Ringiovanimento dello sguardo: chirurgia estetica e arte
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ll giudizio estetico risiede nella mente di ognuno di noi oltre che in quella di chi ci osserva. Raramente ci si scruta attentamente con se stessi nei propri occhi, ma questo esercizio vale tantissimo perché ci sussurra la verità e l’aspetto che ci appartiene, che in qualche modo vorremmo variasse senza però alterare la nostra essenza.
Amedeo Modigliani diceva: “Quando conoscerò la tua anima, dipingerò i tuoi occhi”.
Anche a questo si ispira il Dott. Luca Spaziante, identificando nell’arte quel senso di armonia estetica, fortemente tramandatogli dal suo maestro, l’illustre Prof. Stefano Bruschi, Direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica di Torino.
E’ proprio questo concetto di armonia che cerca di trasmettere ai suoi pazienti; egli si sofferma a parlare attentamente con ognuno di loro, condividendo sfaccettature psicologiche, intenzioni e desideri.
Il Dott. Spaziante non punta a modificare lo sguardo dei suoi pazienti, ma a rivisitarlo e rinfrescarlo in modo del tutto naturale. Il concetto degli occhi nell’arte, diviene quindi una vera e propria ispirazione, quella che trasmette di gran lunga la filosofia e la riuscita eccellente del suo operato.
Il giudizio estetico risiede nella mente di ognuno di noi oltre che in quella di chi ci osserva. Raramente ci si scruta attentamente con se stessi nei propri occhi, ma questo esercizio vale tantissimo perché ci sussurra la verità e l’aspetto che ci appartiene, che in qualche modo vorremmo variasse senza però alterare la nostra essenza .
Ognuno di noi dovrebbe quindi possedere uno specchio magico, capace di non farci paura; senza il timore di guardarci negli occhi dovremmo essere capaci di ammettere che ringiovanire uno sguardo rappresenta una carezza al proprio viso senza nessuno stravolgimento.
Gli occhi sono i protagonisti importantissimi di noi stessi, perché rispecchiano la nostra essenza e non solo. Come diceva William Shakespeare: “Gli occhi sono lo specchio dell’anima”.
Come insegnatogli dal Prof. Bruschi, chirurgo molto esperto e attento alla naturalezza del risultato finale, la palpebra superiore per essere “bella” deve essere piena e allungata, imitando il trucco degli antichi Egizi.
Proprio come nell’antico Egitto per Cleopatra la cosmesi dedicata agli occhi fu cosa essenziale, per esaltare l’importanza della sua anima e del suo involucro anche oggi, ovviamente in epoca totalmente diversa, le donne fanno largo impiego di make-up sugli occhi, cercando di valorizzare alcune peculiari caratteristiche…ma a volte tutto questo non basta!
La moderna Chirurgia e Medicina Estetica permettono oggigiorno – spiega il Dott. Spaziante – di correggere inestetismi congeniti o acquisiti a livello della zona perioculare; il fine ovviamente deve essere quello di donare luminosità ed armonia allo sguardo che purtroppo col passare degli anni e non solo viene disturbato e modificato a causa di svariati inestetismi.
Essendo gli occhi una parte estremamente delicata, sia dal punto di vista anatomico che funzionale, solo un chirurgo davvero esperto e abile potrà intervenire con grande maestria e precisione, ottenendo quindi risultati eccellenti e naturali, ridonando freschezza allo sguardo senza stravolgerlo.
L’unità estetica del terzo superiore del volto, insieme a fronte e zigomi, ha per protagonisti gli occhi che definiscono il contenuto emozionale dell’individuo e persino la sua gradevolezza agli altri: spesso si ricorda una persona per l’intensità empatica del suo sguardo, spesso il sorriso più bello è sostenuto non solo dalla bocca ma dalla sinergia di occhi luminosi, liberi da ombre.
La zona occhi – sottolinea il Dott. Spaziante – è una tra le prime a pagare il prezzo del trascorrere del tempo per diversi motivi oltre a quello genetico: abitudini di vita (poco sonno, alimentazione povera di vitamine ed antiradicali liberi, fumo ecc.), esposizione eccessiva e non protetta ai raggi solari, ecc.
Tutto questo ci spiega il perché la regione perioculare, cosi’ attiva in multiple funzioni della vita quotidiana, sia portata a produrre precocemente un rilassamento cutaneo da usura, presentando rughe più o meno sottili secondo l’età chiamate comunemente “rughe perioculari” o “zampe di gallina”.
Accanto a queste rughe posizionate lateralmente agli occhi può verificarsi, magari in un secondo tempo, un rilasciamento con conseguente discesa (ptosi) delle palpebre: ne consegue uno sguardo più spento e meno espressivo, con occhi più piccoli e con queste inestetiche “tendine eccedenti di pelle” che rubano luce allo sguardo.
Infine si può anche riscontrare la presenza di “borse adipose” (antiestetici accumuli di grasso che il muscolo orbicolare non riesce più a contenere) a livello della palpebra superiore e/o della regione inferiore dell’occhio che non potranno mai regredire senza ricorrere ad un intervento correttivo.
Non tutti gli occhi invecchiano in modo uguale e dunque presenteranno criticità specifiche da valutare caso per caso; vi sono infatti diversi livelli di problematica estetica degli occhi secondo l’età, il tipo di cute e le abitudini di vita.
Dal punto di vista chirurgico – aggiunge il Dott. Spaziante – , qualora la situazione lo richieda, l’intervento più vantaggioso per rinfrescare lo sguardo è la blefaroplastica, uno dei trattamenti più richiesti e praticati in chirurgia estetica che riscontra un’altissima gratificazione del paziente una volta eseguito.
Questo intervento, come suggeritogli tante volte dal suo maestro, richiede grande senso estetico, esperienza dell’operatore e soprattutto precisione nella quantità di cute da asportare per ringiovanire lo sguardo senza stravolgerlo.
Spesso però la responsabile dell’invecchiamento dello sguardo non è la semplice eccedenza di cute a livello della palpebra superiore, ma la vera e propria perdita di volume del grasso nella regione perioculare; in questo caso il grasso può diventare il miglior alleato per avere uno sguardo giovane e fresco ed essere un ottimo sostituto dei fillers.
Negli ultimi anni infatti si è diffuso molto – spiega il Dott. Spaziante – l’intervento di lipofilling anche a livello di quest’area.
L’intervento prevede l’estrazione del tessuto adiposo da un’altra regione corporea con sottilissime cannule; questo tessuto prelevato sarà poi trattato delicatamente per estrarre le cellule adipose e le cellule staminali (favorenti la rigenerazione dei tessuti) che verranno reiniettate a livello delle regioni palpebrali.
È una procedura delicatissima, che deve essere fatta da mani molto esperte.
Per quanto riguarda invece la medicina estetica – aggiunge il Dott. Spaziante – la tossina botulinica, se eseguita correttamente, rappresenta sicuramente la nostra migliore alleata per ridonare freschezza a livello di quest’area.
Non sono da escludere tutti gli altri trattamenti medico-estetici come fillers, peeling e biorivitalizzazione che possono aiutarci a migliorare questa zona in modo naturale anche e soprattutto in sinergia con gli interventi chirurgici.
La cosa importante – conclude il Dott. Spaziante – è sempre però eseguire un’accurata visita preliminare, durante la quale formulare una corretta diagnosi e valutare, insieme al paziente, il trattamento più indicato per il raggiungimento dell’ottimale estetico.