhi (cioè che appartengono allo stesso paziente). Effettuando quindi un prelievo, il sangue viene trattato in modo da separare plasma, globuli rossi, piastrine e fattori di crescita. Questa formula concentrata viene poi iniettata su più punti della cute dove si presenta la cicatrice rigenerandone l’aspetto in modo assai evidente.
I metodi naturali
Tornando però ai metodi più naturali, ovviamente indicati per cicatrici molto più lievi, con principi attivi davvero elevati, potrei suggerirvi alcune sostanze che possono di gran lunga aiutare il trattamento delle cicatrici favorendo l’elasticità della pelle.
Cominciamo con l’olio di Rosa Mosqueta. Questo è un olio ricavato da un arbusto spinoso, usato spesso per prevenire le smagliature e per alleviare le scottature. E’ molto utile anche in caso di cicatrici (come ad esempio quelle da acne), grazie al reticolo contenuto nello stesso. Tamponando mattino e sera con un batuffolo imbevuto potrete godere del miglioramento.
Il miele è un’altro rimedio piuttosto economico ma che possiede grandi proprietà cicatrizzanti. La presenza di vitamina C e glucosio, fanno si che, utilizzati come impacchi per circa 30 minuti una volta o due alla settimana, possano davvero ridurre le cicatrici idratando a fondo la pelle. (E’ preferibile utilizzare miele biologico)
Suggerisco anche l’aloe vera, capace di rigenerare i tessuti grazie alle sue molteplici proprietà. Permette infatti di far regredire le cicatrici. E’ preferibile utilizzare l’aloe sulle cicatrici bianche e non sui cheloidi (le cicatrici rosse).
L’olio essenziale di lavanda è un’altra essenza delicata capace di disinfettare e calmare la ferita. Può essere a sua volta mescolato con altri oli, come quello di mandorle dolci, applicandolo direttamente l’unguento sulla ferita.
Altro olio davvero miracoloso è l’olio di germe di grano. Come gli altri oli si consiglia di comprarlo puro e biologico. La sua applicazione aiuta a rendere elastica la pelle e la rigenerazione delle cellule.
Le capsule di vitamina E invece sono un’altra ottima sostanza per eliminare le cicatrici. Devono essere ingerite oppure si possono utilizzare anche aprendo il contenuto della capsula e spargendolo direttamente sulla cicatrice. Dopo alcuni mesi di trattamento noterete che la cicatrice tenderà davvero man mano a scomparire del tutto.
Anche il tatuaggio può divenire un tramite intelligente per coprire cicatrici scomode. Ovviamente parliamo di un rimedio piuttosto di tendenza.
La moda dei tatoo ha fatto si che negli ultimi anni siano apparsi sempre più artisti ben formati, non solo nell’arte del disegno ma anche molto professionali nell’utilizzare aghi e colori, referenziati e muniti di attrezzature davvero eccellenti.
Grazie a questo sono sempre più numerose le persone che si avvalgono del tatuaggio per nascondere una brutta cicatrice o addirittura le smagliature.
Affinchè tutto ciò sia fattibile è necessario che si tratti di una cicatrice che sia completamente curata e che risulti indolore, cosa che solitamente accade quando saranno trascorsi alcuni mesi dall’intervento o da quando si è generata la ferita. Se hai una cicatrice che vuoi coprire, la cosa migliore è essere paziente e lasciar passare il tempo indicato da un professionista competente del settore.
Ma attenzione, non lasciamo che la moda diventi un tappabuchi per soffocare la medicina, ignorando quindi l’importanza di quest’ultima, nel rispetto della cura e della sanità del nostro corpo.
A causa della sfortuna si possono perdere le cose più preziose. Possiamo perdere la casa, l’auto e altri tesori, ma non possiamo sottrarci alla cura di noi stessi, mai. Impariamo in questa vita ad indossare il nostro cuore sulla nostra pelle. Solo così potremo davvero ritenerci guariti.
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